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  1. #13091
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Più o meno, ovvero "stampare" euro acquistando titoli e/o obbligazioni: insomma, in qualche modo replicare quello che fa la FED, BOJ e BOE

    vedremo....
    Ora Stau sbotta di sicuro...

  2. #13092
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ora Stau sbotta di sicuro...
    Veramente mi pare di averne già parlato tempo addietro in un post di questo stesso thread.
    Quando linkai un articolo in cui si prevedeva che la BCE sarebbe dovuta arrivare al Quantitative Easing per ridare ossigeno a diverse banche del sistema europeo che avevano delle gravi perdite dovute al calo di valore delle obbligazioni di Paesi emergenti.

    In quell'articolo che spero di ritrovare (questo thread è lungo 1310 pagine...too difficult ) spiegava bene come le perdite su queste e altre attività potessero essere tali da rendere insolvente buona parte del sistema bancario, e dunque il QE più che una scelta di politica monetaria sarebbe un obbligo (piccola parentesi: salvare il deretano alle banche in ogni occasione stampando moneta è molto neolibbberista a ben vedere ).

    Ormai il sistema finanziario globale è diventato un dopato di primo livello, che dipende in modo sempre più forte dalle espansioni di base monetaria delle Banche centrali, come un tossicodipendente dipende dalla sua dose di cocaina (passatemi il paragone ma è quello che rende meglio l'idea di ciò che intendo) : con più si va avanti nel tempo più l'espansione dell'offerta monetaria distorce il livello dei tassi di interesse e degli incentivi, e più le banche o gli investitori si assumono rischi spropositati e slegati dalla realtà economica (detta anche economia reale) , più le bolle speculative che si gonfiano diventano gravi, e di conseguenza quando scoppiano richiedono aumenti dell'offerta di moneta sempre più ampi che non fanno altro che far ripartire la giostra di nuovo ma in maniera sempre più critica. Non so, sicuramente ora Fabio mi darà dell'esagerato/catastrofista ecc. ma basta osservare come si sono evolute le cose negli ultimi anni, specie negli USA e in Giappone dove l'approccio delle banche centrali è per l'interventismo sempre e comunque. E' evidente che questa spirale viziosa in cui siamo inseriti dal 1971 in poi non può durare in eterno...prima o dopo si interromperà, sarà da vedere come.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #13093
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Veramente mi pare di averne già parlato tempo addietro in un post di questo stesso thread.
    Quando linkai un articolo in cui si prevedeva che la BCE sarebbe dovuta arrivare al Quantitative Easing per ridare ossigeno a diverse banche del sistema europeo che avevano delle gravi perdite dovute al calo di valore delle obbligazioni di Paesi emergenti.

    In quell'articolo che spero di ritrovare (questo thread è lungo 1310 pagine...too difficult ) spiegava bene come le perdite su queste e altre attività potessero essere tali da rendere insolvente buona parte del sistema bancario, e dunque il QE più che una scelta di politica monetaria sarebbe un obbligo (piccola parentesi: salvare il deretano alle banche in ogni occasione stampando moneta è molto neolibbberista a ben vedere ).

    Ormai il sistema finanziario globale è diventato un dopato di primo livello, che dipende in modo sempre più forte dalle espansioni di base monetaria delle Banche centrali, come un tossicodipendente dipende dalla sua dose di cocaina (passatemi il paragone ma è quello che rende meglio l'idea di ciò che intendo) : con più si va avanti nel tempo più l'espansione dell'offerta monetaria distorce il livello dei tassi di interesse e degli incentivi, e più le banche o gli investitori si assumono rischi spropositati e slegati dalla realtà economica (detta anche economia reale) , più le bolle speculative che si gonfiano diventano gravi, e di conseguenza quando scoppiano richiedono aumenti dell'offerta di moneta sempre più ampi che non fanno altro che far ripartire la giostra di nuovo ma in maniera sempre più critica. Non so, sicuramente ora Fabio mi darà dell'esagerato/catastrofista ecc. ma basta osservare come si sono evolute le cose negli ultimi anni, specie negli USA e in Giappone dove l'approccio delle banche centrali è per l'interventismo sempre e comunque. E' evidente che questa spirale viziosa in cui siamo inseriti dal 1971 in poi non può durare in eterno...prima o dopo si interromperà, sarà da vedere come.
    Sì ma come vedi il cattivo esempio viene dai due oceani,in questo caso(Atlantico e Pacifico):Draghi imita maluccio i suoi colleghi statunitense e nipponico.A proposito...ormai in Giappone la Banca Centrale è il braccio armato del potere esecutivo.Come nella semi-illiberale Ungheria e nell'Argentina anni 2000.Bella cosa.

