Pagina 2311 di 3057 PrimaPrima ... 13111811221122612301230923102311231223132321236124112811 ... UltimaUltima
Risultati da 23,101 a 23,110 di 30569
  1. #23101
    Vento forte L'avatar di and1966
    Data Registrazione
    24/02/09
    Località
    Mariano C. (CO)
    Età
    57
    Messaggi
    3,157
    Menzionato
    14 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Queste sono pericolosissime situazioni "fluide" dove da una parte l' inettitudine dei nuovi, dall' altra l' irrigidimento dei "vecchi" consessi, ed il conseguente declino / stagnazione economico sociale, può creare falle in cui vadano ad insinuarsi pericolose formazioni con vene di autoritarismo. Andatevi a rivedere la Germania post Weimar. I primi tentativi elettorali nazi furono poco più che goliardate, ma poi ..... (specie al perdurare / peggiorare della situazione economico - sociale)
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  2. #23102
    Vento fresco
    Data Registrazione
    24/12/17
    Località
    Roma
    Età
    36
    Messaggi
    2,477
    Menzionato
    476 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Come ho già scritto più che il movimento attuale dello spread, che rientrerebbe in fretta non appena la BCE alzasse un ciglio, quello che dovrebbe preoccupare sono due circostanze:
    1) nel Novembre 2019 finirà il mandato di Draghi. Chi sarà il successore? Soprattutto: avrà la stessa intenzione di proseguire l'espansione del credito (Quantitative Easing e implicita garanzia su pressoché tutti i titoli sovrani)?
    2) ad ogni modo quando l'inflazione raggiungerà il 2% la BCE, se vorrà mantenere la propria credibilità, dovrà necessariamente porre fine all'espansione monetaria. A quel punto che succederà? Tutte le bolle alimentate in questi anni che fine faranno?

    E non mi riferisco solo a quella sui BTP, ricordando che nel 2010-11 è stata molto più probabilmente la stretta monetaria a rischiare di mandare il Paese in default, quanto piuttosto a numerosi problemi non solo nostrani (visto che ad esempio è stata citata la crescita degli USA in questi anni): I prestiti agli universitari mandano in crisi la finanza Usa - La Stampa

    Prima o poi i nodi dovranno arrivare al pettine.
    Temi veramente importanti questi.

    A giudicare dall'andamento del ciclo economico europeo la risalita dell'inflazione potrebbe ancora richiedere diversi anni, gli USA sono molto più avanti di noi, con la disoccupazione sotto il 4% e ancora non ci sono tracce di un forte rialzo di inflazione. Potrebbe anche arrivare un nuovo rallentamento economico globale prima che l'inflazione cresca da noi. Piuttosto sarebbe interessante vedere cosa dovesse succedere con una ripartenza fortemente asimmetrica dell'inflazione, magari con il 3% in Germania e satelliti e 1% in Italia e Spagna, con la media in linea con l'obiettivo del 2%.

    Non credo che la fine del mandato di Draghi cambierà molto la linea della BCE nel breve termine, l'uscita dal QE sarà graduale e potrebbe non essere troppo problematica. Chiaramente arrivare ad un rialzo dei tassi di interesse senza che l'economia italiana abbia superato la crisi sarebbe un problema enorme, non solo per i conti pubblici. Sarebbe il classico problema di asimmetria del ciclo economico nella moneta unica, i tassi si muovono in base alle condizioni medie di tutta l'Unione ma le singole economie al suo interno possono avere esigenze molto diverse.

    Il sostituto di Draghi invece potrebbe diventare cruciale se dovesse esserci una nuova crisi. Il mio preferito sarebbe Phillip Lane della banca centrale irlandese (o Benoit Coeuré) ma i tedeschi vogliono uno dei loro, alla fine si ripiegherà su una mediazione.

