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  1. #21821
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Se tutto il mondo dovesse vivere agli standard europei e nordamericani, servirebbe un'altro pianeta e mezzo.
    Le risorse non sono infinite eh, Filtur trascura ciò, intendevo dire proprio questo

  2. #21822
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Se tutto il mondo dovesse vivere agli standard europei e nordamericani, servirebbe un'altro pianeta e mezzo.
    Le risorse non sono infinite eh, Filtur trascura ciò, intendevo dire proprio questo
    Indubbiamente l'idea dell'allargamento ad infinitum della torta non è sostenibile, @FilTur
    Cio' non toglie che non possiamo dare la colpa ai Paesi emergenti se ALCUNI Paesi occidentali hanno innestato la retromarcia dal 2008

  3. #21823
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Fuffa come l'argomento del peak oil, quando era inteso come "fine" del petrolio. Scusate se sono poco professionale, ma è così. Le risorse non sono infinite, ma sono comunque molto più abbondanti di quanto si pensi. Periodicamente è lanciato ogni sorta di allarme, finiranno i metalli, il petrolio, l'uranio ecc. In realtà c'è molto poco di vero: la tecnologia di sfruttamento delle risorse progredisce di anno in anno, e giacimenti prima non sfruttabili o addirittura sconosciuti, entrano nel mercato. E così via, nonostante sia fin dal XIX secolo che viene lanciato l'allarme: chiamatemi ottimista o anche peggio, ma vedrete che sulla Terra c'è benessere per tutti (contando anche che, maggior benessere, minori nascite e migliori tecnologie). E non parlo della "rivoluzione verde" e del pieno potenziale dell'agricoltura odierna di sfamare tutta l'umanità e anche oltre, solo perché non è il mio campo.
    Se invece uno si basa sull'Earth Overshoot Day, quello è ancora peggio, dato che si supera una soglia annuale (già del tutto opinabile) solo ed esclusivamente per lo spropositato peso addebitato alle emissioni di CO2 nel "consumo" del pianeta. Dal punto di vista tecnico, almeno nel settore energetico, vi assicuro che nessuno ne tiene realmente conto (dell'Earth Overshoot Day, non delle emissioni di CO2).
    Quindi sì, le risorse non sono infinite: ma nel discorso si dimentica continuamente il QUANTO. Anche noi non siamo infiniti, e nemmeno i nostri consumi sono infiniti. Viceversa, abbiamo enormi capacità di innovazione e miglioramento, che spesso sottovalutiamo. Il problema, come già detto, è che in realtà quantificare le reali risorse planetarie è un esercizio tanto difficile da risultare quasi futile: abbiamo risorse sfruttate, sfruttabili, conosciute, ipotizzate e sconosciute, anche tra quelle che crediamo di conoscere meglio.

    In ogni caso, mi scuso per la mia perenne verve polemica e auguro buona domenica a tutti

  4. #21824
    Vento forte L'avatar di kima
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Nel frattempo oltremanica pare le cose non stiano andando male....
    UK now world’s eighth largest industrial nation - The Manufacturer

  5. #21825
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Fuffa come l'argomento del peak oil, quando era inteso come "fine" del petrolio. Scusate se sono poco professionale, ma è così. Le risorse non sono infinite, ma sono comunque molto più abbondanti di quanto si pensi. Periodicamente è lanciato ogni sorta di allarme, finiranno i metalli, il petrolio, l'uranio ecc. In realtà c'è molto poco di vero: la tecnologia di sfruttamento delle risorse progredisce di anno in anno, e giacimenti prima non sfruttabili o addirittura sconosciuti, entrano nel mercato. E così via, nonostante sia fin dal XIX secolo che viene lanciato l'allarme: chiamatemi ottimista o anche peggio, ma vedrete che sulla Terra c'è benessere per tutti (contando anche che, maggior benessere, minori nascite e migliori tecnologie). E non parlo della "rivoluzione verde" e del pieno potenziale dell'agricoltura odierna di sfamare tutta l'umanità e anche oltre, solo perché non è il mio campo.
    Se invece uno si basa sull'Earth Overshoot Day, quello è ancora peggio, dato che si supera una soglia annuale (già del tutto opinabile) solo ed esclusivamente per lo spropositato peso addebitato alle emissioni di CO2 nel "consumo" del pianeta. Dal punto di vista tecnico, almeno nel settore energetico, vi assicuro che nessuno ne tiene realmente conto (dell'Earth Overshoot Day, non delle emissioni di CO2).
    Quindi sì, le risorse non sono infinite: ma nel discorso si dimentica continuamente il QUANTO. Anche noi non siamo infiniti, e nemmeno i nostri consumi sono infiniti. Viceversa, abbiamo enormi capacità di innovazione e miglioramento, che spesso sottovalutiamo. Il problema, come già detto, è che in realtà quantificare le reali risorse planetarie è un esercizio tanto difficile da risultare quasi futile: abbiamo risorse sfruttate, sfruttabili, conosciute, ipotizzate e sconosciute, anche tra quelle che crediamo di conoscere meglio.

