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  1. #20441
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    l'UE ci regala soldi eh? huahaha

    Allegato 458695
    Ti dice niente i fondi che non sono stati spesi, specie nelle regioni meridionali?

  2. #20442
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    l'UE ci regala soldi eh? huahaha

    Allegato 458695
    Oltre alla questione dei fondi per lo sviluppo menzionata da Stefano, i 72 miliardi totali (in 15 anni) sono quanto Lombardia e Veneto trasferiscono in UN anno allo stato italiano (residuo fiscale), ma tutta questa tiritera a livello intra-regionale non la sento. Se vuoi tirare fuori i numeri mettili nella giusta proporzione.


  3. #20443
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    p.s. per il Sovranismo autentico leggere qui e qui
    Un autentico coacervo di teorie del complotto

  4. #20444
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    vorrei chiedere "C'è qualcuno qui dentro che ha interessi comuni al grande capitale finanziario?"
    Come no.Il De Carolis è Gran Maestro d'Oriente, io d'Occidente,il Bassini fa il tesoriere(e fa certe creste che non hai idea).
    Per favore,Garg...
    Abbiamo capito che ti piacciono i dazi e le dogane e sei un teorico del complotto globalista,contro la vera conquista dell'umanità,che sono gli Stati-nazione.Ne prendiamo atto.Ci vediamo nella stanza meteo.

  5. #20445
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    Ma secondo te l'Unione Europea senza l'Italia continuerà ad esistere ?
    l'Unione Europea ha bisogno dell'Italia (per spremerla fino all'osso), non il contrario
    Sì,l'UE è nata per distruggere l'Italia.Però questa è meno grossa di quella che hai detto qualche giorno fa,quando consigliavi di stampare moneta per riacquistare il debito pubblico. Del valore di questa moneta,giustamente,a che serve preoccuparsi?Mandi solo all'aria il valore del risparmio privato ma che fa,l'Italia non è mica un Paese di piccoli risparmiatori.Come non lo è di imprese esportatrici,per cui che fa se si introducono dazi e dogane,dopotutto!

  6. #20446
    Vento forte L'avatar di kima
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Sono alquanto arrugginito in economia e politica per cui non posso dare un contributo agli argomenti tecnici che state trattando. Volevo soltanto fare una considerazione terra terra, da consumatore, per quanto riguarda i discorsi sull import export, il mercato comune europeo... visti dal lato di chi va semplicemente a fare la spesa e giudica da quello che mette dentro il carrello. Il contesto non puo che essere quello UK, essendo la causa dei discorsi sui questi temi di questi tempi. In pratica, si potrebbe pensare che i prodotti EU la facciano da padrone, per quantita, varieta, convenienza economica, grazie al mercato comune europeo, la mancanza di dazi, la libera circolazione di merci e persone avanti e indietro fra isola e continente.
    Ebbene, non è questo cio che vede il consumatore britannico.
    Al contrario, dalla grande distribuzione ha accesso a prodotti da tutto il mondo, assolutamente in linea con i rispettivi di provenienza EU sotto l aspetto dei prezzi e della qualita. Anzi spesso migliori. Frutta, verdura, carne, vini..... L EU rappresenta una fetta assolutamente non dominante, anzi, l opposto. Sud america, sud africa, asia, Australia e NZ. Di tutto, da ogni parte del mondo. Facciamo un esempio a noi familiare, I vini. Questo cio che si trova andando ad esempio a fare la spesa al Tesco, catena di supermercati per la fascia media della popolazione
    Groceries
    Vini cileni, argentini, sudafricani, australiani, italiani, francesi, spagnoli.... Assolutamente allineati nei prezzi, con i cileni e sudafricani specialmente spesso migliori dei pari prezzo europei.
    Stesso vale per frutta e verdura, cibi internationali, salse, spezie....
    Il consumatore medio allora potrebbe chiedersi perche un vino italiano costi quanto uno cileno, senza essere assolutamente migliore. Parliamo infatti non del brunello di montalcino, ma di prodotti che qui pagheremmo 2-3 euro a bottiglia.
    Uscendo dalla grande distribuzione, anche, stessa varieta e internazionalita. A parte gli ovvi indiani, thai e asiatici classici, è pieno di negozi nordafricani, libanesi, e ultimamente una vera esplosione di turchi, dove trovi nulla di meno di cio che troveresti a kaiseri o ankara. Poi chiaramente i polacchi. E questo a londra, come nella cittadella di 40000 abitanti.
    In conclusione, per le tasche del consumatore medio, non traspare assolutamente questa convenienza a comprare il prodotto EU, e in piu si dispone di una varieta di prodotti enorme, cibi da tutto il mondo. E per nulla peggiori dei rispettivi europei.
    Non trovate ragionevole che il consumatore medio si chieda perche un vino italiano non costi 3 pound mentre uno australiano 6?
    E vi assicuro che i secondi non sono peggiori dei primi Dura salita o "discesa" verso il default?