  3. #23103
    Vento fresco
    Data Registrazione
    24/12/17
    Località
    Roma
    Età
    36
    Messaggi
    2,477
    Menzionato
    476 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    Non infilandomi nei tecnicismi...Diciamo che delle misure atte a favorire l'attività economica privata nel medio termine per me arrecherebbero dei benifici maggiori degli iniziali costi da sostenere per implementare una simile politica...e potrebbe anche essere l'occasione di fare l'accetta sulla spesa pubblica improduttiva.
    In astratto sul favorire l'attività economica privata potrei anche essere d'accordo. Ma servono interventi mirati, non la flat tax che costa 60-70 miliardi l'anno e in gran parte andrebbe a beneficiare soggetti che non ne hanno nessun bisogno.

    Quanto alla spesa improduttiva, è più facile a dirsi che a farsi. O si tagliano gli importi delle pensioni esistenti oppure non c'è verso di arrivare a cifre importanti. Stiamo proprio su ordini di grandezza diversi rispetto alla flat tax.

  4. #23104
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    Eh già

  5. #23105
    Vento teso L'avatar di asxo.
    Data Registrazione
    24/11/12
    Località
    Firenze (Novoli)
    Messaggi
    1,534
    Menzionato
    2 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    In astratto sul favorire l'attività economica privata potrei anche essere d'accordo. Ma servono interventi mirati, non la flat tax che costa 60-70 miliardi l'anno e in gran parte andrebbe a beneficiare soggetti che non ne hanno nessun bisogno.

    Quanto alla spesa improduttiva, è più facile a dirsi che a farsi. O si tagliano gli importi delle pensioni esistenti oppure non c'è verso di arrivare a cifre importanti. Stiamo proprio su ordini di grandezza diversi rispetto alla flat tax.
    Ma guai a parlare di restituire il mal tolto ai pensionati....specialmente baby e col retributivo....
    e mi fa rabbia che qualcuno parli di diritti acquisiti quando sono privilegi che si sono trasformati e si trasformeranno in diritti negati per le generazioni non in pensione....
    Inverno 2016/17
    16/1 Fiocchi

  6. #23106
    Uragano L'avatar di FunMBnel
    Data Registrazione
    26/09/03
    Località
    Disperso in una cava
    Età
    55
    Messaggi
    18,519
    Menzionato
    151 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Queste sono pericolosissime situazioni "fluide" dove da una parte l' inettitudine dei nuovi, dall' altra l' irrigidimento dei "vecchi" consessi, ed il conseguente declino / stagnazione economico sociale, può creare falle in cui vadano ad insinuarsi pericolose formazioni con vene di autoritarismo. Andatevi a rivedere la Germania post Weimar. I primi tentativi elettorali nazi furono poco più che goliardate, ma poi ..... (specie al perdurare / peggiorare della situazione economico - sociale)
    Premesso che hai ragione da vendere (in linea di principio e nei riferimenti storici), oggi una simile deriva non può avere la "scusa" economica.
    E' vero che c'è stata la crisi, è vero che come tutte le crisi si porta dietro un aumento delle disuguaglianze, è vero che la successiva ripresa(ina) non ha portato benefici diffusi, ma siamo lontani anni luce dalla situazione post-bellica di Weimar.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #23107
    Banned
    Data Registrazione
    25/08/13
    Località
    Migliana di Prato 605 mt
    Età
    50
    Messaggi
    1,334
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    Ma guai a parlare di restituire il mal tolto ai pensionati....specialmente baby e col retributivo....
    e mi fa rabbia che qualcuno parli di diritti acquisiti quando sono privilegi che si sono trasformati e si trasformeranno in diritti negati per le generazioni non in pensione....
    35 anni di lavoro per poi andare in pensione,non li vedo affatto come un privilegio...ma un diritto....i privilegi sono l'evasione fiscale impunita...i super stipendi e le super buone uscite dei dirigenti pubblici,altri privilegi sono quelli dove ad un operaio si da di stipendio 1000 euro al mese,mentre il principale accumula milioni...

