Dura salita o "discesa" verso il default?

[FunMBnel]

E temo che, nello squallore odierno, rimpiangeremo a lungo le elezioni del 1996 e del 2006...

Io nel frattempo ho rivalutato in peggio alcuni dei risultati di quei governi.
Sia chiaro: al confronto di altri prima, durante e dopo si parla di giganti, ma a volte non solo non è oro, ma nemmeno ottone quel che luccica...

[Josh]

Il problema italiano, è anche avere professoroni di economia, che magari insegnano pure agli MBA, che di marketing e leadership non ne sanno una mazza Nel bene e nel male, puoi veicolare qualunque messaggio, ma devi saperlo fare bene. Negli anni, per dirti, ho rivalutato molto Prodi, ultimo vero leader generato dalla classe politica/dirigente italiana: leader, non ducetto, attenti alla differenza! Anche Berlusconi ha indubbie capacità di leadership, ma non è di "scuola politica". E temo che, nello squallore odierno, rimpiangeremo a lungo le elezioni del 1996 e del 2006...

Prodi però attualmente all'elettore medio piacerebbe come la maionese sulla pizza margherita.Non a caso vinse le elezioni in tempi in cui le pulsioni populistiche erano ancora sotto controllo,se non fisiologiche.

[FilTur]

Prodi però attualmente all'elettore medio piacerebbe come la maionese sulla pizza margherita.Non a caso vinse le elezioni in tempi in cui le pulsioni populistiche erano ancora sotto controllo,se non fisiologiche.

Penso che oggi avrebbe difficoltà anche De Gasperi, a ognuno il suo tempo Quello che intendo è, al di là che va di male in peggio, è che i moderni leader di partito, a parte qualche tratto machista ed urlato, sono in realtà ben poco leader: al massimo ducetti o capipopolo. La leadership però è altra cosa.

[Josh]

Sì ma... Secondo me serve davvero qualcosa di nuovo, anche come paradigma. La CEE nacque in tutt'altri tempi, non solo per unire, ma anche per contrastare chi stava Oltrecortina, e comunque limitata all'Europa Occidentale e su un modello comune di social-democrazia dirigista europea tipica dell'epoca (condivisa anche da formazioni teoricamente conservatrici come cristiano-democratici, democristiani o gollisti). Negli anni '90-2000 la si è voluta espandere, e rafforzare, ma rimanendo su quel modello di base: che mi sembra mostri tutte le sue crepe. Un po' per la crisi della social-democrazia europea già sviscerata in altra discussione, un po' perché di tutti i nuovi membri, quelli ex-EFTA sono abbastanza in linea coi vecchi CEE, ma quelli ex-COMECON sono di tutt'altra pasta e si vede. Infine credo che il voler mettere tutti sullo stesso piano, la Grecia e la Germania, la Francia e lo UK, l'Italia e la Svezia, l'Olanda e la Romania ecc. Non abbia funzionato e non funzionerà mai: andava costruita un'Europa anche a 3 velocità, con un integrazione più graduale di certi paesi, anche quando fossero stati membri CEE pre-1992. Il rischio per l'Italia, però, lo conosciamo tutti: e non è un segreto, che nell'Euro ci vollero i francesi (se non sbaglio), per evitare un'egemonia tedesca.

Temo sia tardi per cercare una soluzione risolutiva nell'Europa a più velocità,per il semplice fatto che oggi la prima velocità(quella dell'integrazione federale) non la vuole più nessuno: non l'Olanda,dove potrebbe vincere l'estrema destra; non l'Austria, dove si è rischiato un Presidente che auspica la dissoluzione dell'UE; non la Francia,dove la vittoria della Le Pen è un evento ampiamente possibile,anche se non (ancora) probabile.
Chi ci dovrebbe stare negli USE,la Germania,il Lussemburgo ed il Belgio? L'Italia,che ha un sud che è una Grecia-bis? La Spagna,che rischia di perdere Catalogna e Paesi baschi?
Meglio rassegnarsi e puntare su obiettivi conservativi:la cooperazione economica,il mercato comune,le libere circolazioni.Magari un domani si potrà parlare di Europa federale.Ma non è questa l'epoca storica,la crisi economica del 2008 ha cambiato troppe carte in tavola.

[FilTur]

Temo sia tardi per cercare una soluzione risolutiva nell'Europa a più velocità,per il semplice fatto che oggi la prima velocità(quella dell'integrazione federale) non la vuole più nessuno: non l'Olanda,dove potrebbe vincere l'estrema destra; non l'Austria, dove si è rischiato un Presidente che auspica la dissoluzione dell'UE; non la Francia,dove la vittoria della Le Pen è un evento ampiamente possibile,anche se non (ancora) probabile.
Chi ci dovrebbe stare negli USE,la Germania,il Lussemburgo ed il Belgio? L'Italia,che ha un sud che è una Grecia-bis? La Spagna,che rischia di perdere Catalogna e Paesi baschi?
Meglio rassegnarsi e puntare su obiettivi conservativi:la cooperazione economica,il mercato comune,le libere circolazioni.Magari un domani si potrà parlare di Europa federale.Ma non è questa l'epoca storica,la crisi economica del 2008 ha cambiato troppe carte in tavola.

No infatti, parlavo al passato. Ora è difficile metterci mano, a meno che... A meno che non diventi un progetto incentrato sulla Germania. E allora vedi che anche Hofer vota per l'Anschluss E comunque spaccheresti sia l'UE sia alcuni stati, Italia e Belgio su tutti.

[FunMBnel]

E chissenefrega se "si spaccano" alcuni Stati.
Come se gli Stati non fossero stati costruiti pure loro sulla carta (leggasi per decisione di qualcuno).

[Lou_Vall]

Prodi però attualmente all'elettore medio piacerebbe come la maionese sulla pizza margherita.Non a caso vinse le elezioni in tempi in cui le pulsioni populistiche erano ancora sotto controllo,se non fisiologiche.

All'elettore medio piace quello che urla più forte e che spara le promesse più grosse.
L'unica speranza è che si possa verificare un connubio tra candidato premier che le spara grosse + competenze in materia.

[Josh]

No infatti, parlavo al passato. Ora è difficile metterci mano, a meno che... A meno che non diventi un progetto incentrato sulla Germania. E allora vedi che anche Hofer vota per l'Anschluss E comunque spaccheresti sia l'UE sia alcuni stati, Italia e Belgio su tutti.

Secondo me la Merkel,che non è nata ieri,ha preparato non solo un piano "b" ma pure "c" e "d". Credo che uno di questi contempli la vittoria della Le Pen alle elezioni di maggio.Nel qual caso, la scelta sarebbe fra un euro del nord e il ritorno puro e semplice al marco.

[Gio83Gavi]

Secondo me la Merkel,che non è nata ieri,ha preparato non solo un piano "b" ma pure "c" e "d". Credo che uno di questi contempli la vittoria della Le Pen alle elezioni di maggio.Nel qual caso, la scelta sarebbe fra un euro del nord e il ritorno puro e semplice al marco.

Dici che ce la fara' la Merkel alle prossime elezioni tedesche? Perche', da quell che ho letto, c'e' il candidato Martin Shultz che sta recuperando parecchio nei sondaggi (per quell che valgono eh)

[Josh]

Dici che ce la fara' la Merkel alle prossime elezioni tedesche? Perche', da quell che ho letto, c'e' il candidato Martin Shultz che sta recuperando parecchio nei sondaggi (per quell che valgono eh)

Mal che vada,sarà governo di coalizione...