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  1. #17601
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Vorrei dire a voi ragazzi che alimentare lo scontro generazionale come qualcuno sta cercando di fare non porterà a nulla, anzi prima o poi il loro piano fallirà miseramente. Voi dite che noi lavoratori degli anni 70 siamo quelli che distruggono il vostro futuro? la cui colpa è quella di essere entrati nel mondo del lavoro ad un’età in cui voi giocavate ancora con i soldatini o con le bambole? Quelli che hanno la colpa di aver lavorato per 40 anni piegando il capo e versando contributi alla previdenza più di tutti gli altri? (appunto per 40 anni, anzi oggi molti di più….) Pensate di essere in grado di fare altrettanto? Vorrei chiedervi se non avete mai sentito parlare di corruzione, evasione fiscale, tangenti, pensioni d’oro, vitalizi dopo solo pochi anni se non giorni di legislatura, lavoro nero in aumento (che quindi non versa contributi alle casse previdenziali), di ruberie varie derivanti da malaffare, reati tributari, come ci informano i media giornalmente riguardo i milioni e milioni di euro letteralmente “rubati” dai furbi di turno che poi purtroppo, non pagano mai come dovrebbero e potrei andare avanti ancora per molto con l’elenco.

    Quindi secondo voi non tutto questo ruba il futuro ai giovani, ma lo rubiamo noi che abbiamo lavorato per una vita rispettando le regole, vivendo onestamente delle nostre fatiche e del sudore della nostra fronte. L’onestà quindi secondo voi non paga, abbiamo sbagliato, vi stiamo creando il problema.. forse era meglio che andassimo a delinquere? A meno che voi non siate conniventi, secondo me avete bisogno di farvi vedere da un buon psicologo…State prendendo infatti, una grossa cantonata poiché vedete nell’onestà il dramma, mentre vi sfuggono le responsabilità del malaffare. Cari giovani vorrei esporvi un piccolo riassunto di quello che è stata la nostra aspettativa quando eravamo a nostra volta dei giovani lavoratori, dovrete perdere qualche minuto, ma ne vale la pena per avere un quadro più completo della sequenza degli avvenimenti che si sono succeduti fino ad arrivare ai giorni nostri.

    Qualche anno fa, quando avevamo circa una ventina d’anni di lavoro, i politici di allora applicarono una riforma pensionistica pesante abolendo di fatto i 35 anni di contributi minimi per accedere alla pensione, portandoli a 40. Ricordiamo che fu un periodo difficile, di proteste e manifestazioni , contrapposizioni tra diversi punti di vista. Anche allora ricordiamo, si sosteneva che lo si doveva fare per i nostri figli…per i giovani (tra i quali giovani, all’epoca, c’eravamo anche noi…). Forse proprio per questo vedemmo la cosa, sì vessatoria, ma se era nell’interesse nostro e dei giovani come noi, forse non era così sbagliato e non ci demmo molto da fare a livello sindacale e di protesta, per ostacolare tale decisione.Ebbene oggi a distanza di anni si ripete la storia….dobbiamo aumentare gli anni di lavoro, 40 anni sono pochi, dobbiamo farlo per i nostri figli…per i giovani…..Ci poniamo quindi una domanda: ai giovani che eravamo noi allora a cosa è servito accettare quasi passivamente la riforma pensionistica, senza lottare più di tanto per cercare di ostacolarla? A cosa è servito riporre la fiducia nei politici di allora comprendendo la loro manovra? Solo ad allungare ancora di più il nostro periodo lavorativo senza trarne alcun beneficio…anzi la nostra pensione sarà più bassa di quella percepita dai nostri predecessori….nonostante abbiamo lavorato già più di 35 anni e se ne debba lavorare se non riusciremo a far cambiare le cose, anche più dei 40 fissati anni fa...

