Ma non c'è nessun effetto serra, in casa la temperatura è sempre più bassa rispetto all'esterno (nelle ore centrali della giornata). Di sera e in prima nottata il calore accumulato sul terrazzo superiore viene rilasciato, e la temperatura interna si abbassa solo di poco. Il fresco si comincia a far sentire dalle 6 di mattina fino alla tarda mattinata, poi il ciclo si ripete.
Ripeto, non so che ci vedete di anomalo nelle temperature scritte qui sopra. Di sicuro non abitate all'ultimo piano di un palazzo o in una casa "bassa". Le temperature sono e sono sempre state quelle, non solo in casa mia (sono entrato in case con 35-36°C). Se tolgo 1.5°C per piano (io sono al terzo), quando io ho 32°C giù ci saranno 29°C.
Io ho una tripla esposizione est-sud-ovest deleteria in estate, però abitazione nuova con cappotto termico, infissi nuovi con doppio vetro. Praticamente sempre chiuse finestre e tapparelle e tende abbassate di giorno. Sono spesso climatizzato ma anche se non accendessi il clima a 30° non arrivo in casa. E d stiamo avendo ogni giorno 33-34° di massima e minime scandalosamente alte.
Guarda che stiamo dicendo la stessa cosa: casa mia e' al sesto e ultimo piano, finestre ampie a SW e isolamento nullo, di giorno su quel lato il sole scalda di brutto anche con tutto chiuso (e questo lo definisco effetto serra), calo notturno inesistente ecc. quindi so benissimo di cosa parli
29.7°C con il 52% di umidità.
Di anomalo c'è molto, tanto per cominciare valori interni superiori ai 35°C sono spia di una coibentazione inesistente o fatta in maniera molto approssimativa, tipica di molti edifici costruiti tra gli anni '40 e gli anni '80, compreso quello dove abito io. Se le case fossero ben coibentate la temperatura esterna non dovrebbe superare quella della massima media diurna, semmai avvicinarsi a quella della media giornaliera (in un posto dove la media giornaliera di luglio è +28°C ci dovrebbero essere 28/29°C costanti, non 35/36°C). Non è affatto vero che i nostri avi vivessero condizioni peggiori. Le case costruite in passato, almeno fino all'adozione massiccia del cemento armato in edilizia civile, avevano muri portanti di notevole spessore e in estate tendevano a scaldarsi molto lentamente, per inerzia termica, mentre in inverno si raffreddavano più lentamente, certo si soffriva il freddo molto più di oggi, ma questo perché nelle case c'era una sola stufa, solitamente posta in cucina e al massimo le camere da letto venivano scaldate con un bracere. I problemi sono iniziati con la crisi abitativa degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra mondiale, quando furono tirate su, in fretta e furia, case fatte malissimo e quando si adattarono per uso abitativo perfino edifici nati come magazzini. Poi è proseguito negli anni '50, '60 e '70 con il boom edilizio (costi dell'edilizia bassa e qualità adeguatamente scadente) e fino all'inizio degli anni '80, quando si facevano edifici senza isolamento e perfino con intercapedini inadeguate, addirittura con tamponature fatte con 2 file di mattoni...
Ultima modifica di galinsoga; 20/07/2018 alle 09:50
Rettifico, di anomalo non c'è nulla dove abito io. Il maggior incremento di abitazioni c'è stato tra gli anni '50 e gli anni '80, quando il paese è cresciuto di un 1/3 rispetto alla sua grandezza originaria.
Questo non vuol dire che in genere nelle case ci siano 34°C/35°C, ma durante lunghe e intense ondate di calore capita spesso in particolari condizioni.
Durante un normale leggero sopramedia come quello di questi giorni in casa ho tra i 29°C e i 32°C (sotto i 30°C si va solo in mattinata).
In conclusione sì, di certo questo tipo di edilizia non brilla per le sue qualità. Almeno prima degli ultimi 20 anni, ma non ci giurerei.
Dopo i due-tre giorni di caldo lappone che tanto hanno fatto parlare di se' sono arrivato a ben 21 gradi in stanza da letto nella notte del 19 luglio
ci tenevo a farlo notare.
Ora un del tutto normale 16 gradi.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
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