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  1. #12811
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    In pratica è quello che intendo io. Che siano tasse dirette in meno o (come farei io) sgravi fiscali a chi investe.

  2. #12812
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Il che non è bene in senso assoluto.
    Ma almeno in USA, nonostante non sia esattamente l'eden che viene a volte dipinto da questo punto di vista, l'opportunità di risalire l'ascensore sociale esiste.
    Da noi lo squilibrio aumenta, ma a favore degli stessi soggetti... Chissà come mai...
    Esattamente.Negli USA il figlio di un cameriere magari fa anche lui il cameriere per pagarsi gli studi ma può diventare manager della GM o almeno...proprietario di un ristorante.
    Da noi ben che vada si finisce per fare il lavoro di papà ma in tempi di magra.

  3. #12813
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Premesso che di effettive non ne ricordo, quando lo avrei scritto?



    Le imposte dirette son votate alla distribuzione se aumenti quelle di fascia alta per ridurre quelle di fascia bassa. Se le aumenti tutte mi piacerebbe sapere cosa ci sia di ridistributivo (sempre non si intenda per ridistributivo gli Xmila forestali calabresi...).
    Per curiosità: le indirette invece come sono andate?
    Così a naso... Le imposte dirette erano il 9.6% del PIL nel 1980; sono arrivate al 15.6% nel '93; e poi a parte un paio di picchi (15.7% nel '98, 15.2% nel 2008 e nel 2012) hanno sempre oscillato tra il 13 e rotti e il 14 e rotti %. Insomma... Da inizio anni '90 non sono variate in modo significativo (poi se vogliamo fare un'analisi più di fino per vedere chi ha contribuito maggiormente ai singoli valori facciamolo pure).

    Le indirette invece erano il 7.7% del PIL nel 1981.
    Nel citato '93 erano all'11.6%.
    Di nuovo un picco del 15% nel '98 (erano l'anno della cosiddetta eurotassa suppongo; e comunque erano gli anni della stretta fiscale per entrare da subito nell'Euro; e si vede).
    Da allora c'è stato un minimo nel 2008-09 e un nuovo massimo (quasi assoluto 14.9%) nel 2012.

    In definitiva: dal 1980 le dirette sono aumentate di una volta e mezzo; le indirette quasi raddoppiate.
    Conclusione: io e te abbiamo differenti definizioni di "politiche redistributive" quando si parla di Italia.



    No guarda... I redditi venivano drenati e basta. Di ridistributivo io ci vedo proprio poco o nulla anche sforzandomi.
    Con il picco in tal senso in occasione della "riforma" fiscale del 2006 che per fortuna è durata un solo anno...



    Che è tutto verissimo, ma nel nostro caso non ha nulla di redistributivo.
    Chissà come mai, per parlare di ridistribuzione, nessuno, neppure alla lontana, a partire dall'estrema dx e a finire all'estrema sx, ha mai proposto un modello di tassazione ridotta con annessa successione all'americana... Con tutti i difetti del mercato americano, se c'è un modello redistributivo è proprio quello.



    Vorrei sommessamente ricordare chi, seppur all'acqua di rose, ci ha provato.
    E chi è sceso in piazza contro...
    Quoto soprattutto l'ultima parte ma anche il resto lo condivido.
    In Italia dopo il 1970,diversamente che nella Germania ovest anni 70'/80' o nell'Austria di quel periodo e dei periodi successivi,non c'è mai stata una politica economica redistributiva.La redistribuzione la faceva la crescita economica,de facto,ampliando il potere d'acquisto delle classi medio-basse.Solo che dal 1982 quest'ampliamento è avvenuto a debito e lasciando il conto da pagare ai nati dopo il citato 1970.

  4. #12814
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Esattamente.Negli USA il figlio di un cameriere magari fa anche lui il cameriere per pagarsi gli studi ma può diventare manager della GM o almeno...proprietario di un ristorante.
    Da noi ben che vada si finisce per fare il lavoro di papà ma in tempi di magra.
    Dissento totalmente: questa mi sembra la solita "frignata" all'italiana, ovvero a "piangerci addosso" siamo maestri (nonche' a trovare scuse per i ns. insuccessi !)

    Ragionamento generale, intendiamoci, non rivolto direttamente a te !



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    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  5. #12815
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Dissento totalmente: questa mi sembra la solita "frignata" all'italiana, ovvero a "piangerci addosso" siamo maestri (nonche' a trovare scuse per i ns. insuccessi !)

    Ragionamento generale, intendiamoci, non rivolto direttamente a te !

