Originariamente Scritto da
FilTur
Dai sondaggi delle ultime settimane, ci sarebbe già un vincitore (o meglio, una coalizione vincente) e sappiamo qual è. Nell'ipotesi che vinca e che comunque diventi premier un moderato (che secondo me potrebbe essere un leghista ma che inizia con M), mi attenderei che quelle promesse venissero non dimenticate, ma comunque molto ridimensionate; vediamo quelle che mi paiono più "clamorose". La flat tax potrebbe essere al 25% (non certo al 15%, non perché impossibile, ma perché imporrebbe uno stato federale con molte spese ed entrate scaricate sulle amministrazioni locali) ma con un importante "contributo di solidarietà" aggiuntivo per certe fasce di reddito; 2 aliquote sarebbero comunque un passo avanti. La pensione minima a 1,000€, come già quella a 1,000,000L 15 o 20 anni fa (se ne ricorda un mio amico perché il padre ne beneficiò), sarebbe solo per pochi, con requisiti stringenti. Il reddito di cittadinanza/dignità/vattelapesca diventerebbe più un ampliamento degli attuali sussidi di disoccupazione, che non un vero reddito di cittadinanza/ecc. a parte. L'abolizione dell'IRAP (tra l'altro richiestaci da molti anni dalla UE) si ridurrebbe ad una marginale riduzione delle tasse per le aziende. L'abolizione della Fornero salta per gli eccessivi costi previsti (presenti e futuri), rimane un "aiuto" per traghettare alcune categorie alla pensione. Più facile invece mantenere la promessa di abolizione di IMU e bollo sulla prima casa e auto rispettivamente: soprattutto perché, tolte le dimore "di lusso", l'IMU sulla prima casa è già quasi sparita
Alla fine il costo, invece che di 150-200miliardi€, sarebbe di 15-20miliardi€ (ipotizzo io, numeri quasi a caso), recuperabili con un mix di crescita economica (poca, ma che finalmente c'è), tagli lineari come negli anni passati, e un po' più di deficit di bilancio. Eventuali misure di autonomia per le regioni del Nord, che potrebbero arrivare entro la fine della legislatura, andranno giocoforza compensate con tagli alle regioni (comuni) che finora beneficiano del residuo fiscale (al netto della spesa previdenziale), e potrebbero creare scompensi molto più politici che finanziari.
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