la cosa più divertente a sentire tg, giornali et similia è che abbiamo scoperto tutti i mali del nostro paese: il governo in carica da ben una settimana!
siamo messi così bene che i grandi saggi che propinano le loro invettive giornaliere a reti e penne unificate, ci dicono che la nostra salvezza è continuare la strada fatta fin'ora, condita di pressochè indiscutibili successi, tra cui l'aumento monstre del debito durante gli ultimi straordinari governi, l'aumento folle di tassazione, l'eccellente depressione economica raggiunta, la deflazione salariale, il selvaggio taglio alla spesa pubblica. Inoltre, i grandi saggi, si rammaricano di come gli ingrati cittadini abbiano trattato i salvatori della patria alle scorse elezioni: il voto è libero, filosofeggiano, ma a volte nel segreto delle urne si sbaglia a mettere la crocetta, si arrovellano negli studi televisivi, aggrottano la fronte, si agitano e lanciano moniti autoreferenziali per dimostrare la loro imparziale saggezza volta solo al bene della patria.
Questo è uno show che nemmeno al cinema...non chiamateli rosiconi però, sono quelli equilibrati loro.
Ultima modifica di marco85; 08/06/2018 alle 17:00
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
E mó so cavoli.. è di questa sera l'indiscrezione che la BCE potrebbe interrompere il QE..
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
I nostri partigiani avevano l'appoggio degli americani, in Africa gli europei (come i russi e gli americani) ne hanno fatte di tutti i colori e hanno sistematicamente appoggiato le peggiori dittature fino a poco tempo fa. Senza contare che in occidente le dittature sono state parentesi in un percorso democratico durato secoli , in Africa quasi tutti stati non esistevano nemmeno prima del colonialismo, istituzioni democratiche consolidate non ne hanno mai avute.
Ciò detto nessuno pensa che l'Europa (e men che meno l'Italia) si debba fare carico di milioni di profughi, i rifugiati sono una minima parte e le regole per il riconoscimento dello status di rifugiato sono molto restrittive. Però è un dato di fatto che finora siamo tra gli Stati che hanno ricevuto meno immigrati in proporzione alla popolazione, se non siamo capaci di gestire il fenomeno dobbiamo prendercela soprattutto con noi stessi e con i nostri governanti.
Credo che non ci sia nemmeno una chiara percezione dell'emergenza demografica a cui stiamo andando incontro, da qui al 2050 ci serviranno una decina di milioni di immigrati anche se riuscissimo a rialzare un pochino il nostro tasso di natalità. Altrimenti avremo un over 65 per ogni italiano in età di lavoro.
L'alternativa è quasi raddoppiare il tasso di natalità, non bastano piccoli aggiustamenti. Finora le politiche per la famiglia sono state soltanto specchietti per le allodole, allevare un figlio è un percorso ad ostacoli specialmente per chi non ha a disposizione i nonni e l'instabilità economica in cui ci si ritrova spesso ben oltre i 30 anni non aiuta. Ad oggi io non so ancora se l'anno prossimo mia figlia riuscirà ad entrare in una scuola dell'infanzia pubblica oppure no, giusto per fare un esempio.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
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quando ero alle elementari (78/83) ricordo il mio maestro che diceva "in Italia siamo 56 milioni di abitanti ". Vale a dire 6 milioni in meno rispetto ad adesso. All'epoca vivevamo tutti più o meno bene pur essendo di meno, anche se erano altri tempi perché un lavoro lo avevano tutti.
Quindi non so dire se il calo demografico sia poi un disastro. Facciamo entrare 10 milioni di immigrati afro asiatici da qui al 2050, e va bene, ma se poi non dovessero trovare occupazione le tensioni sociali potrebbero aumentare e trasformarci in un paese simile a quelli di loro provenienza. Il ragionamento è ipotetico, d'accordo, ma non è insensato.
La Cina era arrivata a oltre 1 miliardo di abitanti.. nel 1979 attuo' la politica di contenimento demografico, abolita poi nel 2016.
Su una cosa però hai ragione. Il flusso non si potrà arrestare, poiché il diritto internazionale è dalla parte di chi proviene da quei continenti, perché di certo non si possono alzare muri in mare.
L'Italia non è che non può, ma dovrà accoglierli tutti. Perché è da qui che entrano. Se gli altri paesi bloccheranno gli ingressi da loro, come del resto hanno fatto (anzi il cancelliere austriaco addirittura vuole chiudere le moschee e mandare via gli imam )come scrivevo in altri post l'Italia dovrà assorbire il surplus demografico afro asiatico, diventando un paese diverso e simile a quelli di quei due continenti. Sarà un bene o un male? Chi ci sarà, vedrà.. sul discorso Cina volevo dire che a volte una politica di contenimento demografico può essere utile, visto che le risorse non ci sono per tutti se il surplus di nascite in Africa sarà quello previsto.
Ultima modifica di Presidente; 09/06/2018 alle 07:43
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Non è una questione di numero di abitanti in se, il problema è il rapporto tra persone in età lavorativa e pensionati, una volta anche se c'erano meno abitanti la popolazione non era vecchia come adesso. Comunque per adesso l'etnia più presente in Italia sono i rumeni con oltre un milione di residenti, penso anche io che in caso di tantissimi immigrati dai paesi africani e arabi si creerebbero tensioni sociali importanti per lo scontro culturale e religioso ma ora come ora no, sono davvero troppo pochi in rapporto alla popolazione totale.
Infatti al momento la situazione è piuttosto tranquilla
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