    E dove sono andati a finire quindi, i fondi che avrebbero dovuto essere accantonati con quella manovra, per noi giovani dell’epoca al fine di garantirci oggi la pensione che ci avevano promesso? Senza contare il fatto più importante: molti ragazzi che desideravano entrare nel mondo del lavoro al nostro posto, per potersi costruire a loro volta un futuro, sono rimasti al palo senza un impiego, (non tutti sono ricchi figli di papà…).Diciamo a voi giovani di oggi: non fidatevi!! Se la storia si ripete allo stesso modo in cui l’abbiamo vissuta noi, vi attende al varco il grande inganno…la grande beffa!! Di questo passo vi diranno che non solo non saranno sufficienti 40 anni di lavoro, ma nemmeno 45 e poi nemmeno 50 e così via…sempre in nome della salvaguardia dei giovani che vi seguiranno nel futuro……No! Tutti uniti bisogna opporsi, con tutte le nostre forze, all'ennesima attuazione di meccanismi di macelleria sociale che prevedano un ulteriore aumento degli anni di lavoro da effettuare!! (40 anni non erano e non sono pochi!!). Da qualsiasi parte politica essi vengano!!

    Non siamo contrapposti ai giovani, siamo stati solo dei pionieri che hanno toccato con mano per primi, quanto possa essere subdola e ingannevole la farsa della politica! Diciamo a loro: lottate al nostro fianco per salvaguardare il vostro futuro, chiedendo di fissare dei parametri che siano ragionevoli e non una chimera irraggiungibile!! Riteniamo che cancellare con un colpo di spugna 40 anni di lavoro sia di una bassezza senza pari, sono tanti..... una vita......pensateci giovani, timbrare il cartellino e lavorare tutti i giorni per 40 anni non è una cosa da poco. Quanti ragazzi, compresi i nostri figli, sarebbero ben felici di prendere il nostro posto di lavoro, pianificare la loro vita e farsi una famiglia, purtroppo, con questi meccanismi attuati da politici che sembrano vivere su un altro pianeta, si ritrovano nel pieno delle loro forze su una strada in cerca di un’occupazione che non trovano e noi, i vostri padri, magari acciaccati da qualche malanno dovuto all’età ed all’usura, ancora sul posto di lavoro dopo 40 anni di versamenti contributivi. Solo se lotteremo uniti contro un sistema in cui la sola ragione ammessa è quella del calcolo quantitativo dei profitti e degli utili, delle merci e dei consumi, nel quadro del classismo e dello svilimento dell’uomo a cosa illimitatamente sfruttabile, riusciremo forse ad uscire da questa spirale di crisi e disperazione. Ragazzi svegliatevi!! Aprite gli occhi, siete il futuro di tutti noi!!

    Non mi resta che augurarvi In bocca al lupo e buona fortuna.
    bellissimo post,niente altro da aggiungere....

  2. #17602
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    La colpa dei "vecchi"- come li chiami tu-è quella di essere andati in pensione(quelli che ci sono andati)con un sistema che consentiva di versare 100 e di avere 150.E,pertanto,costruito sulle spalle delle generazioni future.
    no....costruito per dividerci a farci la guerra ....mi spieghi perche' se il sistema pensionistico e' in rosso,devono sacrificarsi i lavoratori? se c'e evasione fisdcale per centinaia di miliardi,devono essere i lavoratori a pagarne di piu'? ad usufruire di servizi piu' pessimi? perche se i costi della politica in italia sono ampiamente spropositati rispetto al resto del mondo occidentale ,devono sempre essere i salariati che devono pagarne le conseguenze? insomma,pagano solo gli unici che non hanno responsabilita',ma solo la colpa di essere la fascia sociale piu' debole e esposta alle regole del capitalismo...fino a pochi anni fa,i sindacati erano l'unica arma di difesa,oggi la campagna martellante di denigrazione degli stessi ha tolto ai lavoratori la rappresentanza in sede di contrattazione....una certa politica,dalla caduta della prima repubblica ha finito di trasformare gli italiani da popolo solidale ,a commercialisti individualisti in perenne lotta con il proprio compagno di lavoro......la conseguenza di questo cambiamento e' sotto gli occhi di tutti:chi ci ha guadagnato? chi ci ha perso?

