Intanto un piccolo articolo da LaVoce per quanto riguarda l'idea geniale di cancellare 250 miliardi (e perchè non 500 a questo punto) di debito...
La folle illusione di un falo da 250 miliardi di debito | T.Monacelli
Ovviamente chi ha proposto questa genialità non capirà una sega di quel che c'è scritto (vien da sè: altrimenti non l'avrebbe proposto).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma qui siamo oltre.
Qui la somma dei deliri raggiunge vette difficilmente superabili: c'è la questione etica, ma di questo ce ne freghiamo; c'è la questione macroeconomica; c'è la questione tecnica; c'è la questione contabile; c'è la questione di chi detiene il debito e di chi lo prenderebbe in quel posto se si potesse cancellare.
Un livello di ignoranza che se facesse luce saremmo oltre le ipernove..
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ci sono almeno tre economisti dietro a tutto questo. E' vero che non insegnano propriamente ad Oxford,però che cavolo...
Varoufakis era sbruffone e proponeva ricette vaghe ma almeno era uno preparato,conosceva la teoria dei giochi,aveva una formazione,che condiva con uscite da indiano.
Ma questi,i Borghi,i Bagnai,i Fioramonti...che hanno esattamente in mente?
La cosa che vorrei sapere è se ci credono davvero a quello che dicono oppure se sono solo sparate demagogiche fatte apposta per farsi dire e di no e poi dare la colpa agli altri.
Dal punto di vista strettamente accademico è anche stata discussa seriamente questa proposta, in primis come strumento di politica monetaria. Dopotutto parliamo di debito detenuto da un'altra pubblica amministrazione, che riceve i pagamenti degli interessi e poi li rigira allo stato, la sua cancellazione non produrrebbe effetti diretti su soggetti terzi, ma cancellarli renderebbe permanente l'aumento di base monetaria.
Solo in Giappone hanno seriamente considerato in termini concreti di fare davvero qualcosa del genere, visto che il loro debito pubblico nominalmente è al 250% del PIL ma in pratica è in gran parte detenuto dalla banca centrale.
Ma alla fine hanno preferito mantenere lo status quo, per il bilancio dello stato cambierebbe poco, di fatto nel loro caso quel debito è già una finzione contabile.
Nell'assetto istituzionale europeo però questa proposta è una follia, dal punto di vista politico e legale, anche se la si considerasse opportuna richiederebbe un cambiamento dei trattati votato all'unanimità, in alcuni Stati comporterebbe anche un referendum. Credo che Bagnai in realtà sia abbastanza consapevole degli aspetti economici della questione, meno di quelli politici e legali. Non ho idea invece di cosa abbiano capito i politici.
da lunedì p.v. un altro gran passo verso il default, ma con ottimismo.
Intanto lo spread sale, e la borsa si sgonfia.
Mi chiedo per quanto tempo galleggeremo ancora, 2-3 anni? Col governo dell'indebitamento.
E sì perchè i conti ci consentono di sbracare, siamo stati parsimoniosi sin' ora.
Chi può si liberi dei suoi euri e titoli denominati in euro, finchè valgono qualcosa
Da quel poco che si può capire della strategia degli economisti di area "governativa", non puntano ad uscire da euro ed UE ma,almeno per il momento,ad ignorare bellamente le regole comuni, sperando che piano piano l'eurozona imploda da sé. Naturalmente non hanno fatto i conti con i timori degli investitori, che non ci mettono molto a scappare dai titoli italiani. Ed hanno considerato ancor meno che l'Italia sarà facilmente isolabile: gli altri Paesi "periferici" non ci pensano minimamente ad uscire dall'euro, essendo tutti in netta ripresa,dall'Eire alla Spagna fino a Portogallo e Slovenia. Quindi i nostri prodi rischiano di trovarsi isolati e con gli investitori in fuga, molto,molto peggio della Catalogna lo scorso autunno
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