Significa ANCHE distribuire alimenti "a bassissimo costo",visto che se muoiono di fame(e di malattie che l'Occidente ha debellato da tempo,antivaccinisti permettendo) non resta più nessuno da aiutare.
In secondo luogo,significa promuovere lo sviluppo locale,con investimenti,rimozione delle barriere doganali ecc.ecc.
Significa tante cose,che le opinioni pubbliche occidentali NON VOGLIONO MINIMAMENTE FARE, per poi lamentarsi quando si vede quei popoli addosso,perché scappano da morte probabile o certa ed aspettative di vita di 45 anni se va bene e tuonare contro le "invasioni".
Il nuovo che avanza ha votato contro la sede dell'EMA a Milano.
La decrescita felice (tranne per chi ha il sedere comodamente sulla cadrega) e il reddito di divananza sono in effetti molto meglio dei nuovi posti di lavoro e della crescita che avrebbe potuto portare.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Domenico, mi dici in quali stati africani si muore di fame?
sfatiamo i luoghi comuni: fortunatamente il Biafra è roba di 50 anni fa
dove si muore di fame sono le zone in guerra e sono descritte in questo articolo
Perche in Africa si soffre ancora la fame - Gwynne Dyer - Internazionale
una di queste è lo Yemen che non è Africa, ma sta soffrendo da anni una guerra civile interna e di aggressione esterna
quello che ha detto Lou Vall è corretto: non è che regalando il cibo, oppure a basso prezzo, li aiuti (una sorta di reddito di cittadinanza in versione alimentare?)
anzi è proprio vero il contrario. Uccidi la loro fragilissima economia. Gli africani debbono cominciare a camminare sulle loro gambe come ho già scritto tempo addietro
e si debbono rendere conto che non possono continuare a figliare come conigli perché questo è un suicidio.
se tu padre hai la disponibilità di mangiare un piatto di riso al giorno non è che facendo 10 figli i piatti aumentino: invece di 10 cucchiai di riso avrai un cucchiaio di riso a testa
Si debbono responsabilizzare una volta per tutte, come hanno fatto i popoli asiatici che 60 anni fa erano molto indietro rispetto a loro, mentre oggi hanno fatto salti da gigante nell'autosufficienza e nella creazione di economie che entrano in gioco nel Mondo
Ultima modifica di Fabio68; 16/03/2018 alle 22:25
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Intanto il CETA è partito e guarda un po', fa bene all'export italiano; anzi i canadesi ci perdono pure nell'agroalimentare. Strano, io mi attendevo code ai supermercati italiani per acquistare parmesan e carni pompate di anabolizzanti, mentre i nostri prodotti marcivano sugli scaffali, invenduti
Ennesima tramvata per qualcuno, che non la capirà. Viene da dubitare della bontà dei prodotti di chi protestava, piuttosto e non solo di quella...
Ceta: Cia, bene export +9%, crolla import di grano (-35%) - Mondo Agricolo - ANSA.it
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Beh Domenico ha perfettamente ragione cmq, ci sono stati, specie nell'Africa centrale, che in tema di alimenti stanno messi molto male.
L'Asia non è l'Africa, il clima consentiva e consente estese coltivazioni di riso e altre colture, in Africa dalla sabbia prendi poco (anche se gli stati più poveri dove vi è fame sono perlopiù nell'Africa centrale)
Se ti riferisci all'ultimo voto a Strasburgo, stavolta (clamorosamente) sono con i 5 Stelle e contro di te Quello pentastellato è anzi l'unico sussulto di dignità che ho visto; gli altri, con mezza Italia dietro, sono ancora lì a vendere fumo e/o auto-illudersi di poter cambiare decisioni prese e definitive. Al momento del voto potevo essere con Milano; dopo il voto purtroppo non c'è più nulla da fare, se non l'ennesima figuraccia da "piagnoni" europei.
Esattamente. A Milano invece la sede era già pronta; l'assegnazione ad Amsterdam è stata fatta secondo un criterio del tutto casuale ed aleatorio. Chiedere che venga riaperta la procedura non è una figura da piagnoni europei, ma semplicemente chiedere che certi metodi decisionali vengano rispettati per tutti e non solo quando fa comodo.
Ci sono palesemente interessi economici di sorta dietro, ma il popolo del nuovo che avanza è ovviamente impegnato a sbraitare contro la Kasta!!1! e gli stipendi dei politici, perché notoriamente 2 miliardi scarsi di Euro (0,x% della spesa pubblica) valgon molto di più della qualche centinaia di posti di lavoro che si sarebbero potuti creare con questa opportunità.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Quoto soprattutto questo punto.
Relativamente ai Paesi asiatici tuttavia va detto che il motore del loro sviluppo è stato quello che viene chiamato il "modello delle oche volanti", ovvero una catena di delocalizzazioni in Paesi tra loro vicini, con notevoli differenze salariali (punto piuttosto importante), e fondamentalmente tutti votati alle esportazioni come motore dello sviluppo.
Tradotto in pratica il Giappone ha fatto da motore dello sviluppo per i Paesi che dici te, in quanto quando il costo del lavoro in Giappone è diventato troppo elevato le aziende giapponesi (fine anni '60/ anni '70) hanno delocalizzato verso le cosiddette prime tigri (Hong Kong, Taiwan, Singapore, Sud Corea), che avevano un notevole vantaggio in termini di salari, cosa molto importante per le aziende di quelle zone che erano votate alle esportazioni.
A loro volta negli anni tra metà '80 e metà '90 le aziende delle prime tigri si sono trasferite in altri Paesi dal costo del lavoro più basso, quali Malaysia, Indonesia, Thailandia, per la stessa ragione, e ciò ha permesso un boom economico anche in questi Paesi (che poi si è rivelato un po' esagerato in una prima fase, vedi crisi del 1997-98, ma con solide fondamenta, tanto è vero che dopo la crisi hanno ripreso a marciare).
Ecco, in Africa secondo me manca un Paese leader come il Giappone in grado di far partire questo tipo di processo. Potrebbe essere il Sud Africa, ma la sua economia stenta a decollare per davvero.
Ad ogni modo io sono convinto, come te, che solo un processo di questo tipo potrebbe far uscire l'Africa dal pantano in cui si trova (fermo restando, e va detto, che i Paesi africani sotto il Sahara stanno crescendo con cifre elevate da un po' di anni a questa parte).
Aiuti economici diretti possono essere utili solo se c'è un severo controllo su come vengono spesi, altrimenti si rischia di fare il remake di quanto avvenuto negli anni '70/'80, con le banche occidentali che hanno devoluto enormi cifre ai Governi africani per "aiutare" le loro economie (temo dietro ci fosse altro ahimè, ma questo non lo sapremo mai), senza però un controllo vero su come venivano spesi dai rispettivi governi, che spesso li spendevano in clientelismi e poltrone più che in investimenti produttivi. Salvo poi dare origine ad una crisi del debito mostruosa nel 1982, quando i tassi si erano rialzati e il FMI, cercando di intervenire per chiudere la stalla quando ormai i buoi erano scappati, non ha fatto altro che peggiorare le cose. Credo che una politica di aiuti dovrebbe tenere ben presente questo pericolo per evitare di ripetersi situazioni simili.
Tra gli italiani solo loro hanno votato contro.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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