Al di là della (dubbia per quasi tutti quelli che masticano di cifre) sostenibilità finanziaria del reddito di cittadinanza, io francamente avrei puntato su altre misure macroeconomiche: in primis,un taglio del cuneo fiscale delle imprese,in seconda battuta un potenziamento degli ammortizzatori sociali (sul modello danese,cioè con un sussidio di disoccupazione,che è cosa diversa dal reddito universale,sia pure condizionato,come lo propongono i 5S) e l'introduzione di un salario minimo per settore lavorativo,come propone Boeri da almeno 4 anni e come effettivamente in quasi tutta l'UE,con l'eccezione,se non erro,delle sole Croazia,Grecia ed Ungheria.Qualcosa di simile a quello che c'è in Germania,ormai dal gennaio 2015 e in Spagna da molto prima.
Parliamo comunque di una misura che riguarda meno del 20% della forza lavoro, siccome il restante 80% ha un salario minimo stabilito dai vari CCNL. Se poi (come vorrei io) si introducesse un salario minimo al contempo eliminando i CCNL, ben venga, ma non avrebbe senso se fosse stabilito a livello nazionale, perchè occorre far sì che il lavoro al sud venga a costare meno che al nord, per avere una speranza di ripresa di quell'area.
Visto che si è scritto di immigrazione (anzi, di migrazioni) come "motore" del successo del fronte "sovranista"... aspettiamo che scoppi questo bubbone:
Africa | 2018 | Crisi Repubblica democratica del Congo
Il numero di "profughi interni" nel Congo era prossimo a 7 milioni all'inizio del 2017, ora si avvicina ai 10 milioni, nel momento in cui il regime di Kabila jr. dovesse collassare (e può avvenire da una settimana all'altra) questa massa di persone sarebbe in grado di destabilizzare tutta l'Africa. Se poi consideriamo che gli stati dell'Africa centrale sono già pieni di profughi causati dai conflitti degli ultimi 25 anni (dal genocidio ruwandese alla guerra tra Eritrea ed Etiopia, ossia fenomeni che hanno modificato la geografia etnica e socio-economica di vasti territori dell'Africa subsahariana) non so cosa potrebbe succedere se questa "diga" saltasse, ma non mi stupirebbe vedere qualche "milioncino" di persone in marcia verso il Mediterraneo nell'arco di qualche mese... ossia qualcosa che farebbe impallidire i movimenti migratori degli ultimi 6-7 anni...
Ultima modifica di galinsoga; 13/03/2018 alle 14:16
Finchè nascondiamo la testa sotto la sabbia ci potremo fare ben poco mi sa.
Ormai la storia è nota, ed è inutile negarlo. Multinazionali ed enti "benefici" (Fao, Unicef & co.) stanno continuando ad affamare l'Africa per mantenere i lauti stipendi dei propri entourages, aiutati dai classici governi fantoccio con tranquilla connivenza di tutte le aziende di armi e munizioni per le quali l'Africa rappresenta una miniera d'oro.
Gli africani dunque devono essere 1) depredati 2) affamati 3) in continua guerra e 4) devono "restare a casa loro".
Finchè un Ente potente (Unione Europea, Stati Uniti & co.) non metterà mano alla base del problema (le organizzazioni internazionali di cui sopra) non potrà cambiare un bel niente.
Lou soulei nais per tuchi
Cioè quelli che affamano l'Africa sono FAO e UNICEF?
Che sono gli unici (anzi no... In realtà sono in tanti che vanno nelle zone depresse del mondo ad aiutare i locali, anche se se ne parla sempre poco) che cercano di aiutare popolazioni stremate da regimi spesso violenti e dalla sfiga di essere nate in posti infami?
E i benefattori invece chi sono? Quelli che fanno accordi con i Paesi nordafricani (come i mebri della citata UE) per rinchiudere i migranti in qualsivoglia buco sulla sponda sud del Meditettaneo così occhio non vede cuore non duole?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Tutte volte che qualcuno in occidente ha sollevato la questione dell'Africa e soprattutto dell'Africa subsahariana (penso alle campagne fatte 30-40 anni fa da Marco Panella contro lo "Sterminio per fame") a casa nostra c'era qualche "Sovranista" che imprecava contro i soldi stanziati per progetti di sviluppo in Africa, perché secondo lui toglievano risorse agli "Italiani poveri". Parliamo un'epoca (l'ultimo quarto del XX secolo) in cui molte delle storture che hanno portato alle crisi politiche e umanitarie dell'ultimo decennio, erano presenti solo potenzialmente e soprattutto erano gestibili, cosa che oggi dubito sia possibile fare, perlomeno a costi "politicamente" accettabili (ossia con il "consenso" democratico dei "popoli sovrani")...
Tra l'altro l'Africa del 2018 è sicuramente meno povera e più sviluppata di quella del 1988 o del 1978 e per verificarlo basta guardare gli indicatori (macroeconomici) compositi dei paesi dell'Unione africana. Tutto questo per assurdo non riduce l'entità del problema migratorio, ma l'aggrava e per precise ragioni:
1) la globalizzazione che ha consentito all'Africa un notevole sviluppo economico (per quanto squilibratissimo, da un punto di vista geografico e socio-economico) subirà probabilmente una battuta d'arresto, mi sa che si andrà verso un mondo meno globalizzato e diviso in "Aree di influenza economica" in perenne guerra (speriamo solo commerciale) tra loro e gli unici che si stanno attrezzando per questo scenario mi pare siano i cinesi, i quali non hanno la velleitaria smania di autosufficienza degli americani, non sono litigiosi come noi europei e non sono paranoici come i russi;
2) il ritorno del protezionismo e dell'isolazionismo incideranno negativamente su questa situazione, certo lo sviluppo non risolve da solo gli squilibri, ma sicuramente la recessione e le crisi li peggiorano, di conseguenza le diseguaglianze e i conflitti sociali ed economici si aggraveranno e sfoceranno in crisi politiche e militari;
3) comunque sia lo sviluppo economico, legato alla globalizzazione, ha avuto anche l'effetto paradossale di incentivare i movimenti migratori, perché sicuramente in Africa ci sono oggi molte più persone che possono permettersi di venire in Europa, sia pure con pesanti sacrifici, di quante ce ne fossero negli anni '80. Al peggiorare delle condizioni di vita, inevitabili se USA ed Europa si chiuderanno nel loro "isolazionismo", in Africa ci saranno molte più persone che avranno (almeno per un certo periodo) la possibilità di migrare e di certo faranno il possibile per arrivare dove si sta (ancora) meglio.
Di fronte a questo casino mi fa specie che si parli d'altro (forse si spera nell'intervento divino? O nell'asteroide?) e non di una situazione che rischia di essere esiziale per l'assetto democratico del cosiddetto "Mondo Libero". Però l'Europa è ancora piena di quelli che pensano che basti chiudere le frontiere perché non arrivi nessuno o che si possa svuotare il lago di Garda (o quello di Costanza) da soli e usando un secchiello...
Ultima modifica di galinsoga; 14/03/2018 alle 22:06
Segnalibri