Trovo più importante la crescita economica sia nell'ambito dei servizi che dell'industria (con conseguente dimunuzione della disoccupazione) piuttosto che lo stato dei conti pubblici - che, per inciso, rimangono disastrosi con un deficit al 7% e un rapporto debito-PIL in esplosione - previsto al 102% nel 2015. Continuando lungo questo sentiero, si arriverà al 2020 con una disoccupazione al 40% e un debito-PIL al 200%.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Inizia da qua:
Teoria monetaria moderna - Wikipedia
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L'Italia e il debbbbbbbito:
La dura eredità del debito è nata negli anni Sessanta | Linkiesta.it
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Non è questione di credere: la religione, fortunatamente, sta su un piano ben diverso dalle politiche economiche.
Semplicemente si dice cosa dovrebbe essere fatto in un Paese in cui i policy maker usano il cervello e non si fanno condizionare dalle pressioni corporativiste di sindacati e lobby (ammesso e assai poco concesso il primo punto, sul secondo invece non ci siamo manco per un po'). Sono tutte cose fattibilissime e già fatte in altri Paesi tra cui la tanto blasonata Gran Bretagna o l'Irlanda. Che non stanno su Marte.
Se poi qua da noi non si fanno il problema non sono gli economisti sognatori o creduloni ma i policy maker senza capacità.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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