Originariamente Scritto da
Friedrich 91
Non hai tutti i torti su questi punti. Per quanto riguarda il caso Berlusconi del 2011 la risposta è ni: probabilmente con lo scenario politico internazionale in corso era abbastanza inviso a Francia e USA soprattutto per la sua vicinanza a Putin (e fra l'altro più che lo spread credo l'arma sia stata la magistratura italiana, che verso il Cav. ha avuto un accanimento ingiustificato e mai lontanamente mostrato con altri personaggi politici recenti), tuttavia sbagli a pensare che non ci fossero fatti di dinamica economica a giustificare il rialzo a mio avviso.
Infatti l'Estate 2011 non vide un rialzo repentino solo dello spread italiano, bensì anche di quello spagnolo, greco, portoghese e perfino francese (con la Francia che arrivò a 150 mi sembra). I motivi di tale rialzo erano da ricercare principalmente nello scoppio della bolla dei titoli di Stato dell'Eurozona che si era creata a partire dalla genesi della moneta unica. Un po' la stessa creazione dell'Euro e un po' la politica monetaria espansiva dei primi anni (fino al 2006) hanno alimentato un flusso di investimenti più alto di quello che si sarebbe avuto in condizioni di mercato
non alterate da Euro e politica espansiva BCE, dalla Germania verso i Paesi dell'Europa meridionale.
Tali Paesi tuttavia, probabilmente proprio per la montagna di denaro che si sono visti piovere addosso (testimoniata dal tracollo dei tassi di interesse di fine anni '90/inizio anni '00), non hanno aumentato la rispettiva competitività, che anzi è pure calata, riflettendosi in una bilancia dei pagamenti sempre più negativa come puoi vedere:
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Quando lo scoppio della crisi del 2008 ha chiamato in causa gli Stati per aumentare le rispettive spese e ne ha ridotto le entrate la bolla è esplosa, da cui la crisi del 2010-2012 sui debiti sovrani… fra l'altro va anche detto che la BCE di allora, totalmente impreparata ad un evento del genere, di garanzie agli investitori circa una politica monetaria espansiva ne dava pochissime e questo ovviamente non fece che acuire la crisi.
Per avere la riprova di quanto detto puoi notare che lo spread, dopo il picco del Novembre 2011, scese fino ad un minimo di 300 bp il 19 Marzo 2012, per poi riprendere a salire e a Luglio era di nuovo sui 500 bp e rotti, finchè a fine Luglio Draghi disse: "whatever it takes" e fu quello, non il governo Monti, a calmierare decisamente lo spread.
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Caso Tangentopoli: come ha osservato Indro Montanelli fu sicuramente fatta scoppiare apposta nel 1992 perché fino alla fine degli anni '80 c'era la minaccia in Italia del PCI, che gli americani di certo non volevano al Governo. Fosse scoppiato prima Tangentopoli si sarebbe rischiato molto di avere il PCI al Governo visto che è stato l'unico illeso da Tangentopoli (Montanelli dice che è impossibile pensare che il PCI fosse coinvolto perché era una burocrazia rigidissima e le magagne si scoprivano subito, io ho i miei dubbi ma tant'è).
Ma in ogni caso era un bubbone già pronto. A mio avviso gli americani hanno solo ritardato per un bel po' che scoppiasse, poi quando ovviamente di Craxi e compagnia non gli importava più perché il loro compito di baluardo anti-comunista era terminato, han semplicemente dato il via libera alla magistratura nostrana che non vedeva l'ora.
Comunque, per concludere. E' vero che esistono influenze esterne, è vero che, senza fare i complottisti, esistono Paesi più potenti del nostro, che se vogliono possono purtroppo fare i loro porci comodi sulle situazioni politiche altrui. Negarlo è pressoché assurdo e sarebbe pure da ingenui.
Tuttavia questo non toglie che un Paese con basso debito pubblico e finanze sane disinnesca almeno un'arma per i Governi per essere attaccati dall'estero. Ti potranno attaccare sempre, con processi e altre cose, ma se hai finanze pubbliche sane hanno un modo in meno per farlo, perché comunque di investitori se ne trovano lo stesso se un Paese è sano, anche se gli Stati Uniti gli remano contro.
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