  7. #20447
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Non vorrei dire, ma Unicredit lo ha fatto di 13...
    non vorrei dire, ma ti sei perso qualche altro (precedente) aumento di capitale di Deutsche Bank...

    Deutsche Bank: nuovo aumento di capitale. In 4 anni chiesti al mercato oltre 21 miliardi di Euro | IntermarketAndMore

    occhio: l'articolo è del 2014...

    ...
    1) 10.2 miliardi nel 2010
    2) 3 miliardi nel 2013
    3) 8 miliardi nel 2014
    ...
    in pratica 30 miliardi

    e devono ringraziare il generoso emiro del Qatar che mette mano al portafoglio

    ripeto: sta messa veramente bene
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  8. #20448
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Sono alquanto arrugginito in economia e politica per cui non posso dare un contributo agli argomenti tecnici che state trattando. Volevo soltanto fare una considerazione terra terra, da consumatore, per quanto riguarda i discorsi sull import export, il mercato comune europeo... visti dal lato di chi va semplicemente a fare la spesa e giudica da quello che mette dentro il carrello. Il contesto non puo che essere quello UK, essendo la causa dei discorsi sui questi temi di questi tempi. In pratica, si potrebbe pensare che i prodotti EU la facciano da padrone, per quantita, varieta, convenienza economica, grazie al mercato comune europeo, la mancanza di dazi, la libera circolazione di merci e persone avanti e indietro fra isola e continente.
    Ebbene, non è questo cio che vede il consumatore britannico.
    Al contrario, dalla grande distribuzione ha accesso a prodotti da tutto il mondo, assolutamente in linea con i rispettivi di provenienza EU sotto l aspetto dei prezzi e della qualita. Anzi spesso migliori. Frutta, verdura, carne, vini..... L EU rappresenta una fetta assolutamente non dominante, anzi, l opposto. Sud america, sud africa, asia, Australia e NZ. Di tutto, da ogni parte del mondo. Facciamo un esempio a noi familiare, I vini. Questo cio che si trova andando ad esempio a fare la spesa al Tesco, catena di supermercati per la fascia media della popolazione
    Groceries
    Vini cileni, argentini, sudafricani, australiani, italiani, francesi, spagnoli.... Assolutamente allineati nei prezzi, con i cileni e sudafricani specialmente spesso migliori dei pari prezzo europei.
    Stesso vale per frutta e verdura, cibi internationali, salse, spezie....
    Il consumatore medio allora potrebbe chiedersi perche un vino italiano costi quanto uno cileno, senza essere assolutamente migliore. Parliamo infatti non del brunello di montalcino, ma di prodotti che qui pagheremmo 2-3 euro a bottiglia.
    Uscendo dalla grande distribuzione, anche, stessa varieta e internazionalita. A parte gli ovvi indiani, thai e asiatici classici, è pieno di negozi nordafricani, libanesi, e ultimamente una vera esplosione di turchi, dove trovi nulla di meno di cio che troveresti a kaiseri o ankara. Poi chiaramente i polacchi. E questo a londra, come nella cittadella di 40000 abitanti.
    In conclusione, per le tasche del consumatore medio, non traspare assolutamente questa convenienza a comprare il prodotto EU, e in piu si dispone di una varieta di prodotti enorme, cibi da tutto il mondo. E per nulla peggiori dei rispettivi europei.
    Non trovate ragionevole che il consumatore medio si chieda perche un vino italiano non costi 3 pound mentre uno australiano 6?
    E vi assicuro che i secondi non sono peggiori dei primi Dura salita o "discesa" verso il default?
    Anche se però spesso, i prodotti provenienti da quei paesi, non hanno seguito certe normative o standard presenti in UE (per esempio, possono avere più pesticidi)

