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  1. #24371
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Articolo ben scritto su quanto sia pericolosa la nostalgia per un passato che non si può più ripetere:
    Quei "meravigliosi" anni Settanta - Phastidio.net
    articolo leggermente di parte.
    uno dei papabili prossimi presidenti consob (secondo indiscrezioni sarebbe in pole) la vede un filino diversa la questione.
    Ma la Troika la conosce la legge di Okun? (di Antonio M. Rinaldi) | Scenarieconomici.it
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  2. #24372
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    articolo leggermente di parte.
    uno dei papabili prossimi presidenti consob (secondo indiscrezioni sarebbe in pole) la vede un filino diversa la questione.
    Ma la Troika la conosce la legge di Okun? (di Antonio M. Rinaldi) | Scenarieconomici.it
    Rinaldi è un acceso antieuro,lo sai?A proposito di essere di parte...E' amico personale del pianista di piano B per eccellenza, il ministro Savona.Scenari Economici è il ricettacolo di articoli sovranisti.

  3. #24373
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Rinaldi è un acceso antieuro,lo sai?A proposito di essere di parte...E' amico personale del pianista di piano B per eccellenza, il ministro Savona.Scenari Economici è il ricettacolo di articoli sovranisti.
    io so che potrebbe essere, con molta probabilità, il prossimo presidente consob. Non proprio il primo che passa.
    Certo che conosco Rinaldi e Savona ha scritto spesso lì.
    ma almeno l'hai letto?
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  4. #24374
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    io so che potrebbe essere, con molta probabilità, il prossimo presidente consob. Non proprio il primo che passa.
    Certo che conosco Rinaldi e Savona ha scritto spesso lì.
    ma almeno l'hai letto?
    Sì.Sono d'accordo solo con la virgola al quarto rigo.A proposito, hai notato che non c'è piano sull'uscita dall'euro che non preveda il ripudio parziale del debito pubblico(detenuto per 2/3 da italiani,ormai)?

  5. #24375
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Sì.Sono d'accordo solo con la virgola al quarto rigo.A proposito, hai notato che non c'è piano sull'uscita dall'euro che non preveda il ripudio parziale del debito pubblico(detenuto per 2/3 da italiani,ormai)?
    allora non l'hai letto, perchè non si parla di uscita dall'euro, ma di ripudiare la politica della stabilità dei prezzi imposta dalla Germania, che ha finito per strozzare buona parte delle economie del vecchio continente.
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  6. #24376
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    allora non l'hai letto, perchè non si parla di uscita dall'euro, ma di ripudiare la politica della stabilità dei prezzi imposta dalla Germania, che ha finito per strozzare buona parte delle economie del vecchio continente.
    E in concreto che significa?Comunque non mi riferivo all'articolo ma ai piani B,visto che abbiamo citato Rinaldi,che ha contribuito all'elaborazione di diversi.
    Quanto al fatto che non sia l'ultimo arrivato...fosse per me non lo farei arrivare da nessuna parte,visto che ha le stesse idee di Borghi e Bagnai

  7. #24377
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Qua ti dovrebbe rispondere @Friedrich Ci sono al momento 4 visioni di Europa:-ognuno per i cavoli suoi,in nome delle "peculiarità", torniamo a prima del 1950 e chi si è visto si è visto(Le Pen, sovranisti nostrani);-Europa come area di libero scambio(è la posizione tradizionale dei conservatori britannici, di AFD e non so se pure di @Friedrich e di @marco85 ma forse sì);-Europa come Confederazione di Stati(è la posizione dei cristiano democratici merkeliani, del centrodestra spagnolo e portoghese e piace molto anche a me. Non so se anche a @snowaholic e @nevearoma ma ho indizi in tal senso,specie per il secondo. In Italia è la linea dell'opinionista Panebianco, di Oscar Giannino e lo era pure di Sapelli,prima che si desse al complottismo hard e al neokeynesianesimo);-Stati Uniti d'Europa, cioà stato federale sul modello USA.


    Io in astratto sarei favorevole agli USE, dal punto di vista economico-politico sarebbe la soluzione piu efficiente perchè consentirebbe di riallineare la dimensione politica con quella economica e restituirebbe strumenti di politica economica efficaci associati ad un potere politico espresso democraticamente e in maniera più diretta (esattamente il motivo per cui non piace a Friedrich che preferisce un assetto economico ingovernabile). E gli USE sarebbero veramente uno stato sovrano, non come gli staterelli europei che individualmente sarebbero in balìa delle grandi potenze e delle oscillazioni economiche globali. Lamentarsi del fatto che gli USA possono imporci sanzioni se non seguiamo la loro linea sull'Iran è stupido e ipocrita se poi ci si oppone a tutto ciò che potrebbe realmente aumentare il ruolo internazionale dell'Euro.

