E' quello che dicevo, più o meno.
Il rischio è di scivolare nel mondo dei liberi Comuni, o quasi (ho visto fallire referendum di fusione fra Comuni, in luoghi dove ancora in alcuni la frazione "di sotto" sognava di separarsi da quella "di sopra", invidiosa che ivi fosse ubicata la sede comunale...), ampollando le acque più o meno sacre di qualsiasi roggia delle vicinanze.
Però per evitarlo non si può nemmeno negare che esistano delle grandi aree culturalmente omogenee (lasciamo perdere gli spostamenti e gli sradicamenti per lavoro, che comunque incidono poco su tutta una serie di usi quotidiani). Linguisticamente, vengono suddivise con abbastanza precisione, individuando addirittura delle isoglosse (tipo la Rimini-LaSpezia e la Ancona-Roma) specifiche, e suddividendo grandi famiglie di "dialetti" che affondano in un medesimo sostrato.
Fra l'altro, è un discorso che riguarda anche chi la lingua locale non la ricorda nemmeno più, o non l'ha mai sentita. Infatti si riflette nelle varie forme dell'italiano regionale: nel parlato, alcune costruzioni della frase - altrettanto lecite di altre - sono più tipiche di un ambito linguistico piuttosto che di un altro.
Quello che voglio dire è che ci si può anche sentire "cittadini del mondo", però si mantiene comunque traccia di un luogo di origine o crescita.
p.ls. al di là del celtismo dilagante, di fatto si parla di dialetti gallo-italici per una parte del Nord Italia, perché hanno chiaramente dei retaggi legati a quelle popolazioni, che di fatto vivevano lì e pur romanizzandosi hanno mantenuto traccia di come parlavano, e si distingue rispetto al gruppo veneto, legato a popolazioni diverse e con caratteristiche diverse (poi c'è ovviamente un'ampia fascia ibrida, ma questo è dovuto alle vicende successive e al governo della Serenissima). Anche qui, non si può buttare a mare tutto, solo perché alcune frange ci hanno costruito sopra miti, riti e folclore.
L'economia è un discorso completamente diverso. E' sempre stata transnazionale, senza per questo intaccare le identità locali.
Senza offesa, ci mancherebbe, ma ti sei gia' "risposto" da solo: io non dico che uno non possa avere opinioni, ma se mancano le "basi" e' decisamente piu' "arrogante" cercanre di far passare come veri pensieri che, dati e fatti alla mano, sono palesemente errati.
Questo in linea generale, sia ben chiaro: io stesso sono assai ignorante su molte cose, e su queste non mi metto certo a fare il "professore" in merito.
Ripeto, nulla di personale eh ma solo mera costatazione di idee (tue) piuttosto confuse in merito, per usare un eufemismo, tutto qui.
In rete si puo' trovare qualche indicazione in merito, anche se credo sia piu' una sorta di media dell'anno ma tant'e': per il 2001 e' indicato come prezzo del gasolio 0,86 €, per il 2004 0,94€: e' poco piu' del +9% di aumento, tra 50 e 70 euro c'e' invece un +40%......
Sicuro di ricordare giusto ?
La memoria a volte fa brutti scherzi, quando poi si e' diciamo "di parte"......
Comunque sui prezzi della benzina non si può non constatare che siamo fuori da ogni logica, se paragonati a molti altri stati europei. Ma questo vien fuori dal sistema italia (presumo) e le sue spese pubbliche folli, che sia una moneta o l' altra.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Nosync tende sempre a privilegiare l'economia, ma questa non è "fissa" come può esserlo la cultura, una zona ricca e propsera, domani può essere povera, la storia insegna, ce ne sono a gogò di casi così.
25 anni fa si sarebbe detto che la Cina diveniva la seconda potenza?
Brexit: Farage, spero che altri Paesi escano da UE (Rep.)
ROMA (MF-DJ)--"Questo e' solo l'inizio, spero che la Brexit incoraggi
altri Paesi ad uscire dalla Ue".
Lo ha dichiarato Nigel Farage, leader dell'Ukip e promotore della
Brexit, in un'intervista a Repubblica. Nella gestione dei negoziati di
divorzio pero' il politico britannico avrebbe "agito diversamente,
attivando l'articolo 50 per la secessione dall'Ue il giorno dopo il
referendum, cosi' da evitare gli ostacoli politici e legali", ed aggiunge
che "l'Unione Europea ha bisogno del Regno Unito piu' di quanto noi
abbiamo bisogno di loro".
Tuttavia, Farage ha poi spiegato che sebbene abbia "fatto campagna per
lasciare l'unione politica, resta assolutamente favorevole a continuare la
cooperazione commerciale con l'Europa"; mentre sulla questione dei
cittadini europei residenti in Gran Bretagna, si esprime contrario ad ogni
cambiamento, in quanto "chi e' entrato nel Regno Unito legalmente ha il
diritto di restarci".
chf
(fine)
MF-DJ NEWS
3109:27 mar 2017
Riguardo la parte evidenziata vedremo, anche poi alla luce su come verra' gestito il tutto (e spero vivamente si operi un distacco netto, con tutte le conseguenze del caso: poi vedremo....)
...appunto... cambiamoli!
Questa te la sei cercata!...in realtà queste utopie non sono pensabili oggi. Se facessimo le repubblichette del Campanile, che si fa con i non autoctoni? li si espelle? Personalmente, non essendo di Milano, come minoranza linguistica pretenderei a scuola il corso di veneziano per non perdere la mia identità...
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