Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Posso fare un discorso sull'evasione?
"No" mi direte voi
e avreste anche ragione
io però lo faccio lo stesso. E' politicamente scorretto, ma va bè. Poi linciatemi pure.
Tralascio i lavoratori dipendenti, parliamo degli autonomi. I piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, senza andare a scomodare industrie da fatturati milionari.
L'elettrauto che vi aggiusta la macchina potrebbe chiedervi 30 euro con la fattura o 20 euro senza (dico cifre a caso).
Se volete la fattura, voi pagate 30 euro (24,60 + 5,4 di Iva). L'elettrauto verserà i 5,4 euro di Iva all'Erario e avrà 24,60 euro di fatturato (e di utile) in più. Per questo verrà tassato (ipotizziamo in abbondanza) con un'aliquota media del 30%, quindi pagherà altri 7,38 euro allo stato. Risultato finale: l'elettrauto, su
30 euro, paga 5,4 di Iva e 7,38 di imposte dirette =
12,78 euro.
Non vogliamo la fattura, e dunque gli pagheremo 20 euro in contanti, stretta di mano e arrivederci.
Quanto ha evaso? 12,78 euro? No, sbagliato.
I nostri 20 euro che gli abbiamo dato, a meno che non
li accumuli e poi parta per le Cayman tra una dozzina d'anni, restano qui. Non può versarli in banca, perchè non documentati da fattura, dunque
li tiene liquidi, ergo deve spenderli. E allora, il sabato pomeriggio che va a fare la spesa settimanale,
li spende per comprarsi una maglietta, che costa giusto 20 euro. Qui 20 euro sono anch'essi al lordo di Iva, e dunque per il negoziante/centro commerciale che gliel'ha venduta sarà 16,40 euro di imponibile + 3,60 di Iva, e dunque lo Stato incasserà l'Iva (3,60 euro) più le imposte relative (4,92 euro) =
8,52 euro.
Nel frattempo noi, anzichè spendere 30 euro, ne abbiamo spesi solo 20, e dunque abbiamo un risparmio di 10 euro che (sempre se non partiamo per le Cayman con la valigetta piena di contanti) possiamo spendere in altro. In vista del periodo bollente che ci spetta mi servono due costumi da bagno, che pago 10 euro. Anch'essi composti da 8,20 euro di imponibile e 1,80 euro di Iva. Il supermercato in questione verserà l'Iva (1,80 euro) e le imposte (2,46 euro) =
4,26 euro.
Risultato di imposte versate all'Erario: (8,52 + 4,26) =
12,78 euro, la stessa cifra che avrebbe pagato direttamente l'elettrauto.
Ho semplificato tutto al massimo, ipotizzando un'aliquota media del 30% per tutti, so che non è così, solo per fare le cose un pò più semplici.
Quello che voglio dire è che quando il piccolo autonomo evade quei 12 euro, non è che spariscono dalla faccia della Terra per qualche arcana magia, ma rimangono nell'attivo circolante e vengono comunque spesi: in consumi di beni, in prodotti alimentari, in tutte le spese correnti. L'unica cosa che si verifica è un cambio dell'obbligato al versamento dell'imposta. Ma in soldoni le entrate sono comunque quelle. E dunque, come si fa a fare una stima corretta di evasione totale, quando gli stessi contanti (evasi) rientrano nell'economia sotto forma di acquisti, e dunque, alla fine, vengono comunque tassati e finiscono allo Stato?
Il vero problema sta nelle grandi evasioni dove questi soldi finiscono proprio all'estero, e dunque non possono in alcun modo essere "ritassati" (neanche sotto forma di Iva) in Italia.
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