    Chiaramente la realtà politica è profondamente diversa e questo scenario appare improponibile, ma per mantenere l'Euro qualcosa dovremo inventarci. Altrimenti trovo davvero più coerenti quelli che sono disposti a ipotizzare di tornare indietro rispetto a quelli che sostengono lo status quo ma sono contrari a qualunque forma di integrazione ulteriore.
    Poi in realtà non credo che sia possibile rompere l'Euro senza sfasciare tutta l'unione, visto che il conto per il divorzio sarebbe a 12 zeri e non si riuscirà mai a decidere come ripartirlo e quali regole darsi dopo la rottura.

  8. #24378
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    io so che potrebbe essere, con molta probabilità, il prossimo presidente consob. Non proprio il primo che passa.
    Certo che conosco Rinaldi e Savona ha scritto spesso lì.
    ma almeno l'hai letto?
    Che valore può avere un articolo che parla di "rigore esasperato dei conti pubblici, ad iniziare dal taglio lineare della spesa pubblica"? Qual è una persona sana di mente che può pensare che avere conti pubblici in ordine passi da un taglio *lineare* della spesa pubblica? Propaganda molto poco sofisticata.


  9. #24379
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio

    Chiaramente la realtà politica è profondamente diversa e questo scenario appare improponibile, ma per mantenere l'Euro qualcosa dovremo inventarci. Altrimenti trovo davvero più coerenti quelli che sono disposti a ipotizzare di tornare indietro rispetto a quelli che sostengono lo status quo ma sono contrari a qualunque forma di integrazione ulteriore.
    Poi in realtà non credo che sia possibile rompere l'Euro senza sfasciare tutta l'unione, visto che il conto per il divorzio sarebbe a 12 zeri e non si riuscirà mai a decidere come ripartirlo e quali regole darsi dopo la rottura.
    Probabilmente si ripartirebbe con un'unione più piccola e soft composta da Germania, Austria, Benelux, paesi nordici e forse Francia e Spagna (più qualche paese tra i più ricchi dell'est, tipo la Repubblica Ceca). Credo che l'Italia a quel punto rimarrebbe fuori più che altro perché sarebbe stata una delle principali se non la principale responsabile dello sfascio precedente e quindi comprensibilmente nessuno si fiderebbe più di lei.

    Ma in ogni caso non credo avverrà, l'UE ormai ha una storia troppo lunga ed è troppo integrata nella nostra vita quotidiana in un modo di cui nemmeno ci rendiamo pienamente conto (pensiamo a tutti i regolamenti alimentari, per esempio...).
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  10. #24380
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    fino a prova contraria la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Per cui il problema non è tanto cosa vogliono i governanti, semmai cosa vogliono i governati.
    E mai come in questo momento, credo da decenni a questa parte per la prima volta, i governanti stanno facendo nè più nè meno quello per cui sono stati eletti a larghissima maggioranza.
    non è che i due partiti di maggioranza si siano svegliati una mattina e improvvisamente abbiano manifestato delle intenzioni completemente diverse da quelle affermate in campagna elettorale. Se quindi il governo segue il mandato elettorale dove sta l'anomalia?
    Mi chiedo, si può essere d'accordo o no con l'azione di governo, questo attiene alla libertà di scelta, ma si può mettere in dubbio un voto libero di un paese sovrano?
    Se giustifichiamo questo, allora vuol dire che possiamo anche mettere fine alla democrazia, perchè non è possibile rispettare il voto solo quando è in linea con i nostri gusti, occorre rispettare la maggioranza che in questo momento è notevolmente a favore della linea di governo.
    Davvero?
    Devo vivere in un altro Paese allora

    Mi dici cortesemente che fine hanno fatto:
    1) la riforma della giustizia;
    2) la flat tax, ora diventata a tre aliquote
    3) la cancellazione della riforma Fornero;
    4) i rimpatri dei migranti (pari a 0 assoluto quelli rimandati a casa, lo ricordo);
    5) il reddito di divananza

    Non mi sembra di vedere nulla di tutto ciò (e meno male in alcuni casi).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

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