Ultima modifica di nevearoma; 21/09/2017 alle 19:18
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
eh certo, ma questo comporta perdite di tantissimi posti di lavoro. La delocalizzazione selvaggia la conosciamo tutti, e se noi ci impoveriamo loro si arricchiscono (in senso lato, ma partendo da condizioni di povertà è comunque un arricchirsi migliorando le proprie condizioni di vita).
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Più che altro, come dice NoSync, sarebbe bello avere unità territoriali (chiamiamoli pure Stati) che si raggruppano in base al tessuto economico, e non in base ad altri parametri. Non c'è nessun motivo per cui la Brianza debba essere sotto lo stesso stato dell'Inglesiente, per dire. Sono mondi opposti, sia come PIL, sia come indotto, sia come strutture industriali, terziario, come logistica.
Noi viviamo in Stati che sostanzialmente si sono creati nell'Ottocento sulla base della presunta (e artefatta) "unità linguistica e culturale" creata ad hoc, e questa è una cosa che paghiamo cara e continueremo a farlo. Mi chiedo quando finalmente si capirà che le basi sono totalmente da riscrivere.
Lou soulei nais per tuchi
Esattamente. Sapete come la penso, per me gli Stati nazione sono un feticcio, in nome del quale se ne sono fatte di cotte e di crude. Fosse per me,li ridurrei a semplice livello amministrativo intermedio fra l'Unione Europea e il livello regionale. E tuttavia spero che la secessione catalana non avvenga e la Catalogna resti il Quebec della Spagna. Con una forte autonomia ma ben agganciato a Spagna ed UE. Come si temeva, il pugno duro del governo centrale sta ottenendo come unico risultato l'inasprimento del fronte secessionista,che sta diventando più popolare. Le secessioni sono la causa di rancori che durano generazioni e danno luogo a mille problemi ma non si prevengono a suon di arresti e di urne sequestrate.
Ti ricordo comunque che non c'è stato nella storia mezzo esempio di risposta repressivo legalistica che non abbia cagionato un rafforzamento della spinta secessionista. Le probabilità che la Catalogna faccia come Slovenia e Croazia a loro tempo stanno aumentando, quelle che lo faccia lo Scozia stanno calando. Secondo te perché?
Se è per questo non c'è nemmeno "motivo" che esista la Lombardia
Ma in generale uno stato non ha bisogno di un particolare "motivo" per esistere, e quello economico non è necessariamente quello che fa stare meglio la maggioranza della popolazione. I casi più importanti di indipendentismo sia in occidente che fuori non sono portati avanti da basi economiche.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ti risulta che i baschi abbiano fatto un referendum? I nordirlandesi dopo gli anni '80?
Tra l'altro molti si scordano anche il comportamento del governo centrale canadese nei confronti del Quebec. I referendum furono fatti sì, ma il governo tentò fino all'ultimo di fermarli, mantenne la chiara opinione che fossero illegali ed era comunque deciso a non concedere alcuna indipendenza nel caso di vittoria del sì. Prima del primo referendum arrivò addirittura a mandare i carri armati per le strade di Montreal.
Comunque negli ultimi 2 anni, secondo i sondaggi, la % di favorevoli all'indipendenza in Catalogna è diminuita e nemmeno poco. Bisogna vedere cos'è cambiato negli ultimi 2 giorni.
Il punto centrale comunque è un altro: se si vuole un superamento del paradigma di stato-nazione bisognerebbe essere contrari all'indipendenza catalana, non favorevoli, in particolare se si desidera che questo superamento avvenga in favore di una maggior attenzione ai fattori puramente economici.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
aggiungiamo anche, che al di là del fattore puramente economico e politico, c'è sempre o quasi una comune appartenenza storica e culturale che unisce i territori con aspirazioni indipendentiste o separatiste.
per esempio, nel silenzio generale, ci sarà nei prossimi giorni un altro referendum per l'indipendenza molto spinoso, quello del Kurdistan che coinvolge addirittura 4 stati (Iraq, Iran, Arabia Saudita e Turchia).
Da anni i curdi combattono per un proprio stato nazionale e fin'ora sono stati nella storia tra i popoli più perseguitati.
Ultima modifica di marco85; 22/09/2017 alle 10:06
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