Se potessero avere un visto e prendere un aereo, credo che lo farebbero; in fondo come facevano gli emigranti europei 100 anni fa. Non è per questione di soldi che non succede: spesso spendono molto di più rischiando la vita coi trafficanti. Trovo però demenziale che, se neghiamo loro un viaggio "umano" perché ufficialmente non li vogliamo, poi li accettiamo se rischiano la vita e si mettono nelle mani dei trafficanti.
Il discorso tuo e di @Friedrich91 ha senso, ma conta la tecnologia "relativa" e non quella "assoluta". Non è poi un segreto che anche il mondo della Belle Epoque, con gli standard di 100 anni fa, fosse fortemente globalizzato e lo sia stato più di qualunque altra epoca precedente, o successiva dal 1914 almeno fino al 1989. All'epoca milioni di europei ed asiatici emigrarono in altri continenti - taluni in Africa, un flusso opposto a quello odierno - ed il commercio globale e gli investimenti esteri dominavano la scena economica (per l'effetto del colonialismo, ma anche senza di esso). Allora la fine della globalizzazione fu a dir poco tragica; speriamo che stavolta non finisca e non sia tragica, anche se qualche brutto avviso c'è.
Se facciamo gara a chi non era meglio imbarcare, o a fare Europe (volutamente al plurale) a diverse velocità, non dico di non essere d'accordo, ma finiamo che non si salva nessuno fuori dal Reich
In ogni caso, io ho un paese che sin dal 1957 si è sempre distinto più per nazionalismo che per europeismo, e che quando possibile (e contrario ai suoi interessi) ha sempre "sabotato" l'integrazione europea, facendo più danni anche dell'intera Visegrad... E si chiama Francia. Ma purtroppo non possiamo farci nulla.
L'idea di De Gaulle,seguita anche in seguito dai neogollisti francesi,fino ai repubblicani attuali, è che l'Europa dovesse diventare una Confederazione di Stati e non uno Stato federale,come invece proponeva Adenaeur(e pure Monnet e Delors).Di per sè non è un'idea antieuropeista ma è stata il prodomo dell'allargamento frettoloso e "a prescindere" del 2004.
Ultima modifica di Josh; 12/04/2018 alle 17:58
Quest'intervento dell'OCSE farà molto discutere
Ocse: Cgil, patrimoniale necessaria per ridurre disuguaglianze - La voce di Novara
De Gaulle? Mi sa che ti sei confuso Per lui era la Francia e solo la Francia: l'Europa doveva rimanere di stati, nemmeno confederale, ed era utile solo allo sviluppo ed alla difesa della Francia. Nel 1965 addirittura boicottò e bloccò per 6 mesi le istituzioni europee, e da molti lati è sempre stato accusato di aver fatto perdere alla CEE un decennio; non parliamo poi della politica militare ed estera (nucleare e totalmente autonoma) o dell'ostilità a oltranza ai britannici (che riconoscenza).
Sul piano culturale però un po' hai ragione: è stato uno dei capo-fila di un'Europa affrancata dalle superpotenze, né filo-sovietica come a est, né filo-americana come a ovest (se si è d'accordo, s'intende).
Non direi.Dai un'occhiata qua:
L’Europa del generale De Gaulle (The Europe of General de Gaulle) – Revista Polis
Il suo motto era"Europa confederata dal Mediterraneo agli Urali".
Adesso non farlo passare per Farrage o il comico genovese...
Era per il terzaforzismo e gli serviva un'Europa tutta alleata della Francia.
Sul Regno Unito,esagerò ma un poco di ragioni le aveva,la storia lo ha dimostrato.
Si sbagliò a metterli nell'Europa politica,si sapeva che erano interessati solo al libero scambio.Nel 1988,Delors propose di lasciare formalmente la CEE in vita,parallelamente all'Unione monetaria ma prevalse la visione di Kohl,appoggiata anche da italiani e spagnoli,timorosi di rimanere fuori dal nucleo monetario.Ma questa è un'altra storia.
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