  9. #20449
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Anche se però spesso, i prodotti provenienti da quei paesi, non hanno seguito certe normative o standard presenti in UE (per esempio, possono avere più pesticidi)
    Questa osservazione me l aspettavo....e puntuale é arrivata Dura salita o "discesa" verso il default?
    Certo é vero, non possono competere con gli standard di qualita della nostra mozzarella di bufala campana made in Italy/made in EU................

  10. #20450
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Sono alquanto arrugginito in economia e politica per cui non posso dare un contributo agli argomenti tecnici che state trattando. Volevo soltanto fare una considerazione terra terra, da consumatore, per quanto riguarda i discorsi sull import export, il mercato comune europeo... visti dal lato di chi va semplicemente a fare la spesa e giudica da quello che mette dentro il carrello. Il contesto non puo che essere quello UK, essendo la causa dei discorsi sui questi temi di questi tempi. In pratica, si potrebbe pensare che i prodotti EU la facciano da padrone, per quantita, varieta, convenienza economica, grazie al mercato comune europeo, la mancanza di dazi, la libera circolazione di merci e persone avanti e indietro fra isola e continente.
    Ebbene, non è questo cio che vede il consumatore britannico.
    Al contrario, dalla grande distribuzione ha accesso a prodotti da tutto il mondo, assolutamente in linea con i rispettivi di provenienza EU sotto l aspetto dei prezzi e della qualita. Anzi spesso migliori. Frutta, verdura, carne, vini..... L EU rappresenta una fetta assolutamente non dominante, anzi, l opposto. Sud america, sud africa, asia, Australia e NZ. Di tutto, da ogni parte del mondo. Facciamo un esempio a noi familiare, I vini. Questo cio che si trova andando ad esempio a fare la spesa al Tesco, catena di supermercati per la fascia media della popolazione
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    Vini cileni, argentini, sudafricani, australiani, italiani, francesi, spagnoli.... Assolutamente allineati nei prezzi, con i cileni e sudafricani specialmente spesso migliori dei pari prezzo europei.
    Stesso vale per frutta e verdura, cibi internationali, salse, spezie....
    Il consumatore medio allora potrebbe chiedersi perche un vino italiano costi quanto uno cileno, senza essere assolutamente migliore. Parliamo infatti non del brunello di montalcino, ma di prodotti che qui pagheremmo 2-3 euro a bottiglia.
    Uscendo dalla grande distribuzione, anche, stessa varieta e internazionalita. A parte gli ovvi indiani, thai e asiatici classici, è pieno di negozi nordafricani, libanesi, e ultimamente una vera esplosione di turchi, dove trovi nulla di meno di cio che troveresti a kaiseri o ankara. Poi chiaramente i polacchi. E questo a londra, come nella cittadella di 40000 abitanti.
    In conclusione, per le tasche del consumatore medio, non traspare assolutamente questa convenienza a comprare il prodotto EU, e in piu si dispone di una varieta di prodotti enorme, cibi da tutto il mondo. E per nulla peggiori dei rispettivi europei.
    Non trovate ragionevole che il consumatore medio si chieda perche un vino italiano non costi 3 pound mentre uno australiano 6?
    E vi assicuro che i secondi non sono peggiori dei primi Dura salita o "discesa" verso il default?
    Sull'alimentare può anche essere, ma le auto o le etichettatrici o i macchinari per lo stampaggio non vengono precisamente dal Cile... :-)


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