  3. #17603
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Credo saprete che, bene o male, la mia posizione nei confronti dell'uscita dal lavoro è in qualche modo sistemata con l'accesso alla mobilità. Ciò è significato per me una perdita consistente sotto l'aspetto delle entrate mensili e, se tutto rimarrà così com'è ora, sarò costretto a versarmi pure mesi e mesi di contribuzione volontaria per poter avere accesso alla pensione. E allora mi direte c'azzecca tutto quel che ho detto?
    Semplicemente è arrivato il momento per i lavoratori precoci bastonati dall’ennesima riforma pensionistica targata Fornero di passare al contrattacco rispetto alle menzogne e alle falsità che questa classe politica continua imperterrita a dire sulla questione PENSIONI E SUL WELFARE PIU' IN GENERALE .
    Alcune osservazioni e dati che " sputtanano" (chiedo scusa per il francesismo) i fautori di una politica regressiva:

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GENERALE (fonte ISTAT):
    - anno 2007: 6,1%
    - anno 2011: 8,2%
    - anno 2014: 12,7%

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (sempre fonte ISTAT):
    - anno 2007: 20,4%
    - anno 2011: 29,2%
    - anno 2014: 42,7%

    Ho preso come riferimento l'anno 2007 con l'inizio della " grande crisi"
    l'anno 2011 come ultimo anno prima della legge Fornero ed il 2014 come ultimo anno di cui si hanno dati certi.

    Non credo che ci voglia una laurea in fisica nucleare per vedere che dopo l'approvazione della legge Fornero la disoccupazione è cresciuta di circa il doppio in ambedue i casi.
    Da questo si evince che quando i nostri politici dicono che la legge Fornero è stata approvata per salvaguardare i giovani MENTONO SAPENDO DI MENTIRE.
    Altra osservazione: come ha risposto il governo a questo stato di cose? CON IL JOB ACT E L'ELIMINAZIONE DELL'ART. 18; cioè a dire permettendo ancora di più la licenziabilità delle persone.

    Ultimamente poi abbiamo ascoltato delle affermazioni da parte del presidente dell'INPS e del Ministro Poletti (riprese ed enfatizzate da tutti gli organi di stampa) che praticamente hanno scoperto l'acqua calda: " i giovani dovranno lavorare fino a 75 anni per avere una pensione" (da fame aggiungo io). Se non fosse tragico ci sarebbe da buttarsi per terra da ridere visto che noi lo andiamo ripetendo da almeno 4 anni e qualsiasi persona dotata di un minimo di intelligenza sa benissimo che la legge Fornero avrebbe portato a questo punto.Benvenuti nel club al Presidente Boeri e al Ministro Poletti.

    Altra falsità: ci dicono che in Italia si vive più a lungo (e MEDIAMENTE è forse anche vero) ma:
    ad ottobre 2015 gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati ( sempre fonte ISTAT) e secondo l'OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA che analizza i dati ISTAT il 30% di questi incidenti riguardano lavoratori OVER 60: cioè a morire sono sempre più lavoratori che dovrebbero essere in pensione già da qualche tempo.

    Ed ancora: senza la legge Fornero il debito pubblico italiano (che il nostro" caro" premier si pregia di aver abbattuto) sarebbe al 140%: CIOE' IL DEBITO PUBBLICO LO ABBIAMO FERMATO NOI CON I NOSTRI VERSAMENTI E LE GIOVANI GENERAZIONI RIMASTE SENZA LAVORO MENTRE IN ITALIA IL 5% DELLE FAMIGLIE DETIENE IL 30% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE (sempre dati Istat)
    Altra voce: secondo un rapporto CENSIS, nel 2014, la nostra generazione ha "passato" ai giovani qualcosa come 4,8 MILIARDI di Euro per permettere la loro sussistenza: cioè NOI ci siamo sostituiti allo STATO SOCIALE (ma di questo nessun politico parla).

    L'Onorevole(poco) Zanetti ci dice che " l'aspetto demografico in Italia è in ribasso" (cioè gli italiani fanno meno figli): e anche in questo caso una giovane coppia senza lavoro dovrebbe anche fare figli? E dove è una politica che possa permettere alle giovani generazioni di potersi assumere la responsabilità di mettere al mondo degli altri esseri umani? Esiste forse una politica sulla casa? sul lavoro ne abbiamo già parlato, sulla sanità pubblica?
    E a proposito di quest'ultima in legge di stabilità SEMBREREBBE che vengano tagliate ulteriormente le prestazioni sanitarie.
    Cioè si risponde esattamente al contrario di quanto uno Stato cosiddetto "democratico" dovrebbe fare: di fronte all'invecchiamento della popolazione si tagliano anche le cure.


