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  1. #21861
    Vento moderato L'avatar di Edonati
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Scusate ma è un cane che si morde la coda, io ho spesso letto che le aziende non assumono, soprattutto perchè il costo del lavoro è gravato da almeno un 25% di soli contributi previdenziali, i quali contributi coprono le pensioni attuali.

  2. #21862
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    L'avidita non c'entra nulla...pensi forse che gli imprenditori bavaresi siano meno avidi ? Non penso sia l'avidita a spiegare il differenziale di salari e stipendi tra l'Italia, specie il centro-sud, e tale zona.
    Fra l'altro quando c'è una buona concorrenza tra imprese se il lavoratore ritiene che sia stato pagato troppo poco ha sempre la possibilità di cambiare azienda. In Italia questo è sempre meno possibile perché sempre meno imprese investono quindi c'è sempre meno concorrenza, ergo sempre meno potere contrattuale del lavoratore (e questo è vero soprattutto x i lavori qualificati ahimè).

    Il discorso sulla produttività non è dovuto al fatto che si lavora poco in Italia, tutt'altro: il problema è che si lavora male, le aziende devono dare tonnellate di soldi nel water x via di tasse inutili e via discorrendo perciò non è possibile investire nel miglioramento della produzione, e ti posso garantire che qualunque imprenditore, a meno che non sia letteralmente stupido, proprio perché mosso dall'avidità e dal profitto (e meno male aggiungo) sa meglio di noi quanto ci guadagnerebbe di più lui stesso da una crescita della produttività

    Fede, è vero
    anche tu, come @Lou_Vall, hai detto una cosa sacrosanta, le tasse stanno strangolando il nostro tessuto produttivo

    però anche loro hanno una serie di "colpe" nella gestione del personale

    lo vedo nel mio campo in TUTTE le aziende, diminuendo il personale le voci in uscita si riducono drasticamente
    risultato: l'AD raggiunge l'obiettivo di fine anno, si intasca il fantastico premio produzione e tu stai lì incatenato ai remi che voghi con il capovoga che batte sul tamburo

    lavori male? ma certo che si!!!

    poi magari l'AD se ne va via l'anno successivo (tanto ha capito che più di quello non si può spremere) e arriva un nuovo AD che ha obiettivi più sfidanti...
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
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  3. #21863
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Edonati Visualizza Messaggio
    Vedrai come tra una decina d'anni esploderà il problema di chi come me entrerà tra gli over 65,.
    Le classi di età nate negli anni '60, le piú numerose in assoluto, diventeranno anziane e a questo punto la spesa previdenziale diventerà insostenibile.
    Varie simulazioni che ho visto in passato mostrano un aumento della spesa previdenziale fino a metà secolo (o qualcosa meno).
    Il che è male perchè partiamo da percentuali di PIL già significativamente più alte della media.
    Ma niente che faccia pensare a chissà quale catastrofe.

    Certo... Finchè continua ad esistere in parte o in toto il retributivo la situazione non può che peggiorare...
    Ma per sbagliato (e per strano) che sia non è quella la criticità maggiore.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  4. #21864
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    L'avidita non c'entra nulla...pensi forse che gli imprenditori bavaresi siano meno avidi ? Non penso sia l'avidita a spiegare il differenziale di salari e stipendi tra l'Italia, specie il centro-sud, e tale zona.
    Fra l'altro quando c'è una buona concorrenza tra imprese se il lavoratore ritiene che sia stato pagato troppo poco ha sempre la possibilità di cambiare azienda. In Italia questo è sempre meno possibile perché sempre meno imprese investono quindi c'è sempre meno concorrenza, ergo sempre meno potere contrattuale del lavoratore (e questo è vero soprattutto x i lavori qualificati ahimè).

    Il discorso sulla produttività non è dovuto al fatto che si lavora poco in Italia, tutt'altro: il problema è che si lavora male, le aziende devono dare tonnellate di soldi nel water x via di tasse inutili e via discorrendo perciò non è possibile investire nel miglioramento della produzione, e ti posso garantire che qualunque imprenditore, a meno che non sia letteralmente stupido, proprio perché mosso dall'avidità e dal profitto (e meno male aggiungo) sa meglio di noi quanto ci guadagnerebbe di più lui stesso da una crescita della produttività
    Su questo sono d'accordo, è vero che le aziende buttano via soldi per tasse, imposte, balzelli, ecc.ecc. ecc.
    Ed è verissimo che c'è una burocrazia esagerata che paralizza ogni attività, e su questo siamo d'accordo tutti.
    Ma c'è un ma.
    Guardiamo dall'altra parte: inseguendo l'obiettivo del profitto si taglia sempre sulle solite cose: stipendi e assunzioni. E dunque il discorso in soldoni rimane quello: la torta da spartire deve sempre e comunque essere più grossa possibile. Per cui si prendono commesse a più o non posso, si cerca di espandersi su ogni mercato possibile immaginabile, si aumenta la produzione, i volumi di vendita, ecc.ecc.ecc. ... con lo stesso personale. E' normale che le aziende raddoppino il fatturato mantenendo inalterato il personale? Vi sembra possibile?
    Lou soulei nais per tuchi

