sante parole, Federico, sante parole
questo articolo di ieri di difesa online, prendendo spunto dal disastro di Genova in mondovisione, è una metafora di quello che stiamo passando da anni
niente, non riusciamo a schiodarci dalla nostra pigrizia e negligenza
La catastrofe di Genova come metafora del declino dell’Italia - Difesa Online
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Però un qualche errore il ceto medio ce l'ha, abbi pazienza… A me sembra, senza se e senza ma, che la classe dirigente e che ci governa da qualche mese stia attuando delle scelte, politiche ed economiche, mirate ad andare volontariamente allo scontro frontale con l'Europa additandola come l'unica responsabile del fallimento del nostro paese (semmai ciò dovesse avvenire ma non credo che la scamperemo).
Credi che ci verrà concesso di sforare il famoso tetto del 3%? Dopo che abbiamo mostrato e/o mostreremo di buttare una valangata di soldi nel water per mantenere le promesse con l'elettorato? Oppure dopo aver gestito la questione immigrazione in maniera autonoma, senza provare quantomeno a discuterne con altri e dimostrarsi veramente interessati a voler cambiare le cose?
Boh, nell'ultimo periodo vedo proprio una strategia atta a voler distruggere tutto, sarò cieco io … Nell'aura mediocritas generale, che rasenta il fondo del barile, vedo che siamo passati dall'errare in maniera grave al perseverare.
Sono d'accordo sul fatto che il default non arriverà a breve, ma poiché l'economia è ciclica è ovvio che l'andamento del declino non proseguirà uguale nel corso del tempo, cosa che del resto non ha fatto nemmeno negli ultimi 20 anni. In un contesto generale di stagnazione vi saranno comunque alti e bassi.
Ci saranno fasi come quella in corso da 4 anni in cui, grazie alla politica monetaria iper-espansiva e ad una serie di situazioni favorevoli estere che stanno trainando l'export, il declino sarà meno visibile (magari pure con qualche +0,5/+1 nel PIL), e altre fasi invece (come quella tra 2008 e inizio 2014) in cui si calerà decisamente a livello di GDP e di conseguenza aumenteranno le pressioni sul debito pubblico.
In questo tipo di situazione qualunque Governo in carica in Italia, di qualsiasi colore esso sia, non potrà far altro che attingere a piene mani laddove sono collocati i (tanti) risparmi degli italiani, in altre parole vai di patrimoniali e di tasse sulle rendite finanziarie.
L'ho notato pure io: @Friedrich di tendenze moderatamente liberiste e di formazione vicina alla scuola di De Soto, tu(mi sembra di capire) più socialdemocratico e con un fondamento teorico dal retrogusto ampiamente neokeynesiano ma entrambi amaramente consci della china sudamericana che hanno scelto gli italiani
Più o meno ci posso stare in questa definizione, anche se avrei parecchie obiezioni sia sulle socialdemocrazie sia sul neokeynesianismo. Ma certe cose mi danno particolarmente fastidio proprio perché se vuoi seguire un modello socialdemocratico devi avere uno stato efficiente e una politica economica rigorosa, non puoi permetterti di sprecare risorse, specie nel contesto globale attuale.
Impietoso comunque il confronto fra Italia e Spagna dal 2014 in poi. L'economia spagnola è crollata molto fra il 2008 ed il 2012,non solo a livello di ricchezza procapite(anche se in quel periodo il calo italiano non è stato da meno,sebbene ci sia stato un rimbalzo nel 2010,assente nei Paesi iberici) ma ancor più per altri indicatori macroeconomici, fra cui il tasso di disoccupazione. Ma dopo un 2013 nel limbo, i cugini nel corso del 2014 e ancor piu' del 2015 hanno messo la quarta,senza più toglierla. E senza lo spazio crescente dato ai partiti populisti dall'elettorato italiano.
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