    Ed infine voglio parlare del nostro diritto alla pensione. Ai “cari” Zanetti,Boeri ed accoliti che vorrebbero mandarci con il contributivo e/o a 75 anni rispondo con alcuni dati in merito all’aliquota versata mensilmente dai lavoratori in alcuni Paesi UE ai fini pensionistici:

    -Francia 14.75%
    - Germania e paesi bassi 19%
    - Spagna 28.3%
    - Italia 32.7% SISSIGNORI…TRENTADUE_VIRGOLA_SETTE_PER_CENTO!!!

    Concludo dicendo che noi lavoratori precoci abbiamo già dato tanto: è arrivata l’ora che sia chi ha sempre ricevuto a cominciare a restituire.



    La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.

  4. #17604
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Credo saprete che, bene o male, la mia posizione nei confronti dell'uscita dal lavoro è in qualche modo sistemata con l'accesso alla mobilità. Ciò è significato per me una perdita consistente sotto l'aspetto delle entrate mensili e, se tutto rimarrà così com'è ora, sarò costretto a versarmi pure mesi e mesi di contribuzione volontaria per poter avere accesso alla pensione. E allora mi direte c'azzecca tutto quel che ho detto?
    Semplicemente è arrivato il momento per i lavoratori precoci bastonati dall’ennesima riforma pensionistica targata Fornero di passare al contrattacco rispetto alle menzogne e alle falsità che questa classe politica continua imperterrita a dire sulla questione PENSIONI E SUL WELFARE PIU' IN GENERALE .
    Alcune osservazioni e dati che " sputtanano" (chiedo scusa per il francesismo) i fautori di una politica regressiva:

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GENERALE (fonte ISTAT):
    - anno 2007: 6,1%
    - anno 2011: 8,2%
    - anno 2014: 12,7%

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (sempre fonte ISTAT):
    - anno 2007: 20,4%
    - anno 2011: 29,2%
    - anno 2014: 42,7%

    Ho preso come riferimento l'anno 2007 con l'inizio della " grande crisi"
    l'anno 2011 come ultimo anno prima della legge Fornero ed il 2014 come ultimo anno di cui si hanno dati certi.

    Non credo che ci voglia una laurea in fisica nucleare per vedere che dopo l'approvazione della legge Fornero la disoccupazione è cresciuta di circa il doppio in ambedue i casi.
    Da questo si evince che quando i nostri politici dicono che la legge Fornero è stata approvata per salvaguardare i giovani MENTONO SAPENDO DI MENTIRE.
    Altra osservazione: come ha risposto il governo a questo stato di cose? CON IL JOB ACT E L'ELIMINAZIONE DELL'ART. 18; cioè a dire permettendo ancora di più la licenziabilità delle persone.

    Ultimamente poi abbiamo ascoltato delle affermazioni da parte del presidente dell'INPS e del Ministro Poletti (riprese ed enfatizzate da tutti gli organi di stampa) che praticamente hanno scoperto l'acqua calda: " i giovani dovranno lavorare fino a 75 anni per avere una pensione" (da fame aggiungo io). Se non fosse tragico ci sarebbe da buttarsi per terra da ridere visto che noi lo andiamo ripetendo da almeno 4 anni e qualsiasi persona dotata di un minimo di intelligenza sa benissimo che la legge Fornero avrebbe portato a questo punto.Benvenuti nel club al Presidente Boeri e al Ministro Poletti.

    Altra falsità: ci dicono che in Italia si vive più a lungo (e MEDIAMENTE è forse anche vero) ma:
    ad ottobre 2015 gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati ( sempre fonte ISTAT) e secondo l'OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA che analizza i dati ISTAT il 30% di questi incidenti riguardano lavoratori OVER 60: cioè a morire sono sempre più lavoratori che dovrebbero essere in pensione già da qualche tempo.

