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  1. #20601
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non sono minimamente d'accordo.
    Parlare di quarto reich è pura ideologia.
    l'UE ci ha riempito di soldi che non abbiamo saputo neanche spendere, al contrario di Irlanda, Spagna e Portogallo.
    Resto sempre epr gli USE, e mi piacerebbe un presidente dell'Unione a elezione diretta dei cittadini, sul modello delle elezioni USA
    A volte me lo auguro, il Quarto Reich (ricordiamo anche che solo il Terzo fu nazista, a scanso di equivoci). Nel senso che in Europa manca davvero una guida, e che la Germania è riluttante ad accettare onori ed oneri di tale ruolo, per il quale è l'unica, ovvia e naturale candidata. Ripeto, onori, ma anche oneri, che non mi sembra che i tedeschi vogliano tanto accollarsi.

  2. #20602
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    A volte me lo auguro, il Quarto Reich (ricordiamo anche che solo il Terzo fu nazista, a scanso di equivoci). Nel senso che in Europa manca davvero una guida, e che la Germania è riluttante ad accettare onori ed oneri di tale ruolo, per il quale è l'unica, ovvia e naturale candidata. Ripeto, onori, ma anche oneri, che non mi sembra che i tedeschi vogliano tanto accollarsi.
    Esatto, magari. Siamo senza guida e senza una direzione precisa, anche nei campi che dovrebbero essere scontati (es. intelligence condivisa). La governance attuale non funziona e avere imbarcato paesi comunque molto nazionalisti quali quelli dell'Europa centrale prima di averla riformata è stato un errore enorme.


  3. #20603
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Esatto, magari. Siamo senza guida e senza una direzione precisa, anche nei campi che dovrebbero essere scontati (es. intelligence condivisa). La governance attuale non funziona e avere imbarcato paesi comunque molto nazionalisti quali quelli dell'Europa centrale prima di averla riformata è stato un errore enorme.
    Quasi tutto d'accordo, ma: i paesi di Visegrad non vanno né sopravvalutati né sottovalutati. Storicamente, finché ha potuto, la stessa Francia ha fatto di tutto per limitare l'integrazione europea e ha sempre dato l'impressione di accettare vincoli più stretti a malincuore, smarcandosi dalla difesa comune già negli anni '50-'60, volendo mantenere la propria "specialità" politica ed economica fino a pochi anni fa, cedendo ad una maggiore integrazione solo dopo tanti anni e solo a fronte di una perdita di potenza e prestigio globali (che però al resto del mondo era evidente già dal 1954-'56...) Né si può dire che altri grandi stati nazionali, Italia inclusa, abbiano fatto una gran corsa a cedere poteri alla UE e a integrarsi il prima possibile. Parliamo anche dell'immigrazione: tutti a scaricarsi i "clandestini" ed i "profughi" come fossero pacchi postali, ma nessuno che voglia un'autorità europea che decida chi può restare e chi no, in tutta l'Unione.
    In questo senso, onestamente, io darei anche poche colpe allo "europeismo opportunista" dei governi britannici, che alla fine stando sulla loro isola, non credo abbiano fatto più danni di noi europei propriamente detti.

  4. #20604
    Uragano
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    Predefinito Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Quasi tutto d'accordo, ma: i paesi di Visegrad non vanno né sopravvalutati né sottovalutati. Storicamente, finché ha potuto, la stessa Francia ha fatto di tutto per limitare l'integrazione europea e ha sempre dato l'impressione di accettare vincoli più stretti a malincuore, smarcandosi dalla difesa comune già negli anni '50-'60, volendo mantenere la propria "specialità" politica ed economica fino a pochi anni fa, cedendo ad una maggiore integrazione solo dopo tanti anni e solo a fronte di una perdita di potenza e prestigio globali (che però al resto del mondo era evidente già dal 1954-'56...) Né si può dire che altri grandi stati nazionali, Italia inclusa, abbiano fatto una gran corsa a cedere poteri alla UE e a integrarsi il prima possibile. Parliamo anche dell'immigrazione: tutti a scaricarsi i "clandestini" ed i "profughi" come fossero pacchi postali, ma nessuno che voglia un'autorità europea che decida chi può restare e chi no, in tutta l'Unione.
    In questo senso, onestamente, io darei anche poche colpe allo "europeismo opportunista" dei governi britannici, che alla fine stando sulla loro isola, non credo abbiano fatto più danni di noi europei propriamente detti.
    Anch'io sono d'accordo a mia volta con quasi tutto; discuterei però sull'ultimo paragrafo, perché la UK è il paese dell'Unione che ha numericamente posto il più alto numero di veti sulle decisioni all'unanimità.