  8. #23108
    Banned
    Data Registrazione
    25/08/13
    Località
    Migliana di Prato 605 mt
    Età
    50
    Messaggi
    1,334
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    il privilegio dei privilegi spetta ai banchieri..possono condurre la propria attivita' in barba alle regole del mercato..se poi dovessero rischiare di fallire ,lo stato(suo debitore) accorrerebbe con in soldi (di chi non puo' evadere,cioe' operai e impiegati ) per evitare la chiusura...

  9. #23109
    Vento teso L'avatar di asxo.
    Data Registrazione
    24/11/12
    Località
    Firenze (Novoli)
    Messaggi
    1,534
    Menzionato
    2 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Rileggi ciò che ho scritto. Io parlo dei pensionati col retributivo, ossia di gente che ha preso e prende più di ciò che ha versato quando noi prenderemo si e no il 50-60%. La pensione è sacrosanta ma non te la fai alle spalle del futuro dei tuoi figli.

    Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk
    Inverno 2016/17
    16/1 Fiocchi

  10. #23110
    Vento fresco
    Data Registrazione
    13/11/03
    Località
    Mele - Fado (GE), 280 m
    Messaggi
    2,309
    Menzionato
    65 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    Rileggi ciò che ho scritto. Io parlo dei pensionati col retributivo, ossia di gente che ha preso e prende più di ciò che ha versato quando noi prenderemo si e no il 50-60%. La pensione è sacrosanta ma non te la fai alle spalle del futuro dei tuoi figli.

    Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk
    Nessuno se la sente di mettere mano a una revisione brutamente contributiva delle pensioni in essere (calcolate praticamente tutte con il sistema retributivo) per tre specifiche ragioni:

    1) gli assegni dei pensionati italiani sono mediamente bassi, coloro che percepiscono una pensione inferiore ai 1200 euro lordi sono infatti circa il 42% della platea, dato del 2016, cui si somma un 32% che non arriva a 2000 euro lordi mensili, ricalcolarli col retributivo significherebbe ridurli probabilmente tra il 40 e il 60% della loro entità complessiva, che significa avere qualche milione di persone in più in condizioni di povertà assoluta o relativa e quindi dover poi trovare forme di compensazione, dal costo non stimabile;

    2) il governo Monti, quando fu fatta la Legge Fornero, esplorò anche la possibilità di un contributivo "retroattivo" ma desistette quando si rese conto che avrebbe innestato ulteriori effetti recessivi, visto che le pensioni, in un paese che ha ammortizzatori sociali poco efficienti, sono diventare anche un ammortizzatore sociale;

    3) il meccanismo di calcolo retributivo è esistito da quando fu creato l'INPS ed è stato superato in forma molto (troppo) graduale, solo dalla riforma Dini del 1995, diciamo che prolungare la vita del sistema retributivo è servito, tra le altre cose, per tenere basse le retribuzioni nominali dei lavoratori dipendenti durante le fasi più accese della contrattazione salariale, insomma è stato funzionale al sistema di concertazione salariale degli anni '90.

    Il primo e unico politico che, nella prima metà degli anni '80, sollevò il problema della sostenibilità di lungo periodo delle pensioni retributive fu Marco Pannella e tra l'altro lo fece da un'ottica sicuramente liberale, ma comunque di sinistra, perché spiegò in modo chiaro e tondo che tale meccanismo era sperequativo e insostenibile per motivi demografici. Panella invitò tutti i partiti, a partire dal PCI e dal PSI a diversi dibattiti pubblici. Non si può dare la colpa al cittadino/elettore di scelte delle cui conseguenze non era stato informato, né dai sindacati, né dai principali partiti di maggioranza o di opposizione...

    Il problema è sempre lo stesso, in Italia non esiste il diritto all'informazione e alla conoscenza, come non c'è mai chiarezza nella discussione politica, per fortuna ieri sera qualcuno lo ha detto... anche se del discorso di Mattarella è stato evidenziato altro...
    Ultima modifica di galinsoga; 28/05/2018 alle 20:35

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •