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  1. #22581
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Scusate ragazzi, ma a me qualcosa non torna: le migrazioni più "urgenti" (rifugiati, migranti più o meno economici, ecc.), mi pare che avvengano con modalità e mezzi tutt' altro che moderni. E sopratutto, proprio perché sta gente non mi pare che abbia risorse, tempo e modo di sfruttare appieno tali tecnologie, siano quelli messi peggio.

    I barconi non mi appaiono essere tutto sto mezzo modernissimo (erano meglio le navi fenicie ....).

    Allora i subsahariani che arrivano in Libia dopo penose traversate del deserto o peggio i siriani devo considerarli fuori dal computo?
    Se potessero avere un visto e prendere un aereo, credo che lo farebbero; in fondo come facevano gli emigranti europei 100 anni fa. Non è per questione di soldi che non succede: spesso spendono molto di più rischiando la vita coi trafficanti. Trovo però demenziale che, se neghiamo loro un viaggio "umano" perché ufficialmente non li vogliamo, poi li accettiamo se rischiano la vita e si mettono nelle mani dei trafficanti.

  2. #22582
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Esattamente. La globalizzazione non ha un'origine filosofica o ideologica ma tecnologica e la tecnologia, @and1966 , è la molla degli spostamenti di massa e dell'accorciamento delle distanze. Andare da Lagos a Francoforte oggi non è come andarci nel 1989.
    Infatti chi vuole fermare la globalizzazione dovrà vedersela innanzitutto con il progresso tecnologico,più che col cosmopolitismo di noi "liberalqualcosa", come disse Bagnai a Pescara,a proposito di chi non crede che lo Stato-nazione sia la musura di tutte le cose.
    Il discorso tuo e di @Friedrich91 ha senso, ma conta la tecnologia "relativa" e non quella "assoluta". Non è poi un segreto che anche il mondo della Belle Epoque, con gli standard di 100 anni fa, fosse fortemente globalizzato e lo sia stato più di qualunque altra epoca precedente, o successiva dal 1914 almeno fino al 1989. All'epoca milioni di europei ed asiatici emigrarono in altri continenti - taluni in Africa, un flusso opposto a quello odierno - ed il commercio globale e gli investimenti esteri dominavano la scena economica (per l'effetto del colonialismo, ma anche senza di esso). Allora la fine della globalizzazione fu a dir poco tragica; speriamo che stavolta non finisca e non sia tragica, anche se qualche brutto avviso c'è.

  3. #22583
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Saranno anche complessi come dici tu ma io avrei evitato di imbarcarli nell'Europa politica,visto che hanno la stessa voglia di integrazione di quanta io ne ho di cambiare l'arredamento di casa mia.
    I due Paesi iberici hanno e danno problemi ma almeno non sono fissati con l'identità nazionale(intesa in quel modo misticheggiante e para-religioso) come i polacchi e gli ungheresi.
    Se facciamo gara a chi non era meglio imbarcare, o a fare Europe (volutamente al plurale) a diverse velocità, non dico di non essere d'accordo, ma finiamo che non si salva nessuno fuori dal Reich
    In ogni caso, io ho un paese che sin dal 1957 si è sempre distinto più per nazionalismo che per europeismo, e che quando possibile (e contrario ai suoi interessi) ha sempre "sabotato" l'integrazione europea, facendo più danni anche dell'intera Visegrad... E si chiama Francia. Ma purtroppo non possiamo farci nulla.

  4. #22584
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    Al nord già non sopportavano i terroni
    Tranquillo che non li sopportiamo nemmeno adesso, soprattutto tra chi ha antenati terroni

  5. #22585
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Se facciamo gara a chi non era meglio imbarcare, o a fare Europe (volutamente al plurale) a diverse velocità, non dico di non essere d'accordo, ma finiamo che non si salva nessuno fuori dal Reich
    In ogni caso, io ho un paese che sin dal 1957 si è sempre distinto più per nazionalismo che per europeismo, e che quando possibile (e contrario ai suoi interessi) ha sempre "sabotato" l'integrazione europea, facendo più danni anche dell'intera Visegrad... E si chiama Francia. Ma purtroppo non possiamo farci nulla.
    L'idea di De Gaulle,seguita anche in seguito dai neogollisti francesi,fino ai repubblicani attuali, è che l'Europa dovesse diventare una Confederazione di Stati e non uno Stato federale,come invece proponeva Adenaeur(e pure Monnet e Delors).Di per sè non è un'idea antieuropeista ma è stata il prodomo dell'allargamento frettoloso e "a prescindere" del 2004.
    Ultima modifica di Josh; 12/04/2018 alle 17:58

  6. #22586
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?


  7. #22587
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    L'idea di De Gaulle,seguita anche in seguito dai neogollisti francesi,fino ai repubblicani attuali, è che l'Europa dovesse diventare una Confederazione di Stati e non uno Stato federale,come invece proponeva Adenaeur(e pure Monnet e Delors).Di per sè non è un'idea antieuropeista ma è stata il prodomo dell'allargamento frettoloso e "a prescindere" del 2004.
    De Gaulle? Mi sa che ti sei confuso Per lui era la Francia e solo la Francia: l'Europa doveva rimanere di stati, nemmeno confederale, ed era utile solo allo sviluppo ed alla difesa della Francia. Nel 1965 addirittura boicottò e bloccò per 6 mesi le istituzioni europee, e da molti lati è sempre stato accusato di aver fatto perdere alla CEE un decennio; non parliamo poi della politica militare ed estera (nucleare e totalmente autonoma) o dell'ostilità a oltranza ai britannici (che riconoscenza).
    Sul piano culturale però un po' hai ragione: è stato uno dei capo-fila di un'Europa affrancata dalle superpotenze, né filo-sovietica come a est, né filo-americana come a ovest (se si è d'accordo, s'intende).

  8. #22588
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Per me sta bene: però devono tassare anche i patrimoni di chi, grazie alla CGIL e amici, è andato in pensione senza contributi e/o col retributivo.

  9. #22589
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    De Gaulle? Mi sa che ti sei confuso Per lui era la Francia e solo la Francia: l'Europa doveva rimanere di stati, nemmeno confederale, ed era utile solo allo sviluppo ed alla difesa della Francia. Nel 1965 addirittura boicottò e bloccò per 6 mesi le istituzioni europee, e da molti lati è sempre stato accusato di aver fatto perdere alla CEE un decennio; non parliamo poi della politica militare ed estera (nucleare e totalmente autonoma) o dell'ostilità a oltranza ai britannici (che riconoscenza).
    Sul piano culturale però un po' hai ragione: è stato uno dei capo-fila di un'Europa affrancata dalle superpotenze, né filo-sovietica come a est, né filo-americana come a ovest (se si è d'accordo, s'intende).
    Non direi.Dai un'occhiata qua:
    L’Europa del generale De Gaulle (The Europe of General de Gaulle) – Revista Polis
    Il suo motto era"Europa confederata dal Mediterraneo agli Urali".
    Adesso non farlo passare per Farrage o il comico genovese...
    Era per il terzaforzismo e gli serviva un'Europa tutta alleata della Francia.
    Sul Regno Unito,esagerò ma un poco di ragioni le aveva,la storia lo ha dimostrato.
    Si sbagliò a metterli nell'Europa politica,si sapeva che erano interessati solo al libero scambio.Nel 1988,Delors propose di lasciare formalmente la CEE in vita,parallelamente all'Unione monetaria ma prevalse la visione di Kohl,appoggiata anche da italiani e spagnoli,timorosi di rimanere fuori dal nucleo monetario.Ma questa è un'altra storia.

  10. #22590
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Le migrazioni di massa si spiegano per il fatto semplice che ora le popolazioni dei Paesi del c.d. sud del mondo hanno comunque la possibilità di spostarsi e cambiare Paese, muovendosi verso quelli avanzati (o presunti tali), per fondamentalmente due motivi:
    1) hanno disponibilità economiche un filo più elevate di quelle che avevano 30-40 anni fa e questo permette loro di effettuare il tragitto;
    2) le possibilità di movimento sono decisamente aumentate grazie alla (parecchio) accresciuta presenza di mezzi di trasporto, specie nei Paesi in via di sviluppo, e alle minori barriere al movimento di persone e cose.

    Quindi le immigrazioni di massa a cui assistiamo adesso non provano affatto che la globalizzazione abbia peggiorato le condizioni dei Paesi in via di sviluppo. Al contrario: prima degli anni '90 non si migrava perché non ce ne era la possibilità economica ne i mezzi di trasporto per farlo.
    Sì certo, come ad esempio attraversare il Sahara a piedi...
    Ma io dico, vi rileggete ogni tanto?

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