I problemi della spesa pubblica italiana sono due: è mal calibrata(la voce "pensioni" fa la parte del leone e pure della tigre) ed è storicamente inefficiente. Il secondo problema si aggrava scendendo di latitudine(vedi la sanità dal Lazio in giù) ed è molto complesso da risolvere,perché è connesso ai guai ed agli acciacchi del sistema-Paese.
Gli interventi dal lato della spesa ci sono stati e anche piuttosto incisivi, altrimenti la spesa sarebbe cresciuta molto più di così. Dal 2008 le entrate sono cresciute dell'11%, le uscite dell'8,7%. Ovviamente in un contesto di PIL reale leggermente decrescente (su scala decennale è quasi un record ) questo significa un aumento della pressione fiscale, ma non è stato preponderante nella misura che pensate voi. Soprattutto non è così diverso dagli altri stati europei, con la differenza fondamentale che noi non abbiamo fatto politiche espansive nel periodo 2008-2011 quindi avevamo un deficit più basso ma non avevamo tagli di tasse temporanei da lasciar scadere o spese temporanee da non rinnovare. Loro hanno una crescita dignitosa e noi no, quindi per avere lo stesso effetto sui conti pubblici serve uno sforzo fiscale (e politico) molto maggiore.
La spesa pubblica è rigida e l'invecchiamento della popolazione pesa tantissimo, non si può dimenticare questo fatto. La percezione generale dipende dal fatto che siamo in uno stato di compressione permanente della spesa in un contesto in cui i bisogni della popolazione aumentano.
I cittadini vedono gli effetti delle politiche di austerity sui servizi, non dai livelli di spesa che oggettivamente non conosce quasi nessuno. E il grosso delle politiche pseudo-espansive degli ultimi anni è stato dal lato fiscale (decontribuzione, 80 euro, IMU) anche se in gran parte vengono classificati come aumenti di spesa.
Visto che tuttavia mi citi gli Stati Uniti come esempio di quello che avremmo dovuto seguire, dovresti però sapere che gli Stati Uniti nel periodo di Obama, tra la fine del 2009 e l'inizio del 2014, hanno tagliato DRASTICAMENTE la spesa. Questa è la spesa pubblica americana durante gli ultimi 10 anni.
United States Government Spending | 1950-2018 | Data | Chart | Calendar
Il taglio è evidente anche nel grafico di più lungo periodo che va dal 1950 in poi.
Se vogliamo far finta di nulla sul caso della GB di Cameron come spieghiamo il caso americano allora?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Io ho sempre citato gli USA come esempio per la politica monetaria, non quella fiscale che avrebbe potuto essere migliore.
Comunque quei dati non tornano proprio, ti riporto la spesa totale (general Government) per gli USA secondo il FMI dal 2007 al 2018
4999.39 5493.853 5995.308 5986.127 6044.225 6022.09 6015.751 6191.108 6372.173 6595.983 6915.205 7349.242
Non so cosa ci sia di sbagliato in quel dato, ma non ho mai visto niente di simile. La spesa pubblica USA prima della crisi era al 34% circa del PIL, è schizzata al 41% all'apice della crisi e poi è riscesa al 36%, un discreto uso della spesa in funzione anticiclica.
A parte il colore della pelle che ha un suo ruolo, due sigle dicono molto: ARRA e ACA.
L'American Recovery and Reinvestment Act è il maxi piano di stimolo fiscale approvato nel 2009 per contrastare la crisi economica, che è stato letto come un tentativo di espandere il ruolo del governo (ed in effetti la spesa in proporzione al PIL è temporaneamente esplosa).
L'Affordable Care Act è stato il secondo grosso motivo di scontro, pur cercando di risolvere il problema della scarsa copertura assicurativa nel modo più market-friendly possibile, molto simile a precedenti proposte repubblicane. Con l'ACA Obama è riuscito contemporaneamente ad avere un maggiore ruolo pubblico e a ridurre l'inflazione dei costi sanitari, ma per i repubblicani attuali era comunque troppo statalista. Eppure dopo due anni devono ancora trovare un sistema che funzioni meglio dell'attuale e che stia bene a tutti i repubblicani.
L'avversione ideologica verso la politica monetaria non convenzionale della FED inoltre ha esasperato il sentimento antigovernativo, visto che Obama ha sempre supportato Bernanke e ne ha rinnovato il mandato.
Aggiungi il tentativo di lasciar scadere i tagli delle tasse approvati da G.W. Bush e si capisce perché i donatori del partito repubblicano abbiano fatto qualunque cosa per cercare di ostacolarlo.
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