    Ah per te in Italia c'è mobilità sociale?
    Lascia stare chi sfanga cmq;ma c'è mobilità sociale o no?Io approvo il discorso bassiniano dell'ascensore sociale che da noi si è piantato da un bel pezzo.

  6. #12816
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ah per te in Italia c'è mobilità sociale?
    Lascia stare chi sfanga cmq;ma c'è mobilità sociale o no?Io approvo il discorso bassiniano dell'ascensore sociale che da noi si è piantato da un bel pezzo.
    Io sostengo che ognuno di noi e' l'artefice del proprio destino, anche professionale: poi, ovviamente, capisco che se uno voglia puntare ai vertici di Mediaset o Mediolanum probabilmente trovera' quel famoso "ascensore sociale" non solo piantato, ma probabilmente fuori uso per sempre ma tant'e', in Italia non esistono solo quelle realta' !



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  7. #12817
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Io sostengo che ognuno di noi e' l'artefice del proprio destino, anche professionale: poi, ovviamente, capisco che se uno voglia puntare ai vertici di Mediaset o Mediolanum probabilmente trovera' quel famoso "ascensore sociale" non solo piantato, ma probabilmente fuori uso per sempre ma tant'e', in Italia non esistono solo quelle realta' !

    Certo che ne è l'artefice ma il discorso che facevo,mio amico brontolone,è un altro ed è riassunto qui:
    L?Italia e? in fondo alle classifiche della mobilità sociale | Italians

  8. #12818
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Io sostengo che ognuno di noi e' l'artefice del proprio destino, anche professionale: poi, ovviamente, capisco che se uno voglia puntare ai vertici di Mediaset o Mediolanum probabilmente trovera' quel famoso "ascensore sociale" non solo piantato, ma probabilmente fuori uso per sempre ma tant'e', in Italia non esistono solo quelle realta' !

    Sottolineo quanto segue:
    "
    dovremmo ricordare piu’ spesso che l’Italia e’ in fondo alle classifiche della mobilità sociale. Insieme a paesi diversi da noi come UK e USA. Stranamente, proprio le destinazioni in cui molti di noi si sono realizzati professionalmente dopo frustrazioni in patria. La spiegazione a mio avviso è preoccupante.
    Nei paesi anglosasoni la strozzatura è l’accesso all’istruzione. Per vari motivi le università (almeno quelle qualificate) accolgono pochi studenti dalle loro classi sociali svantaggiate. Ma per chi ha un’istruzione adeguata, un mondo del lavoro più simile a un mercato è più in grado di premiare le competenze. Lo dimostrano le tante storie di italiani che ce l’hanno fatta senza contare su appoggi.
    In Italia una laurea è alla portata di tutti, ma poi? Lasciamo da parte i lavori ereditati nelle professioni, e illegalità come lo scambio di favori in altri ambienti – fenomeni di dimensioni enormi che conosciamo. Ma in un paese ancora così attaccato a famiglia e conoscenze, anche nella piena legalità, la stessa laurea apre porte ben diverse alla figlia di due economisti rispetto a un coetaneo altrettanto (più?) bravo che manda CV a raffica senza nessuno a dirgli ‘come muoversi’ e a indicargli opportunità"

  9. #12819
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Certo che ne è l'artefice ma il discorso che facevo,mio amico brontolone,è un altro ed è riassunto qui:
    L?Italia e? in fondo alle classifiche della mobilità sociale | Italians
    Dobbiamo pero' intenderci per bene sul significato di mobilita' sociale: la intendiamo come capacita' di muoversi da un lavoro ad un altro, oppure come una sorta di possibilita' di scalare le "classifiche" delle propria realta' lavorativa ?

    Oppure, ancora, come la possibilita' di diventare chiunque (in ambito professionale), quasi a prescindere dal proprio status familiare/sociale ?

    Se' e' l'ultimo punto che intendi allora il tuo precedente esempio del figlio del cameriere e' totalmente fuori luogo, in quanto gli USA ci fanno compagnia in quella particolare classifica da te poc'anzi postata !



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

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    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  10. #12820
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Dobbiamo pero' intenderci per bene sul significato di mobilita' sociale: la intendiamo come capacita' di muoversi da un lavoro ad un altro, oppure come una sorta di possibilita' di scalare le "classifiche" delle propria realta' lavorativa ?

    Oppure, ancora, come la possibilita' di diventare chiunque (in ambito professionale), quasi a prescindere dal proprio status familiare/sociale ?

    Se' e' l'ultimo punto che intendi allora il tuo precedente esempio del figlio del cameriere e' totalmente fuori luogo, in quanto gli USA ci fanno compagnia in quella particolare classifica da te poc'anzi postata !

    Molto più le interpretazioni a) e b) che c).

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