    Ed ancora: senza la legge Fornero il debito pubblico italiano (che il nostro" caro" premier si pregia di aver abbattuto) sarebbe al 140%: CIOE' IL DEBITO PUBBLICO LO ABBIAMO FERMATO NOI CON I NOSTRI VERSAMENTI E LE GIOVANI GENERAZIONI RIMASTE SENZA LAVORO MENTRE IN ITALIA IL 5% DELLE FAMIGLIE DETIENE IL 30% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE (sempre dati Istat)
    Altra voce: secondo un rapporto CENSIS, nel 2014, la nostra generazione ha "passato" ai giovani qualcosa come 4,8 MILIARDI di Euro per permettere la loro sussistenza: cioè NOI ci siamo sostituiti allo STATO SOCIALE (ma di questo nessun politico parla).

    L'Onorevole(poco) Zanetti ci dice che " l'aspetto demografico in Italia è in ribasso" (cioè gli italiani fanno meno figli): e anche in questo caso una giovane coppia senza lavoro dovrebbe anche fare figli? E dove è una politica che possa permettere alle giovani generazioni di potersi assumere la responsabilità di mettere al mondo degli altri esseri umani? Esiste forse una politica sulla casa? sul lavoro ne abbiamo già parlato, sulla sanità pubblica?
    E a proposito di quest'ultima in legge di stabilità SEMBREREBBE che vengano tagliate ulteriormente le prestazioni sanitarie.
    Cioè si risponde esattamente al contrario di quanto uno Stato cosiddetto "democratico" dovrebbe fare: di fronte all'invecchiamento della popolazione si tagliano anche le cure.


    Ed infine voglio parlare del nostro diritto alla pensione. Ai “cari” Zanetti,Boeri ed accoliti che vorrebbero mandarci con il contributivo e/o a 75 anni rispondo con alcuni dati in merito all’aliquota versata mensilmente dai lavoratori in alcuni Paesi UE ai fini pensionistici:

    -Francia 14.75%
    - Germania e paesi bassi 19%
    - Spagna 28.3%
    - Italia 32.7% SISSIGNORI…TRENTADUE_VIRGOLA_SETTE_PER_CENTO!!!

    Concludo dicendo che noi lavoratori precoci abbiamo già dato tanto: è arrivata l’ora che sia chi ha sempre ricevuto a cominciare a restituire.
    vorrei aggiungere una postilla: la legge fornero ha anche "falsificato" i dati sull'occupazione ,che risulta aumentata in questo ultimo anno semplicemente perche' il turn over e' stato quasi bloccato...una cosa da ridere,e ancora piu' da ridere e' il fatto che alle conferenze stampa trionfalistiche,nessun giornalista faccia presente la cosa.

  5. #17605
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Non credo che ci voglia una laurea in fisica nucleare per vedere che dopo l'approvazione della legge Fornero la disoccupazione è cresciuta di circa il doppio in ambedue i casi.
    Esattamente come non ci vuole una laurea in fisica nucleare per sapere che
    1. aumentando gli anni di crisi di sicuro non aumenta l'occupazione
    2. il modello superfisso è superato da un po'

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Da questo si evince che quando i nostri politici dicono che la legge Fornero è stata approvata per salvaguardare i giovani MENTONO SAPENDO DI MENTIRE.
    Mentono a metà.
    Il fatto che non si sia intervenuti sulle pensioni passate calcolate col retributivo contemporaneamente all'innalzamento dell'età pensionabile in effetti non salvaguarda un bel nulla salvo chi si becca il retributivo...

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Altra osservazione: come ha risposto il governo a questo stato di cose? CON IL JOB ACT E L'ELIMINAZIONE DELL'ART. 18; cioè a dire permettendo ancora di più la licenziabilità delle persone.
    Il cui impatto al momento è quantificabile più o meno come zero, in un senso e nell'altro.

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    " i giovani dovranno lavorare fino a 75 anni per avere una pensione" (da fame aggiungo io). Se non fosse tragico ci sarebbe da buttarsi per terra da ridere visto che noi lo andiamo ripetendo da almeno 4 anni e qualsiasi persona dotata di un minimo di intelligenza sa benissimo che la legge Fornero avrebbe portato a questo punto.Benvenuti nel club al Presidente Boeri e al Ministro Poletti.
    Adesso sta a vedere che, a parte le ovvietà sul fatto che si vive più a lungo, la colpa è della nuova e legge e non del fatto, tra gli altri, che bisogna pagare pensioni per cui i contributi non sono mai stati versati...

