Originariamente Scritto da
Adrisessanta
Vorrei dire a voi ragazzi che alimentare lo scontro generazionale come qualcuno sta cercando di fare non porterà a nulla, anzi prima o poi il loro piano fallirà miseramente. Voi dite che noi lavoratori degli anni 70 siamo quelli che distruggono il vostro futuro? la cui colpa è quella di essere entrati nel mondo del lavoro ad un’età in cui voi giocavate ancora con i soldatini o con le bambole? Quelli che hanno la colpa di aver lavorato per 40 anni piegando il capo e versando contributi alla previdenza più di tutti gli altri? (appunto per 40 anni, anzi oggi molti di più….) Pensate di essere in grado di fare altrettanto? Vorrei chiedervi se non avete mai sentito parlare di corruzione, evasione fiscale, tangenti, pensioni d’oro, vitalizi dopo solo pochi anni se non giorni di legislatura, lavoro nero in aumento (che quindi non versa contributi alle casse previdenziali), di ruberie varie derivanti da malaffare, reati tributari, come ci informano i media giornalmente riguardo i milioni e milioni di euro letteralmente “rubati” dai furbi di turno che poi purtroppo, non pagano mai come dovrebbero e potrei andare avanti ancora per molto con l’elenco.
Quindi secondo voi non tutto questo ruba il futuro ai giovani, ma lo rubiamo noi che abbiamo lavorato per una vita rispettando le regole, vivendo onestamente delle nostre fatiche e del sudore della nostra fronte. L’onestà quindi secondo voi non paga, abbiamo sbagliato, vi stiamo creando il problema.. forse era meglio che andassimo a delinquere? A meno che voi non siate conniventi, secondo me avete bisogno di farvi vedere da un buon psicologo…State prendendo infatti, una grossa cantonata poiché vedete nell’onestà il dramma, mentre vi sfuggono le responsabilità del malaffare. Cari giovani vorrei esporvi un piccolo riassunto di quello che è stata la nostra aspettativa quando eravamo a nostra volta dei giovani lavoratori, dovrete perdere qualche minuto, ma ne vale la pena per avere un quadro più completo della sequenza degli avvenimenti che si sono succeduti fino ad arrivare ai giorni nostri.
Qualche anno fa, quando avevamo circa una ventina d’anni di lavoro, i politici di allora applicarono una riforma pensionistica pesante abolendo di fatto i 35 anni di contributi minimi per accedere alla pensione, portandoli a 40. Ricordiamo che fu un periodo difficile, di proteste e manifestazioni , contrapposizioni tra diversi punti di vista. Anche allora ricordiamo, si sosteneva che lo si doveva fare per i nostri figli…per i giovani (tra i quali giovani, all’epoca, c’eravamo anche noi…). Forse proprio per questo vedemmo la cosa, sì vessatoria, ma se era nell’interesse nostro e dei giovani come noi, forse non era così sbagliato e non ci demmo molto da fare a livello sindacale e di protesta, per ostacolare tale decisione.Ebbene oggi a distanza di anni si ripete la storia….dobbiamo aumentare gli anni di lavoro, 40 anni sono pochi, dobbiamo farlo per i nostri figli…per i giovani…..Ci poniamo quindi una domanda: ai giovani che eravamo noi allora a cosa è servito accettare quasi passivamente la riforma pensionistica, senza lottare più di tanto per cercare di ostacolarla? A cosa è servito riporre la fiducia nei politici di allora comprendendo la loro manovra? Solo ad allungare ancora di più il nostro periodo lavorativo senza trarne alcun beneficio…anzi la nostra pensione sarà più bassa di quella percepita dai nostri predecessori….nonostante abbiamo lavorato già più di 35 anni e se ne debba lavorare se non riusciremo a far cambiare le cose, anche più dei 40 fissati anni fa...
E dove sono andati a finire quindi, i fondi che avrebbero dovuto essere accantonati con quella manovra, per noi giovani dell’epoca al fine di garantirci oggi la pensione che ci avevano promesso? Senza contare il fatto più importante: molti ragazzi che desideravano entrare nel mondo del lavoro al nostro posto, per potersi costruire a loro volta un futuro, sono rimasti al palo senza un impiego, (non tutti sono ricchi figli di papà…).Diciamo a voi giovani di oggi: non fidatevi!! Se la storia si ripete allo stesso modo in cui l’abbiamo vissuta noi, vi attende al varco il grande inganno…la grande beffa!! Di questo passo vi diranno che non solo non saranno sufficienti 40 anni di lavoro, ma nemmeno 45 e poi nemmeno 50 e così via…sempre in nome della salvaguardia dei giovani che vi seguiranno nel futuro……No! Tutti uniti bisogna opporsi, con tutte le nostre forze, all'ennesima attuazione di meccanismi di macelleria sociale che prevedano un ulteriore aumento degli anni di lavoro da effettuare!! (40 anni non erano e non sono pochi!!). Da qualsiasi parte politica essi vengano!!
Non siamo contrapposti ai giovani, siamo stati solo dei pionieri che hanno toccato con mano per primi, quanto possa essere subdola e ingannevole la farsa della politica! Diciamo a loro: lottate al nostro fianco per salvaguardare il vostro futuro, chiedendo di fissare dei parametri che siano ragionevoli e non una chimera irraggiungibile!! Riteniamo che cancellare con un colpo di spugna 40 anni di lavoro sia di una bassezza senza pari, sono tanti..... una vita......pensateci giovani, timbrare il cartellino e lavorare tutti i giorni per 40 anni non è una cosa da poco. Quanti ragazzi, compresi i nostri figli, sarebbero ben felici di prendere il nostro posto di lavoro, pianificare la loro vita e farsi una famiglia, purtroppo, con questi meccanismi attuati da politici che sembrano vivere su un altro pianeta, si ritrovano nel pieno delle loro forze su una strada in cerca di un’occupazione che non trovano e noi, i vostri padri, magari acciaccati da qualche malanno dovuto all’età ed all’usura, ancora sul posto di lavoro dopo 40 anni di versamenti contributivi. Solo se lotteremo uniti contro un sistema in cui la sola ragione ammessa è quella del calcolo quantitativo dei profitti e degli utili, delle merci e dei consumi, nel quadro del classismo e dello svilimento dell’uomo a cosa illimitatamente sfruttabile, riusciremo forse ad uscire da questa spirale di crisi e disperazione. Ragazzi svegliatevi!! Aprite gli occhi, siete il futuro di tutti noi!!
Non mi resta che augurarvi In bocca al lupo e buona fortuna.
Segnalibri