    In ogni caso, mi scuso per la mia perenne verve polemica e auguro buona domenica a tutti
    Non sono d'accordo.
    Non significa affatto che si deve consumare tutto il consumabile, e poi tieni conto che ti piaccia o no, che avere standard di consumi elevati ha anche un impatto ambientale non indifferente, i cui effetti si avranno dopo decenni

  6. #21826
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Fuffa come l'argomento del peak oil, quando era inteso come "fine" del petrolio. Scusate se sono poco professionale, ma è così. Le risorse non sono infinite, ma sono comunque molto più abbondanti di quanto si pensi. Periodicamente è lanciato ogni sorta di allarme, finiranno i metalli, il petrolio, l'uranio ecc. In realtà c'è molto poco di vero: la tecnologia di sfruttamento delle risorse progredisce di anno in anno, e giacimenti prima non sfruttabili o addirittura sconosciuti, entrano nel mercato. E così via, nonostante sia fin dal XIX secolo che viene lanciato l'allarme: chiamatemi ottimista o anche peggio, ma vedrete che sulla Terra c'è benessere per tutti (contando anche che, maggior benessere, minori nascite e migliori tecnologie). E non parlo della "rivoluzione verde" e del pieno potenziale dell'agricoltura odierna di sfamare tutta l'umanità e anche oltre, solo perché non è il mio campo.
    Se invece uno si basa sull'Earth Overshoot Day, quello è ancora peggio, dato che si supera una soglia annuale (già del tutto opinabile) solo ed esclusivamente per lo spropositato peso addebitato alle emissioni di CO2 nel "consumo" del pianeta. Dal punto di vista tecnico, almeno nel settore energetico, vi assicuro che nessuno ne tiene realmente conto (dell'Earth Overshoot Day, non delle emissioni di CO2).
    Quindi sì, le risorse non sono infinite: ma nel discorso si dimentica continuamente il QUANTO. Anche noi non siamo infiniti, e nemmeno i nostri consumi sono infiniti. Viceversa, abbiamo enormi capacità di innovazione e miglioramento, che spesso sottovalutiamo. Il problema, come già detto, è che in realtà quantificare le reali risorse planetarie è un esercizio tanto difficile da risultare quasi futile: abbiamo risorse sfruttate, sfruttabili, conosciute, ipotizzate e sconosciute, anche tra quelle che crediamo di conoscere meglio.

    In ogni caso, mi scuso per la mia perenne verve polemica e auguro buona domenica a tutti
    In effetti sei acido come uno juventino dopo la partita di ieri

  7. #21827
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Nel frattempo oltremanica pare le cose non stiano andando male....
    UK now world’s eighth largest industrial nation - The Manufacturer
    Ci credo.Al momento nulla è cambiato rispetto a due anni fa.

    Ah,a proposito
    Che mangino sovranita - Phastidio.net

  8. #21828
    Vento forte L'avatar di kima
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ci credo.Al momento nulla è cambiato rispetto a due anni fa.

    Ah,a proposito
    Che mangino sovranita - Phastidio.net
    Neanche per noi e cambiato ma non cresciamo lo stesso Dura salita o "discesa" verso il default?
    Comunque concordo, il termine post-brexit e improprio. Propaganda.

  9. #21829
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Nel frattempo oltremanica pare le cose non stiano andando male....
    UK now world’s eighth largest industrial nation - The Manufacturer
    Anche prima era grossomodo a quella posizione, con eventuali oscillazioni dovute perlopiù al cambio. L'attuale crescita del manifatturiero è semplicemente quel che sta avvenendo in tutto il resto d'Europa, Italia per una volta compresa dove la produzione manifatturiera nell'ultimo anno è cresciuta a buoni ritmi (dopo aver perso tantissimo durante la crisi, ok).

    Anzi, in realtà la produzione inglese, essendo tendenzialmente a maggior valore aggiunto, è più anelastica alle variazioni di cambio e quindi cresce meno di quanto ci si potrebbe aspettare dopo una svalutazione come quella che ha sofferto la sterlina nell'ultimo anno.

    Ovviamente poi eventuali effetti della Brexit si vedranno, sul manifatturiero, solo dopo che questa sarà stata implementata a pieno regime.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  10. #21830
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Articolo che faccio mio,anche se non posso parlare con la stessa cognizione di causa della scrittrice

    "Il governo spagnolo ha commesso moltissimi errori: impedire una revisione dello statuto catalano di autonomia, che a suo tempo si considerò, sottovalutare la lingua catalana, non fare attenzione ai dettagli né al finanziamento economico. Ha fatto un disastro utilizzando la polizia duramente con la cittadinanza... Ma i politici catalani stanno a loro volta sbagliando: la mobilitazione in strada, le ambiguità, i calcoli machiavellici... Mi aspetto una svolta da parte di tutti".

    «È importante conoscere le tradizioni della tua gente, è divertente rivisitarle ma i localismi in genere vengono dal passato e il passato è sempre peggiore del presente. Non credo nella forza dei regionalismi, per questo odio le corride, che in fondo sono pura tradizione, o no?»

    «In Catalogna sconfitta la ragione» - Corriere.it

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