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Altra falsità: ci dicono che in Italia si vive più a lungo (e MEDIAMENTE è forse anche vero) ma:
    1. E' vero
    2. E dal momento che è vero con quei numeri bisogna fare i conti.

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Ed ancora: senza la legge Fornero il debito pubblico italiano (che il nostro" caro" premier si pregia di aver abbattuto) sarebbe al 140%: CIOE' IL DEBITO PUBBLICO LO ABBIAMO FERMATO NOI CON I NOSTRI VERSAMENTI E LE GIOVANI GENERAZIONI RIMASTE SENZA LAVORO MENTRE IN ITALIA IL 5% DELLE FAMIGLIE DETIENE IL 30% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE (sempre dati Istat)
    E esattamente la legge Fornero con la distribuzione diseguale della ricchezza come c'entrerebbe esattamente?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Altra voce: secondo un rapporto CENSIS, nel 2014, la nostra generazione ha "passato" ai giovani qualcosa come 4,8 MILIARDI di Euro per permettere la loro sussistenza: cioè NOI ci siamo sostituiti allo STATO SOCIALE (ma di questo nessun politico parla).
    E grazie alla fava... Visto che, sempre stando a dati già citati, negli ultimi 20 anni il 60% della ricchezza si è spostato dalle famiglie più giovani a quelle meno giovani vorrei pure vedere.
    Ma far funzionare il Paese in modo che i giovani possano "badarsi da soli" invece che dover contare sui propri ascendenti par brutto?
    E' pur vero che in un Paese che mediamente invecchia son sempre più i vecchi che votano dei giovani...

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Cioè si risponde esattamente al contrario di quanto uno Stato cosiddetto "democratico" dovrebbe fare: di fronte all'invecchiamento della popolazione si tagliano anche le cure.
    Un Paese in cui gli over 65 non pagano nulla indipendentemente dal reddito direi che da questo punto di vista ha poco da lamentarsi...

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    -Francia 14.75%
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    - Spagna 28.3%
    - Italia 32.7% SISSIGNORI…TRENTADUE_VIRGOLA_SETTE_PER_CENTO!!!
    Eh già... Chissà come mai... E chissà come mai assieme a questi non vengono riportati anche i tassi di sostituzione dei Paesi citati... Forse perchè si scoprirebbe che son più bassi?
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #17606
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    vorrei aggiungere una postilla: la legge fornero ha anche "falsificato" i dati sull'occupazione
    Veramente il tasso di occupazione negli ultimi anni risulta diminuito.
    Si vede che si son sbagliati a falsificare i dati...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  7. #17607
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    mi spieghi perche' se il sistema pensionistico e' in rosso,devono sacrificarsi i lavoratori? se c'e evasione fisdcale per centinaia di miliardi,devono essere i lavoratori a pagarne di piu'?
    Tu invece sentiti libero di spiegare cosa c'entrino i lavatori (senza perimetro) e l'evasione fiscale nella stessa frase quando si parla di previdenza...

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    ad usufruire di servizi piu' pessimi? perche se i costi della politica in italia sono ampiamente spropositati rispetto al resto del mondo occidentale ,
    Sorvolando sul comparativo del superlativo, come mai i costi della politica più alti sono un problema mentre il tasso di sostituzione dell'assegno previdenziale decisamente più alto della media OCSE (assieme guarda caso alla Grecia pre-riforme) non lo è nonostante chi ne goda sia in numero decisamente superiore ai politici?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    devono sempre essere i salariati che devono pagarne le conseguenze?
    Buona domanda... Perchè i salariati odierni devono sobbarcarsi la contribuzione anche di chi percepisce pensioni spropositate ai contributi versati?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    fino a pochi anni fa,i sindacati erano l'unica arma di difesa,
    Poi improvvisamente hanno pubblicato prima i loro stipendi, poi le loro promozioni l'anno prima di andare in pensione e infine gli assegni di certi fenomeni che si spacciano per paladini dei lavoratori...