  5. #21865
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ma questa cosa non si realizza e non si realizzerà,perché presuppone una cosa che allo stato attuale nessun elettore o quasi vuole.
    Mi tiro fuori da questo insieme...
    Considerato il livello di ritardo mentale (o in alternativa la lucidità criminale) della gran parte dei governi (e delle maggioranze parlamentari che li hanno espressi) degli ultimi 20 anni (non nomino per carità di patria e di pudore quelli precedenti...) penso che tolti i greci chiunque decisore potrebbe fare meglio...
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  6. #21866
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Per cui si prendono commesse a più o non posso,
    La politica del prendere commesse a più non posso = guadagnare spazio di mercato senza valutazione costi/benefici ergo a scapito della reddività (o della reputazione; magari la reddività la preservi, ma se ci metti il doppio a consegnare...) è quello che condanna un'azienda.
    Vissuto in prima persona oramai parecchi anni fa su un'azienda di dimensioni significative, non di un artigiano.
    Tradotto: se chi tira le fila non capisce una fava non ci sono tasse e produttività che tengano... Se questo è (ancora) il modo sistemico di ragionare semplicemente il fallimento è assicurato.
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  7. #21867
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    La politica del prendere commesse a più non posso = guadagnare spazio di mercato senza valutazione costi/benefici ergo a scapito della reddività (o della reputazione; magari la reddività la preservi, ma se ci metti il doppio a consegnare...) è quello che condanna un'azienda.
    Vissuto in prima persona oramai parecchi anni fa su un'azienda di dimensioni significative, non di un artigiano.
    Tradotto: se chi tira le fila non capisce una fava non ci sono tasse e produttività che tengano... Se questo è (ancora) il modo sistemico di ragionare semplicemente il fallimento è assicurato.
    Quoto. Ma questo non c'entra nulla con il discorso dell'avidità o dell'imprenditore che pensa solo al proprio tornaconto.
    Qui l'unica spiegazione è che l'imprenditore farebbe meglio a cambiare mestiere e a prendere in mano la vanga, con tutto il rispetto per chi di mestiere lo fa
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  8. #21868
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    ci possono essere altre 2 remote possibilità:
    1. i servizi per gli anziani sono diventati gratuiti (compresi acqua, luce, gas)
    2. oppure, come Totò, si sono messi a stampare i soldi
    3) Sono entrate a far parte di quella fascia d'età parti di popolazione che si sono messe via il gruzzolo a spese di figli e nipoti, mentre le nuove generazioni fanno la fame. Chi aveva 65 anni fa 20 anni fa è ragionevole che abbia mantenuto un reddito simile, ma chi ne ha 65 oggi 20 anni fa ne aveva 45.


  9. #21869
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Condivido, ma voglio fare un appunto.
    Dietro questa mancata "produttività del lavoro" che inchioda tutto il mercato e fa sì che le aziende non assumano, e quel poco che assumono lo fanno con salari da fame, si nasconde anche un'altra cosa, spesso mai menzionata e difficilmente quantificabile. Si chiama profitto, o meglio, avidità. Avidità delle medio-grandi aziende nel rinunciare ad una parte di utile per aumentare i salari.
    Sapete qual è il problema qui?
    C'è disoccupazione, si fatica a trovare lavoro. Peccato che però chi lavora, oltre ad essere pagato una miseria, è costretto a fare straordinari, è visto male se timbra il cartellino al termine dell'orario di lavoro (scherzi?? Bisogna regalare ai capi almeno un quarto d'ora), è visto male se non si fa sfruttare fino alla fine. Perché tutti lavorano come muli, tutti sono oberati di lavoro, e spesso si trovano in 4 a fare il lavoro di 6 persone, tutti devono fare straordinari, c'è troppo lavoro, troppo lavoro, troppo lavoro. Ti chiedono di venire a lavorare il sabato, fare straordinari di continuo, o anche la domenica se vuoi. Ovunque si lavora troppo e ovunque si è pagati una miseria. E allora diciamo pure le cose come stanno: le aziende che stanno bene (non quelle nella melma) NON vogliono assumere, perché è bello avere un utile favoloso da poter dividere sbavando. Perché i dirigenti possono benissimo prendersi 10.000 euro al mese, ma i poveri idioti sotto se ne prendono 1.200 e fanno un lavoro e con una responsabilità che meriterebbero minimo il doppio. Perché c'è uno stramaledetto bisogno di manodopera e di forza lavoro, ma le grandi aziende NON assumono perché questo comporterebbe una diminuzione degli utili, non sia mai, perché i dirigenti e i quadri devono continuare a mangiare, mangiare e ingrassare come scrofe. Così, oltre che a continuare a vedere l'utile crescere, tutti noi poveri idioti possiamo rimanere sottopagati e non ce ne andiamo da nessuna parte, perché neanche le altre aziende assumono più, perché la logica è sempre questa.
    Se hai ragione...
    E parlo da "fortunato", visto la realtà dove lavoro.

    Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
    Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
    http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/

  10. #21870
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Quoto. Ma questo non c'entra nulla con il discorso dell'avidità o dell'imprenditore che pensa solo al proprio tornaconto.
    Qui l'unica spiegazione è che l'imprenditore farebbe meglio a cambiare mestiere e a prendere in mano la vanga, con tutto il rispetto per chi di mestiere lo fa
    Assolutamente sì.
    Purtroppo temo che questi casi non siano esattamente mosche bianche.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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