Io non ho mai escluso le ragioni economiche, che ci sono e sono forti, ma torno a ripetere che la nostra richiesta di autonomia non basa le proprie radici sull'aspetto economico, o se vogliamo, non solo su questo.
Le ragioni principali sono storiche, linguistiche, sociali ed anche economiche certo, ma questa è una diretta conseguenza se vogliamo.
E per capire bene questo andrebbe ripercorsa la nostra storia. Il malcontento e le richieste di una qualche forma di autonomia e auto-governo nascono già subito dopo l'annessione allo stato italiano.
Voi magari siete convinti che sia nato tutto col referendum dello scorso 22 Ottobre 2017?
Tralaltro anche il fatto di fare un referendum ha un lungo percorso alle spalle.
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
ma assolutamente no, invece è proprio a livello economico, di difesa ecc. che va fatta l'unione completa, la storia mica lo impedisce, tutti paesi hanno dato il contributo storico e culturale all'Europa odierna, basta superare le divisioni e con il tempo avverrà pure
fino a prova contraria la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Per cui il problema non è tanto cosa vogliono i governanti, semmai cosa vogliono i governati.
E mai come in questo momento, credo da decenni a questa parte per la prima volta, i governanti stanno facendo nè più nè meno quello per cui sono stati eletti a larghissima maggioranza.
non è che i due partiti di maggioranza si siano svegliati una mattina e improvvisamente abbiano manifestato delle intenzioni completemente diverse da quelle affermate in campagna elettorale. Se quindi il governo segue il mandato elettorale dove sta l'anomalia?
Mi chiedo, si può essere d'accordo o no con l'azione di governo, questo attiene alla libertà di scelta, ma si può mettere in dubbio un voto libero di un paese sovrano?
Se giustifichiamo questo, allora vuol dire che possiamo anche mettere fine alla democrazia, perchè non è possibile rispettare il voto solo quando è in linea con i nostri gusti, occorre rispettare la maggioranza che in questo momento è notevolmente a favore della linea di governo.
Ultima modifica di marco85; 17/09/2018 alle 11:07
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Pure io,come @Friedrich , credo poco negli USE.Secondo me non sono la soluzione giusta.Io sarei per una Confederazione per pochi Stati e tutti gli altri in una nuova CEE.E credo che a quello si arriverà.
A parte che gli USA sono passati attraverso una guerra di secessione sanguinosissima e lacerante...ma cm fra gli USE(Stati uniti d'Europa) e la situazione pre-mercato comune che vorrebbero molti fan dell'attuale governo o i lepenisti in Francia ci sono molte mezze misure...e si chiamano Confederazione,CEE 2.0,Unione politica con meno Stati ed area di libero scambio per gli altri ecc.ecc.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
C'è una cosa che non mi è chiara...
L'idea degli USE per carità, non sia mai, è tutta roba burocratica ecc. ecc.
In compenso mercato comune sì, politica estera (compresa la spinosa questione migranti sì) comune sì, difesa comune anche.
Ora... Se l'obiettivo non deve essere una vera unione per quale cavolo di motivo Stati diversi e concorrenti dovrebbe avere politica estera o difesa comune?
Se l'obiettivo non è un'unione vera allora francamente che i migranti se li tengano Spagna, Italia e Grecia.
E se la Libia dovesse dichiarare guerra all'Italia cavoli suoi.
Per non parlare di problemi al sistema bancario che proprio dovrebbe essere per conto suo...
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