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    la conseguenza di questo cambiamento e' sotto gli occhi di tutti:chi ci ha guadagnato? chi ci ha perso?
    Eh sì, altra buona domanda.
    Racconta un po' quanto i lavoratori hanno pagato della crisi attuale e quanto i pensionati...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  8. #17608
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Ti devo correggere: nell'universo di Star Trek il denaro non esisteva più già ai tempi di TOS.
    Devo correggerti a mia volta:non esisteva neanche ai tempi di ENT,che è il prequel di TOS

  9. #17609
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    no....costruito per dividerci a farci la guerra ....mi spieghi perche' se il sistema pensionistico e' in rosso,devono sacrificarsi i lavoratori? se c'e evasione fisdcale per centinaia di miliardi,devono essere i lavoratori a pagarne di piu'? ad usufruire di servizi piu' pessimi? perche se i costi della politica in italia sono ampiamente spropositati rispetto al resto del mondo occidentale ,devono sempre essere i salariati che devono pagarne le conseguenze? insomma,pagano solo gli unici che non hanno responsabilita',ma solo la colpa di essere la fascia sociale piu' debole e esposta alle regole del capitalismo...fino a pochi anni fa,i sindacati erano l'unica arma di difesa,oggi la campagna martellante di denigrazione degli stessi ha tolto ai lavoratori la rappresentanza in sede di contrattazione....una certa politica,dalla caduta della prima repubblica ha finito di trasformare gli italiani da popolo solidale ,a commercialisti individualisti in perenne lotta con il proprio compagno di lavoro......la conseguenza di questo cambiamento e' sotto gli occhi di tutti:chi ci ha guadagnato? chi ci ha perso?
    Ce l'hai a morte con le regole del capitalismo.Ma estendi la tua avversione anche a quelle dell'equità intergenerazionale?No,perché il sistema retributivo è esattamente tale da avallare la trasformazione che paventi tu.E la sua adozione,reiterata nel tempo,è all'origine delle strette successive.Che neanche bastano,perché si è aggiunto il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione,per cui ogni riforma è come il macigno di Sisifo.Ma pure è necessaria,per evitare che quel macigno schiacci giovani e vecchi.

  10. #17610
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Adrisessanta Visualizza Messaggio
    Credo saprete che, bene o male, la mia posizione nei confronti dell'uscita dal lavoro è in qualche modo sistemata con l'accesso alla mobilità. Ciò è significato per me una perdita consistente sotto l'aspetto delle entrate mensili e, se tutto rimarrà così com'è ora, sarò costretto a versarmi pure mesi e mesi di contribuzione volontaria per poter avere accesso alla pensione. E allora mi direte c'azzecca tutto quel che ho detto?
    Semplicemente è arrivato il momento per i lavoratori precoci bastonati dall’ennesima riforma pensionistica targata Fornero di passare al contrattacco rispetto alle menzogne e alle falsità che questa classe politica continua imperterrita a dire sulla questione PENSIONI E SUL WELFARE PIU' IN GENERALE .
    Alcune osservazioni e dati che " sputtanano" (chiedo scusa per il francesismo) i fautori di una politica regressiva:

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GENERALE (fonte ISTAT):
    - anno 2007: 6,1%
    - anno 2011: 8,2%
    - anno 2014: 12,7%

    TASSODI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (sempre fonte ISTAT):
    - anno 2007: 20,4%
    - anno 2011: 29,2%
    - anno 2014: 42,7%

    Ho preso come riferimento l'anno 2007 con l'inizio della " grande crisi"
    l'anno 2011 come ultimo anno prima della legge Fornero ed il 2014 come ultimo anno di cui si hanno dati certi.

    Non credo che ci voglia una laurea in fisica nucleare per vedere che dopo l'approvazione della legge Fornero la disoccupazione è cresciuta di circa il doppio in ambedue i casi.
    Da questo si evince che quando i nostri politici dicono che la legge Fornero è stata approvata per salvaguardare i giovani MENTONO SAPENDO DI MENTIRE.
    Altra osservazione: come ha risposto il governo a questo stato di cose? CON IL JOB ACT E L'ELIMINAZIONE DELL'ART. 18; cioè a dire permettendo ancora di più la licenziabilità delle persone.

