Ciao Gio, concordo pienamente con la tua posizione, io ad esempio ho unazienda che da lavoro a 11 persone da aprile a fine settembre, il rapporto con i collaboratori è ovviamente di tipo personale, e sicuramente è nostra premura riservargli il miglior trattamento possibile, in quanto un dipendente se viene trattato bene produce anche meglio. Il problema sono le tasse, seriamente. Un lavoratore mi costa piu del doppio della sua paga considerando gli oneri previdenziali, senza considerare i mille adempimenti e costi che bisogna sostenere. il momento difficile sicuramente ( a meno che non faccia 120 giorni di caldo ustionante per tutta l'estate ), mi costringerà a ridurre orari a tutte le lavoratrici, che a sua volta hanno famiglia. Certo che se costassero meno, girerei volentieri i soldi che do allo stato alle dipendenti stesse.
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Non è così immediato. Il problema maggiore del costo del lavoro è la perdità di competitività del tessuto aziendale italiano, il che di conseguenza causa una riduzione degli stipendi. Ma (sempre nell'ambito di una giusta retribuzione, benintesi) tra pagare il doppio una persona e assumerne invece due oppure investire nell'azienda, incrementando gli affari, preferisco di gran lunga la seconda opzione.
spread intanto tornato a 332.
bastardi schifosi!
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Quoto che sulla questione c'è molta demagogia da una parte e dell'altra.
Però francamente scritta come è riportata oggi è un'autentica presa per il culo.
Il nuovo articolo 18 dice che nei casi "discriminatori" non cambia nulla: se i motivi sono riconosciuti tali il giudice obbliga il reintegro. Giusto? Sbagliato? Ne discutiamo, ma la riforma non cambia le cose.
In caso di motivi disciplinari idem: cambia poco o nulla, compresa la facoltà del giudice di disporre l'eventuale reintegro.
Ora veniamo ai motivi economici: se sussistono non ci sono discussioni; per doloroso che sia si va a casa; ma la cosa assurda è la formulazione di questa nuova parte: se un giudice riscontra che tali motivi economici non sussistono allora è evidente che per forza:
1. è un tiramento di culo
2. si ricade nei 2 casi precedenti
Però con la premessa dei motivi economici il giudice non può disporre il reintegro anche nel caso venga riconosciuto il punto 2.
Vogliamo discutere del fatto che sia giusto o meno licenziare liberamente? Facciamolo pure. Ma non nascondiamoci dietro una presa per il culo come quella di cui sopra. Voglio proprio vedere quale datore di lavoro addurrà motivi discriminatori o disciplinari quale motivazione del licenziamento avendo di fronte le alternative di cui sopra ...
Ci ho rinunciato ........................
E intanto con lo spread a 333 tutti vedo che molti titoli lunghi hanno perso in 3-4 gg più di quanto recuperato in oltre un mese.
Lascia pure che di mezzo ci saran prese di beneficio, ma ho l'impressione che difficilmente le aste in programma la prossima settimana passeranno indolori come le ultime ... Spero di sbagliarmi.
Ultima modifica di FunMBnel; 23/03/2012 alle 13:10
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Pur essendo anche io d'accordo sull'estensione della nuova riforma al settore pubblico, contemporaneamente concordo anche con Wizard: andiamoci piano a descrivere il posto pubblico come un Eldorado, è una guerra tra poveri.
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