Io per humus culturale non intendo questo, però, bensì una serie di precondizioni che quindi preesistono all'afflusso di capitali e di fabbriche straniere.
I paesi dell'Asia orientale avevano tutti delle caratteristiche quasi inesistenti nel resto del mondo non sviluppato, come ad esempio:
-società culturalmente coese, sostanzialmente prive di conflitti etnico-religiosi;
-identità nazionali solide, formatesi in secoli di storia - in altre parole non erano degli staterelli fittizi post-coloniali ma delle realtà socioculturali ben definite, forti di un orgoglio antico per cui non vedevano l'ora di tornare a brillare;
-mentalità votata all'interesse collettivo ed all'armonia di gruppo;
-istituzioni magari anche molto corrotte, ma capaci di agire in funzione del suddetto interesse collettivo;
-sistemi educativi competitivi;
-di conseguenza una popolazione istruita quasi quanto quella occidentale, ma con un decimo dei diritti e degli stipendi;
-una particolare etica del lavoro per cui non è che lavorassero di più (al mondo si lavora tutti nella stessa quantità), ma erano più in grado di sfruttare il proprio lavoro in senso capitalistico; non è un caso che, ad esempio, gli individui di origine est-asiatica siano quelli che negli Stati Uniti guadagnano di più rispetto a tutte le altre minoranze;
-nel caso della Cina, ovviamente, la forza dei numeri bruti.
Trattasi grossomodo della cosiddetta sfera culturale confuciana, composta appunto da Cina, Corea, Taiwan, Giappone e Vietnam. E tra questi paesi l'unico che manca all'appello dell'industrializzazione è il Vietnam, anche se a quanto pare ci stanno arrivando anche loro.
E manca ovviamente anche la Corea del Nord - che poi, persino nella sua tragica condizione, la società nordcoreana mostra un tipo di armonia pacifica che non esiste altrove nel terzo mondo.
Poi ovviamente sono tutte condizioni che si possono creare (e se anche ci sono non è detto che diano risultati positivi), ma ci vuole qualcuno che le sappia/voglia sfruttare. Ad esempio una storia di successo è il Cile, che da cugino povero dell'Argentina si è trasformato in pochi decenni nel paese più prospero dell'America Latina.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
E dire che qualche buontempone ha visto nell'Ecuador un modello economico da seguire in Italia.
Beppe Grillo e l'Ecuador | La sovrana distruzione della domanda interna - AgoraVox Italia
E' ovvio che la globalizzazione una mano l'ha data,unita agli investimenti cinesi.
Ma,se i missionari comboniani,salesiani e l'Unicef stanno ancora in Africa,un motivo ci sarà(al di là del tuo endemico fare il bastian contrario).
La stessa Nigeria ha aree dove si vive ai livelli di 30 anni fa e parliamo del gigante economico africano per eccellenza.
Insomma,c'è ancora tanto da fare e in generale non ci sono stati i progressi di una parte dell'Asia.
iniziata bene la domenica mattina, vedo...
e su che basi dici che io sia bastian contrario? per caso ho affermato che hai scritto delle fesserie senza motivare questo mio pensiero? mi sei antipatico?
mi pare di no, di solito (di solito, eh) porto sempre delle argomentazioni a supporto di quanto affermo. Mi pare che ci fosse un link per controbattere il tuo pensiero
mi piacerebbe sapere se lo hai letto, grazie
e sempre su questo presunto "esser bastian contrario", allora c'è una incongruenza perché proprio l'altro giorno ho ritenuto interessante un tuo intervento su questo thread e l'ho segnalato
cosa facciamo? facciamo togliere il "mi piace" dal Moderatore? suvvia...
io non parto prevenuto sulle affermazioni delle persone: ho imparato dopo 50 anni a non fidarmi delle affermazioni di nessuno, anche se fatte in buona fede, ma di vagliarle con articoli anche discordanti e farmi una idea "non preconfezionata"
sia se sono "istituzionali" oppure fatte da miei carissimi amici
pensa oggiogiorno noto che sono in sintonia con alcune persone che 10-20 anni fa le avevo bollate come degne di nessuna fede
perché su quel preciso discorso hanno la mia stessa idea oppure mi hanno evidenziato alcune cose di cui non mi ero neppure accorto
comunque...
non ti viene in mente che se non la piantano con le guerre i comboniani ci saranno in eterno?
tu vedi l'effetto ma non la causa scatenante
allora la dobbiamo piantare noi a corrompere
e loro a :
- farsi corrompere
- farsi le guerre per etnie, tribù...
- religioni (Sudan e Sud Sudan sono il frutto di ciò)
- a insegnare una gestione umana e logica della natalità, la chiave di volta per uno sviluppo sociale ed economico. Proprio un mese fa circa ho segnalato un servizio della BBC che spiegava come lo sviluppo di questa parte del globo passi attraverso un controllo delle nascite che sia avulso dalla religione (ci sono religioni che ti dicono di procreare all'infinito)
vedendo i libri di geografia delle mie elementari e medie 40 anni fa notavo che le foto della Cina erano con uomini in bicicletta, contadini che portavano i secchi d'acqua con un bastone sopra le spalle
ora la Cina è così? Assolutamente no. Chi è andato in Cina mi racconta di un mondo all'opposto. Una potenza economica e militare
giusto? sbagliato? non lo so
dobbiamo ammettere che loro si sono mossi, come lo hanno fatto anche la Corea del Sud, Taiwan ecc.
adesso stiamo scoprendo che i cinesi stanno realizzando infrastrutture in Africa. Certo, non lo fanno perché sono "Comboniani" oppure alla "volemosebene"
lo fanno per avere le materie prime
ma noi occidentali che temiamo queste infiltrazioni (come se fosse terra nostra), cosa abbiamo fatto fino adesso?
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Ma i russi che hanno votato Putin solo perché è una figura forte? Si rendono conto che il loro standard di vita è da poveracci e che la ricchezza è in mano a pochi, o forse gli piace vivere nelle catapecchie con i tetti in Eternit? La mentalità sovietica è dura a morire...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Il Putinone è bravo a sollecitare il loro orgoglio nazionale e cm le loro aspettative,come corpo elettorale, sono basse: sicuramente nella capitale e nelle città principali c'è più benessere che nell'epoca immediatemente post-sovietica(leggi alla voce Eltsin) e nelle periferie rurali ed industriali(le seconde inquinate ed anzi compromesse dal punto di vista ambientale all'inverosimile,altro che Cina!) peggio di 20 anni fa non stanno certo.
Francamente mi sconcerta ben di più l'ammirazione che hanno per Putin vasti strati dell'elettorato occidentale,soprattutto in Italia,Francia e Grecia.Ma soprattutto nella prima.
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