Originariamente Scritto da
kima
Sono alquanto arrugginito in economia e politica per cui non posso dare un contributo agli argomenti tecnici che state trattando. Volevo soltanto fare una considerazione terra terra, da consumatore, per quanto riguarda i discorsi sull import export, il mercato comune europeo... visti dal lato di chi va semplicemente a fare la spesa e giudica da quello che mette dentro il carrello. Il contesto non puo che essere quello UK, essendo la causa dei discorsi sui questi temi di questi tempi. In pratica, si potrebbe pensare che i prodotti EU la facciano da padrone, per quantita, varieta, convenienza economica, grazie al mercato comune europeo, la mancanza di dazi, la libera circolazione di merci e persone avanti e indietro fra isola e continente.
Ebbene, non è questo cio che vede il consumatore britannico.
Al contrario, dalla grande distribuzione ha accesso a prodotti da tutto il mondo, assolutamente in linea con i rispettivi di provenienza EU sotto l aspetto dei prezzi e della qualita. Anzi spesso migliori. Frutta, verdura, carne, vini..... L EU rappresenta una fetta assolutamente non dominante, anzi, l opposto. Sud america, sud africa, asia, Australia e NZ. Di tutto, da ogni parte del mondo. Facciamo un esempio a noi familiare, I vini. Questo cio che si trova andando ad esempio a fare la spesa al Tesco, catena di supermercati per la fascia media della popolazione
Groceries
Vini cileni, argentini, sudafricani, australiani, italiani, francesi, spagnoli.... Assolutamente allineati nei prezzi, con i cileni e sudafricani specialmente spesso migliori dei pari prezzo europei.
Stesso vale per frutta e verdura, cibi internationali, salse, spezie....
Il consumatore medio allora potrebbe chiedersi perche un vino italiano costi quanto uno cileno, senza essere assolutamente migliore. Parliamo infatti non del brunello di montalcino, ma di prodotti che qui pagheremmo 2-3 euro a bottiglia.
Uscendo dalla grande distribuzione, anche, stessa varieta e internazionalita. A parte gli ovvi indiani, thai e asiatici classici, è pieno di negozi nordafricani, libanesi, e ultimamente una vera esplosione di turchi, dove trovi nulla di meno di cio che troveresti a kaiseri o ankara. Poi chiaramente i polacchi. E questo a londra, come nella cittadella di 40000 abitanti.
In conclusione, per le tasche del consumatore medio, non traspare assolutamente questa convenienza a comprare il prodotto EU, e in piu si dispone di una varieta di prodotti enorme, cibi da tutto il mondo. E per nulla peggiori dei rispettivi europei.
Non trovate ragionevole che il consumatore medio si chieda perche un vino italiano non costi 3 pound mentre uno australiano 6?
E vi assicuro che i secondi non sono peggiori dei primi
Segnalibri