Attenzione a sostenere aprioristicamente la tesi de igiovanisonomeglio. Se fosse stato per loro in Francia avrebbe vinto la Le Pen e in Italia i 5stelle (probabilmente). Anche in Catalogna il nazionalismo più estremo è portato avanti proprio dai giovani.
A proposito, un articolo scritto da un imprenditore olandese residente in Catalogna che a mio avviso spiega con chiarezza il radicalismo dei nazionalisti locali ed il fatto che non si tratta di un qualsivoglia anèlito alla libertà e contro la repressione dello stato fascita:
Por que nos iremos de Cataluna
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ah,economicamente l'Italia ha le massime disparità regionali in Europa.Poi viene la Spagna.
Ma alla gente questo discorso interessa fino ad un certo punto,nel 2017 c'è la fissa per l'omogeneità culturale.
Ecco perché l'Italia non si separerà,se non in un caso, possibile ma non imminente: una situazione economica di collasso,tipo Jugoslavia 1989 o Argentina 2002.Solo in quel caso le motivazioni economiche potrebbero diventare prevalenti.
Cm nel partito che ha promosso per primo i (sacrosanti) referendum nel nord Italia ci sono anche federalisti veri e seri,come il governatore lombardo. Ma la linea prevalente è fuori dall'UE e meno negèr,c'è poco da fare:i voti si prendono così,non col buon senso e le proposte tecniche.
E' il dramma della democrazia ad ogni latitudine.E pensare che c'è chi la vorrebbe persino in versione diretta (non me me voglia il mio amico @Friedrich ma far esprimere la gente su questioni tecniche è folle ed insano: Commento | Il falso mito illuminista della democrazie diretta - Corriere.it )
La linea della palma è salita, il nord è sceso di latitudine, importando tanti vizi del sud e senza esportare quel che di valido ha.
L'unità nazionale in Italia non è un progetto fallito,come dice @Friedrich : è riuscito sin troppo ma non è stata un'unificazione su standard socio-culturali elevati ma un appiattimento verso la mediocrità. Il tutto dopo un periodo brillantissimo,che però è durato poco,fra la fine degli anni 50' ed i primi anni 70', in cui il Paese è stato un modello mondiale, una storia di successo che ancora giustamente viene raccontata, come dice giustamente @nevearoma .
C'era un uomo politico che diceva che l'Italia avrebbe dovuto aggrapparsi alle Alpi per non scivolare nel Mediterraneo. Ad un certo punto,le mani si sono stancate.
Parlando invece di europeismo...secondo una barca di sondaggi, gli spagnoli sono il popolo più europeista dell'UE dopo i portoghesi e davanti ad irlandesi del sud e tedeschi. Poi vengono maltesi e sloveni.
Ma i più europeisti fra gli spagnoli sono i baschi,poi i galiziani e gli abitanti della regione di Madrid. I catalani sono più indietro,preceduti anche dai cantabrici. I meno europeisti sono gli abitanti della regione di Castiglia y Leon ma anche là l'europeismo è abbastanza radicato,siamo ai livelli dei lombardi che sono i più europeisti in Italia.
se consideri che prima dell'Italia sarà in crisi sia l'Uk che la Francia, dove probabilmente le questioni economiche faranno da detonatore per lo scoppio di insofferenze politico sociale( oppure ne saranno una conseguenza, non ci sono indicazioni al riguardo, essendo il tema spirituale e al limite sociale e culturale), è spiegabile perchè anche in Italia si arriverà alla guerra civile.
Le motivazioni non sono conosciute tranne una che è la causa prima( spirituale, persecuzioni alla vera Chiesa), le altre sono cause seconde quali economiche,politiche, etniche, immigrazione ecc.
Si tenga conto che al tempo ci sarà a Roma una falsa Chiesa e una Vera, e il vero successore di Pietro del tempo sarà costretto a scappare da Roma. Quindi lo scontro sarà tra credenti e credenti di tutta Italia, esacerbato dalle questioni ideologiche politiche ed economiche . Queste ultime anche conseguenze delle crisi nate già altrove in Europa occidentale e che porteranno ad una bancarotta generale(le apparizioni ad Amsterdam e ad Anguera ne parlano in modo evidente)
Piu' che tra Spagna e Catalogna, la guerra civile rischia di esserci tra catalani e catalani.
Mentre nel Pacifico i venti di guerra sono ben piu' concreti.
I paesi europei conviene che restino neutrali, non s'immischino in beghe tra due matti (cicciobello in primis), ci sono gia' npn pochi problemi in Europa che stiamo affrontando, non ci si puo' assolutamente sobbarcare anche un conflitto (che non ci riguarda)
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