Non esiste un singolo studio economico di livello che dica che alla UK convenga uscire. Se escono è solo grazie a quella vetusta forma politica chiamata democrazia.
Si può parlare di diritto di voto subordinato al pagamento di tasse sul reddito o si fa peccato?
#NousAvonsDéjàGagné
Però per curiosità...perché un operaio inglese o italiano o greco o francese avrebbero da guadagnare dal collasso dell'integrazione europea e dalla rinazionalizzazione delle politiche ?
E' il classico argomento delle Le Pen e dei Farage,nonché degli emuli nostrani ma a pare totalmente apodittico.
Pensiamo che la disgregazione dell'Unione Europea possa fermare la globalizzazione e l'impossibilità di mantenere il livello di benessere raggiunto nel dopoguerra in Occidente con la semplice reiterazione delle politiche (pedissequamente) keynesiane di un tempo?Se sì,secondo me siamo fuori strada.
Le dinamiche dell'economia mondiale andranno avanti con o senza l'Unione Europea.
Non saranno certo le politiche nazionali e rinazionalizzatrici che potranno fermarle.
Se escono,è perché pensano che da soli si possa essere padroni del proprio destino,qualunque cosa significhi(in realtà non lo sanno neppure loro).
Escono perché l'orticellismo fa parte della natura umana,anche se non ha portato mai bene a nessuno.
Quanto alla mancanza di studi economici di livello a favore del sì, ti diranno che non ce ne sono perché i poteri forti (altra espressione cui i sovranisti non sanno dare un contenuto) lo impediscono.
Esiste un potere forte chiamato razionalità e non è molto ascoltato in Europa,ormai da molto tempo.
Non so se hai mai letto La Via della Schiavitù di Hayek...(figurati se a scuola fanno leggere libri del genere ) ad ogni modo, in quel libro che val assolutamente la pena di leggere secondo me, Hayek indica come in realtà il nazismo non sia cresciuto grazie semplicemente al trattato di Versailles, bensì quest'ultimo non sia stato che il casus belli. Il nazismo in Germania è cresciuto perchè c'era una forte base socialista già presente nell
Le basi per l'avvento del nazismo in Germania, anzi, c'erano già prima del 1918 ed erano state poste dai tempi della riunificazione e del periodo di Bismarck, che aveva messo in atto politiche fortemente interventiste (ad esempio l'introduzione di un sistema pensionistico a ripartizione, la nazionalizzazione di molte industrie ecc.) ed era riuscito ad indirizzare la mentalità prevalente della popolazione verso il socialismo e il nazionalismo (non a caso il nazismo in realtà si chiama nazionalsocialismo, dove il secondo termine ha una rilevanza tutt'altro che bassa).
Una volta che la maggior parte della popolazione è indottrinata al culto dello Stato e al rifiuto dell'economia di mercato il nazionalismo e la nascita di dittature basate sul nazionalismo sono un evento altamente probabile. Probabilmente senza la presenza di un substrato ideologico favorevole già da tempo la Germania non avrebbe visto crescere la dittatura nazista.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
certamente (interessante il libro, forse lo leggerò), diciamo che comunque il trattato di versailles è stato un "tassello" che ha favorito l' ascesa del nazismo. probabilmente se il trattato fosse stato giocato meglio il partito sarebbe venuto meno di uno degli aspetti con cui ha in seguito fatto leva sulla popolazione
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Non sono totalmente d'accordo(il trattato di V. è stato un errore politico da manuale,dalle conseguenze tragiche)ma sono invece propenso anch'io a considerare il nazional-socialismo come un socialismo vero e proprio,per certi versi più ortodosso di tanti altri.
Del resto lo vediamo ancora oggi: i nazionalisti sono tutti socialisti a tutti gli effetti.Per attuare un programma socialista c'è bisogno di uno Stato-nazione forte.La Le Pen è molto socialista.Il liberalismo è intrinsecamente cosmopolita.Sia nella versione più estrema che in quella temperata.
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