Ma neanche allinearsi all'Ungheria, quelli hanno un deflatore del PIL (e un tasso di inflazione) che è attorno a 3%, il nostro a malapena arriva all'1%.
In termini reali i loro tassi sono quasi 200 punti base in meno dei nostri!
Savona che farnetica di crescita italiana al 3%,in un contesto globale che tra non molto sarà recessivo...E' stato un bravo accademico e ministro dell'Industria ma l'età a quanto pare pesa pure per lui
Ovviamente ero ironico. L'allineamento è sempre in peggio.
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16/1 Fiocchi
Non credo che il contesto globale a breve sarà recessivo, secondo me prima della prossima recessione mondiale passeranno tranquillamente altri 2 anni, stante il fatto che una vera e propria inversione di rotta a livello di monetary policy non è ancora visibile (beninteso: arriverà eccome una nuova recessione entro il prossimo decennio, su questo mi sento di scommettere, ma i tempi ancora non sono maturi). Tuttavia il 3% di crescita è ovviamente un dato inimmaginabile, se perfino in un anno con congiuntura globale da sogno come il 2017 abbiamo a malapena superato l'1,5%
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Dico solo che, se lo faranno, a nord della Linea Gotica sarà meglio che Salvini non si faccia più vedere... Vorrei proprio vederli i leghisti, ma da Zaia in giù non solo gli elettori, digerire un taglio delle detrazioni per famiglie e anziani del Nord, per dare il reddito/pensione di cittadinanza al Sud... Ora torno nell'ombra
Una piccola critica la fa anche alle aziende cmq.
E' giusto quando dice che non possono pretendere che uno appena uscito da scuola o dall'università abbia già tutte le competenze e le qualità richieste.
In effetti è vero, nei colloqui di lavoro, sia miei che di molte persone conosciute, spesso preferivano quelli con esperienza, ma uno appena diplomato (o appena laureato), che esperienze ci può mai avere?
La scuola-lavoro potrebbe aiutare sì
Però qui mi sembra siamo al limite del qualunquismo sul reddito di cittadinanza, che non è sbagliata in sè (la hanno quasi tutti i paesi UE, in diverse forme), in Germania funziona in maniera analoga a quello che vorrebbe una parte del governo, solo che senza controlli serrati, tutti i rischi enunciati potrebbero in parte avverarsi.
Giusto il principio di una sorta di carta che controlla come vengono spesi quei soldi da parte di chi percepisce il reddito (di certo non puoi pretendere che li sperperi in giochi d'azzardo), anche se difficilmente applicabile (poi se io spendo da unieuro (visto che è un esempio che ho sentito fare) che so, che succede che entra un controllore statale dentro al negozio?
Poi, anche abbassare la Fornero (abbassando l'età pensionabile), quello invece andrebbe bene?
Utilizziamo dei soldi che potrebebro andare ai giovani dandoli alle vecchie, allora quello va bene?
A leggere le ultime due pagine di questo thread, sono tutti contro questo governo, e ci sono interventi che fanno trasparire una certa dimestichezza con i temi economici.
Io invece godo che ci sia questo governo ,come rottura di un sistema ingabbiato dalla UE, dalla grande finanza e da sistemi di potere che ci stanno dietro.
Sono in buona compagnia del 63% degli Italiani (che non saranno diventati improvvisamente tutti "analfabeti funzionali", visto che in precedenza quegli stessi italiani votavano diversamente ed erano invece simpatici a chi ora li critica...).
A me pare che, dopo anni di politiche recessive di austerità, il debito pubblico sia andato aumentando,(e di parecchio) ora c'è un governo che tenta la carta del rilancio dei consumi interni (e dicono anche quella degli investimenti e del contenimento degli sprechi) in modo da far ripartire la crescita, migliorando il rapporto deficit pil, agendo anche sul denominatore.
Già il fatto che ci sia stato un cambio di passo sulle politiche migratorie precedenti a me va benissimo (sperando presto di non vedere più le stazioni come dormitori ,i giardinetti pubblici come luogo di spaccio, le strade di sera come percorsi pericolosi ecc ecc (la sicurezza incide pesantemente su qualsiasi progetto di sviluppo economico).
Certamente sono contrario a qualsiasi ipotesi di reddito di cittadinanza, (un insulto a chi lavora per davvero, anche se fosse ridotto a brevi periodi di tempo).
Altrettanto contrario alla chiusura forzosa dei negozi di domenica.
Tuttavia ,in una grande coalizione, non tutto può piacere di quello che propone il socio politico.
Ci sono diversi ostacoli alla ripresa ed al cambiamento di questo Paese:
la resistenza al cambiamento di pezzi di potere del vecchio regime (magistratura, tv, giornali, presidenza della Repubblica, tanti funzionari messi lì dai governi precedenti, il mondo della scuola, specie nelle università).
Il più grande ostacolo cmq. rimane in una fetta di italiani (maggioritaria) che confida ,per indole,nel parassitismo, nell'assistenzialismo di stato, nella furbizia di tirare a campare con espedienti e raggiri, in una mentalità antropologicamente "levantina" dura da eradicare.
Il carrozzone Italia, continua ad essere trainato da una minoranza
di italiani, che crede in quello che fa, lo fa con passione e genialità e nonostante tutto ama questo Paese.
Questi italiani sono gli eredi di quelli che hanno fatto il Rinascimento e più recentemente il miracolo economico, trasformando questo piccolo Paese in un grande Paese manifatturiero.
In base a chi vincerà il braccio di ferro tra queste due categorie di italiani , si avrà la rinascita o il declino di questo Paese.
Io non mollo!
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 04/10/2018 alle 02:39
e in effetti il reddito di cittadinanza è proprio quel qualcosa di fantasmagoricamente nuovo rispetto al passato che permette di invertire la rotta... asdIl più grande ostacolo cmq. rimane in una fetta di italiani (maggioritaria) che confida ,per indole,nel parassitismo, nell'assistenzialismo di stato, nella furbizia di tirare a campare con espedienti e raggiri, in una mentalità antropologicamente "levantina" dura da eradicare.
a me sembra proprio il contrario....la battaglia che c'è al momento è tra assistenzialismo blando e assistenzialismo forte....con l'unica certezza: l'impoverimento certo del paese Italia.
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