  4. #13094
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fede85 Visualizza Messaggio
    Tutte le regioni hanno qualche scheletro nell'armadio
    eh, ma qui amico mio c' è l' aggravante. Almeno abbiano la coerenza di rifiutarli ....visto che sono soldi pagati dai topi mafiosi italiani ...
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  5. #13095
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto a Roma il sindaco promette l'installazione di tornelli all'ingresso degli uffici comunali e delle municipalizzate. Ah sta troika che cattivona!
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  6. #13096
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Toh, leggete un po' qui...

    Cambridge, spesi 3 milioni di sterline l'anno per il vino: "Quei soldi potevano essere usati per le borse di studio" | CorriereUniv.it - Corriere dell'Università Job

    Strano però, molto strano. A quanto mi risulta, Cambridge non è entro i confini italiani; e sì che io ero convinto che, passate le forche caudine di Mentone, o il Brennero, o Tarvisio, d'improvviso cominciassero a volare gli uccellini, a dividersi le acque e a moltiplicarsi i pani e i pesci...

  7. #13097
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Mi trovo in parte d'accordo con Lorenzo sul "molti avrebbero solo da perdere", almeno per come ho inteso io il suo pensiero. In parte si puo' collegare alla situazione descritta in questo articolo, che considera solo due categorie ma puo' essere applicato a molte altre.
    Imposta Negativa: Liberalizzazioni per crescere - NIMBY: not in my backyard!

    Interessanti i dati di questo studio della BdI citato nell'articolo:
    http://www.bancaditalia.it/pubblicaz...n_tema_706.pdf
    Sinceramente, dato gli esempi illustri di privatizzazioni del passato (anni 90 e recenti), più simili a svendite ad amici di amici, io sono scettico sulle varie liberalizzazioni che si vorrebbero attuare. Specie per quanto riguarda il settore citato nel'ultimo paragrafo dell'articolo.

  8. #13098
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da iltempoamartina Visualizza Messaggio
    Sinceramente, dato gli esempi illustri di privatizzazioni del passato (anni 90 e recenti), più simili a svendite ad amici di amici, io sono scettico sulle varie liberalizzazioni che si vorrebbero attuare. Specie per quanto riguarda il settore citato nel'ultimo paragrafo dell'articolo.
    Se volessi stare sul superficiale potrei risponderti dicendo che visti i risultati delle municipalizzate italiane sono scettico sulla gestione pubblica.
    Chiamare liberalizzazioni quelle cose rasenta l'ossimoro.
    Non vedo altra via in un paese bloccato da monopoli, rendite, gruppi di potere.
    Serve concorrenza, basta col capitalismo di relazione.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  9. #13099
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Se volessi stare sul superficiale potrei risponderti dicendo che visti i risultati delle municipalizzate italiane sono scettico sulla gestione pubblica.
    Chiamare liberalizzazioni quelle cose rasenta l'ossimoro.
    Non vedo altra via in un paese bloccato da monopoli, rendite, gruppi di potere.
    Serve concorrenza, basta col capitalismo di relazione.
    Si, ma non le svendite in stile Alitalia, Ilva, Telecom,Autostrade, ecc e chi più ne ha, più ne metta. Perchè purtroppo da noi le cose vanno a finire così.

  10. #13100
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Poi in campo ferroviario, bisogna saper agire davvero con il bisturi, perché la liberalizzazione non è necessaria in tutti gli aspetti del trasporto ferroviario.
    Ultima modifica di iltempoamartina; 01/03/2014 alle 20:17

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