    Ultimamente poi abbiamo ascoltato delle affermazioni da parte del presidente dell'INPS e del Ministro Poletti (riprese ed enfatizzate da tutti gli organi di stampa) che praticamente hanno scoperto l'acqua calda: " i giovani dovranno lavorare fino a 75 anni per avere una pensione" (da fame aggiungo io). Se non fosse tragico ci sarebbe da buttarsi per terra da ridere visto che noi lo andiamo ripetendo da almeno 4 anni e qualsiasi persona dotata di un minimo di intelligenza sa benissimo che la legge Fornero avrebbe portato a questo punto.Benvenuti nel club al Presidente Boeri e al Ministro Poletti.

    Altra falsità: ci dicono che in Italia si vive più a lungo (e MEDIAMENTE è forse anche vero) ma:
    ad ottobre 2015 gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati ( sempre fonte ISTAT) e secondo l'OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA che analizza i dati ISTAT il 30% di questi incidenti riguardano lavoratori OVER 60: cioè a morire sono sempre più lavoratori che dovrebbero essere in pensione già da qualche tempo.

    Ed ancora: senza la legge Fornero il debito pubblico italiano (che il nostro" caro" premier si pregia di aver abbattuto) sarebbe al 140%: CIOE' IL DEBITO PUBBLICO LO ABBIAMO FERMATO NOI CON I NOSTRI VERSAMENTI E LE GIOVANI GENERAZIONI RIMASTE SENZA LAVORO MENTRE IN ITALIA IL 5% DELLE FAMIGLIE DETIENE IL 30% DELLA RICCHEZZA NAZIONALE (sempre dati Istat)
    Altra voce: secondo un rapporto CENSIS, nel 2014, la nostra generazione ha "passato" ai giovani qualcosa come 4,8 MILIARDI di Euro per permettere la loro sussistenza: cioè NOI ci siamo sostituiti allo STATO SOCIALE (ma di questo nessun politico parla).

    L'Onorevole(poco) Zanetti ci dice che " l'aspetto demografico in Italia è in ribasso" (cioè gli italiani fanno meno figli): e anche in questo caso una giovane coppia senza lavoro dovrebbe anche fare figli? E dove è una politica che possa permettere alle giovani generazioni di potersi assumere la responsabilità di mettere al mondo degli altri esseri umani? Esiste forse una politica sulla casa? sul lavoro ne abbiamo già parlato, sulla sanità pubblica?
    E a proposito di quest'ultima in legge di stabilità SEMBREREBBE che vengano tagliate ulteriormente le prestazioni sanitarie.
    Cioè si risponde esattamente al contrario di quanto uno Stato cosiddetto "democratico" dovrebbe fare: di fronte all'invecchiamento della popolazione si tagliano anche le cure.


    Ed infine voglio parlare del nostro diritto alla pensione. Ai “cari” Zanetti,Boeri ed accoliti che vorrebbero mandarci con il contributivo e/o a 75 anni rispondo con alcuni dati in merito all’aliquota versata mensilmente dai lavoratori in alcuni Paesi UE ai fini pensionistici:

    -Francia 14.75%
    - Germania e paesi bassi 19%
    - Spagna 28.3%
    - Italia 32.7% SISSIGNORI…TRENTADUE_VIRGOLA_SETTE_PER_CENTO!!!

    Concludo dicendo che noi lavoratori precoci abbiamo già dato tanto: è arrivata l’ora che sia chi ha sempre ricevuto a cominciare a restituire.
    "
    E' però indubbio che l'italia abbia la spesa complessiva per pensioni più alta del mondo e che essa ha una dinamica obiettivamente problematica.
    In Italia ci sono mediamente 70 pensionati per 100 lavoratori.
    Al sud si arriva ad 81 pensionati per 100 lavoratori.
    Sono numeri che non hanno eguali nel mondo intero.
    E se negli ultimi anni la spesa pubblica è aumentata, ciò è dovuto soprattutto all'aumento di trasferimenti all'Inps.
    Quindi il problema del costo delle pensioni oggettivamente esiste.
    Certamente non è l'unico, ma è sicuramente tra i principali.

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