    Vediamo un po' nei prossimi mesi. Se in Francia vincesse Macron (cosa che ritengo probabile) ed in Germania Schulz (cosa meno probabile anche se me lo auguro: per quanto io preferisca la CDU alla SPD ritengo la CSU e l'ala più conservatrice della CDU un freno all'integrazione) le cose potrebbero iniziare a cambiare.


  5. #20605
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Esatto, magari. Siamo senza guida e senza una direzione precisa, anche nei campi che dovrebbero essere scontati (es. intelligence condivisa). La governance attuale non funziona e avere imbarcato paesi comunque molto nazionalisti quali quelli dell'Europa centrale prima di averla riformata è stato un errore enorme.
    Quoto

  6. #20606
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Anch'io sono d'accordo a mia volta con quasi tutto; discuterei però sull'ultimo paragrafo, perché la UK è il paese dell'Unione che ha numericamente posto il più alto numero di veti sulle decisioni all'unanimità.

    Vediamo un po' nei prossimi mesi. Se in Francia vincesse Macron (cosa che ritengo probabile) ed in Germania Schulz (cosa meno probabile anche se me lo auguro: per quanto io preferisca la CDU alla SPD ritengo la CSU e l'ala più conservatrice della CDU un freno all'integrazione) le cose potrebbero iniziare a cambiare.
    Occhio,la Le Pen potrebbe prendere il voto dell'elettorato di destra moderata anche al secondo turno,cosa che al padre non poteva riuscire.Ovviamente auspico che non ci riesca.

  7. #20607
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Occhio,la Le Pen potrebbe prendere il voto dell'elettorato di destra moderata anche al secondo turno,cosa che al padre non poteva riuscire.Ovviamente auspico che non ci riesca.
    Onestamente non vedo una singola ragione per cui l'elettorato di dx moderata dovrebbe votare la Le Pen anziché Macron, il cui programma economico è liberale. La Francia secondo me è abbastanza blindata.


  8. #20608
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Onestamente non vedo una singola ragione per cui l'elettorato di dx moderata dovrebbe votare la Le Pen anziché Macron, il cui programma economico è liberale. La Francia secondo me è abbastanza blindata.
    Lo spero

  9. #20609
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Quasi tutto d'accordo, ma: i paesi di Visegrad non vanno né sopravvalutati né sottovalutati. Storicamente, finché ha potuto, la stessa Francia ha fatto di tutto per limitare l'integrazione europea e ha sempre dato l'impressione di accettare vincoli più stretti a malincuore, smarcandosi dalla difesa comune già negli anni '50-'60, volendo mantenere la propria "specialità" politica ed economica fino a pochi anni fa, cedendo ad una maggiore integrazione solo dopo tanti anni e solo a fronte di una perdita di potenza e prestigio globali (che però al resto del mondo era evidente già dal 1954-'56...) Né si può dire che altri grandi stati nazionali, Italia inclusa, abbiano fatto una gran corsa a cedere poteri alla UE e a integrarsi il prima possibile. Parliamo anche dell'immigrazione: tutti a scaricarsi i "clandestini" ed i "profughi" come fossero pacchi postali, ma nessuno che voglia un'autorità europea che decida chi può restare e chi no, in tutta l'Unione.
    In questo senso, onestamente, io darei anche poche colpe allo "europeismo opportunista" dei governi britannici, che alla fine stando sulla loro isola, non credo abbiano fatto più danni di noi europei propriamente detti.
    Beh,quoto in parte,perché l'ostilità francese alla difesa comune è roba datata anni 50'/60'.
    Negli anni Duemila non ce n'era più traccia e sono stati i britannici a fare da sabotatori.

  10. #20610
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    In questo senso, onestamente, io darei anche poche colpe allo "europeismo opportunista" dei governi britannici, che alla fine stando sulla loro isola, non credo abbiano fatto più danni di noi europei propriamente detti.
    Io darei questa colpa principalmente al cosiddetto "metodo intergovernativo", la Gran Bretagna da questo punto di vista è lo stato che ne ha approfittato maggiormente (poi vengono paesi come la Polonia e l'Ungheria). Ma chi l'ha voluto il metodo intergovernativo? Essenzialmente tedeschi e francesi... e Wolfgang Schäuble ne è tuttora uno dei maggiori propugnatori... Una UE governata in questo modo è destinata a disfarsi, perché sono gli stessi "europeisti" a dare argomenti utili agli eruroscettici...
    Ultima modifica di galinsoga; 16/03/2017 alle 13:49

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