Originariamente Scritto da
Friedrich 91
Allora...l'Euro non va bene; lo SME non andava bene (pare)...allora cosa andava bene? Una lira che fluttuasse da sola in piena libertà? Cioè un qualcosa che dal 1945 ad oggi è avvenuto in tutto 7 anni (dal 1971 al 1978), e guarda caso anni di inflazione elevata. Se siamo diventati ugualmente la 5° potenza economica mondiale non è certo dovuto a quei 7 anni lì e basta...come avremmo fatto allora negli altri anni?
Capitolo Euro. Io non sono di certo un fan dell'Euro, anzi lo considero un progetto meramente politico e proprio in quanto tale un fallimento. Tuttavia ti chiedo: se avessimo avuto ancora la Lira che interessi pensi si sarebbero dovuti pagare sul debito pubblico? Visto che già nei primi anni '90 si pagava il 10-15%. Come fa un Governo a pagare interessi del genere? O tagli la spesa (noooo, sia mai !), o aumenti le tasse (e deprimi dunque l'economia poiché la struttura produttiva si allontana dai bisogni dei consumatori), oppure stampi moneta. Ma stampare moneta non è "gratis".
Una volta che stampi moneta crei due tipi di effetti: 1) alterazione dei tassi di interesse a lungo; 2) aumento dell'inflazione. Soffermiamoci sul secondo: se aumenta l'inflazione, l'investitore che ha in mano dei titoli di stato ti chiederà di nuovo un interesse più alto perché il suo investimento viene eroso dall'inflazione. E il problema si ripropone come un circolo vizioso, finchè arrivi ad un bivio: da un lato c'è l'iper-inflazione, dall'altro c'è il default, in cui dichiaratamente si cessa di pagare interessi sul debito ai titolari.
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Poi certo tu puoi obiettare che negli anni '80 l'inflazione è calata, ma ha poca importanza: la Banca d'Italia non aveva alcuna credibilità, lo sapevano anche i muri infatti che al primo segnale di difficoltà avrebbe svalutato. Un'Italia fuori dall'Euro sarebbe finita così, non c'è alternativa: o tagli di spesa, o aumenti delle tasse oppure stampa a manetta con l'inevitabile arrivo alla biforcazione iper-inflazione vs default.
L'Euro, come tutte le misure interventistiche, è servito solo a ritardare il problema di sostenibilità del debito pubblico italiano, ma NON ad eliminarlo. E il motivo è quanto detto prima: l'Euro è un progetto puramente politico, non economico. Non c'è alcuna volontà da parte degli Stati finanziariamente al collasso - Italia, Grecia, Spagna, Portogallo - di risolvere davvero i propri problemi, ma solo di liquidarne la risoluzione.
Nel 2011 il problema si è ripresentato e ovviamente ingrandito rispetto a prima, poiché nel frattmpo altre distorsioni al sistema economico causate dall'interventismo statale e dall'Euro stesso (che è ripeto frutto dell'interventismo politico...non c'azzecca nulla col mercato libero !)...di conseguenza la buriana è stata più forte che nel 1992, ma "grazie" a Draghi si è riusciti a tamponare la situazione delle finanze pubbliche per un po'...per qualche altro anno, fino a quando, e questo secondo me tra 1-2 anni, il QE avrà termine e si riproporrà di nuovo una crisi sui titoli di Stato., ovviamente più grave di quella avuta nel 2011.
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