si fanno leggi nuove senza prima sistemare quelle vecchie... ed ecco che come al solito la legge italiana si fa del male da se...
metti che vai a 60 (e mi tengo basso perchè ovvio che su una strada così vai minimo a 90) e uno dei tanti pazzi che ci sono a questo mondo ti si butta sotto le ruote e muore... quasi sempre è una di quelle situazioni in cui a tuo favore non hai testimoni, e invece ce ne sono a favore dell' investito... benissimo: con la nuova legge ci sono gli estremi perchè tu finisca in galera, la tua vita è rovinata per sempre per colpa di un matto, un ubriaco... uno che semplicemente non doveva trovarsi li per il bene sia suo che dell'investitore... a monte di tutto per colpa di uno dei tantissimi limiti assurdi, istituiti per motivazioni obsolete o incongrue, cui si aggiunge una legge che peggiora le cose e solo in parte sarà utile... indubbiamente chi corre come un pazzo è un criminale, ma "correre come un pazzo" significa andare a velocità superiore a quella compatibile con la strada: sistemare prima le innumerevoli regolamentazioni segnaletiche no... era troppo difficile...
Ultima modifica di meteopalio; 04/03/2016 alle 08:42
e quanto detto sopra era in merito alla clausola secondo cui: "è omicidio stradale se uccidi superando il limite"... ma vogliamo parlare dell' altra clausola secondo cui: "è omicidio stradale se ometti il soccorso" ?... no, fatemi capire... se- sperando non succeda ovviamente mai- investi una persona, e ti ritrovi un cristo grande e grosso o un intero crocchio di persone che vista la scena ti rincorrono per linciarti... che fai, ti fermi a discutere ?
ho idea che se i tribunali già erano intasati di processi... d'ora in avanti con questa legge a fianco dei tribunali dovranno istituire delle strutture ampliative ...
Tanto per dare un'idea del testo.. Leggete bene questo stralcio!
Si definisce lesione grave se c'è prognosi superiore a 40 giorni (basta un femore rotto)
http://www.quotidianogiuridico.it/~/...dale%20pdf.pdf
«Art. 590-bis. – (Lesioni personali stradaligravi o gravissime). – Chiunque cagioniper colpa ad altri una lesione personale conviolazione delle norme sulla disciplina dellacircolazione stradale è punito con la reclusioneda tre mesi a un anno per le lesionigravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime.
(..)
Salvo quanto previsto dal terzo comma,chiunque, ponendosi alla guida di un veicoloa motore in stato di ebbrezza alcolica ai sensidell’articolo 186, comma 2, lettera b), del decretolegislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioniper colpa a taluno lesioni personali, èpunito con la reclusione da un anno e seimesi a tre anni per le lesioni gravi e da duea quattro anni per le lesioni gravissime.
Le pene di cui al comma precedente siapplicano altresì:1) al conducente di un veicolo a motoreche, procedendo in un centro urbano ad unavelocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70km/h, ovvero su strade extraurbane ad unavelocità superiore di almeno 50 km/h rispettoa quella massima consentita, cagioniper colpa a taluno lesioni personali gravi ogravissime;2) al conducente di un veicolo a motoreche, attraversando un’intersezione con il semaforodisposto al rosso ovvero circolandocontromano, cagioni per colpa a taluno lesionipersonali gravi o gravissime;3) al conducente di un veicolo a motoreche, a seguito di manovra di inversione delsenso di marcia in prossimità o in corrispondenzadi intersezioni, curve o dossi o a seguitodi sorpasso di un altro mezzo in corrispondenzadi un attraversamento pedonale odi linea continua, cagioni per colpa a talunolesioni personali gravi o gravissime.
Nelle ipotesi di cui ai commi precedentila pena è aumentata se il fatto è commessoda persona non munita di patente di guida ocon patente sospesa o revocata, ovvero nelcaso in cui il veicolo a motore sia di proprietàdell’autore del fatto e tale veicolosia sprovvisto di assicurazione obbligatoria.
Nelle ipotesi di cui ai commi precedenti,qualora l’evento non sia esclusiva conseguenzadell’azione o dell’omissione del colpevole,la pena è diminuita fino alla metà.
Direi che finchè non esiste la possibilità pratica di ridurre la luminosità del sole questo è proprio un classico caso di omicidio colposo per il quale non servivano reati aggiuntivi...
Premesso che il fatto che citi i "macchinoni" mi fa pensare che forse non stai valutando le cose con il distacco necessario (posso garantire che si può gareggiare in velocità facendo i deficienti anche con delle Panda 30; e non truccate...) questo è sicuramente un caso da mazzulate estreme.
Ma il divieto di gareggiare in velocità già esisteva, non è stato introdotto di recente. Che deterrente può essere l'ipotesi di una pena di 10 anni anzichè 5?
Un po' come dire che l'effetto deterrente maggiore sul crimine è l'entità della pena e non la certezza della medesima.
Non mi pare che nei Paesi dove vige la pena di morte ci siano meno omicidi...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Nel caso dei macchinoni ho usato quel termine perché tali erano... non ricordo il modello che è stato riportato sui giornali, ricordo comunque la mezz'ora in colonna per arrivare all'ufficio, perché stavano ancora sgombrando la strada, e soprattutto sino a pochi mesi fa l'edicola spostata era ancora lì, al suo non-posto. Per spostare un chiosco di giornali ci vuole un'auto di massa adeguata, non credo che una panda ci riuscirebbe.
Il problema è stato che la cosa è stata subito presentata sulla stampa come: la panda on ha rispettato la precedenza" ergo, colpa sua e morta lì. La gara d'altra parte fu solo un'ipotesi fatta, ma non confermata da alcuna ripresa di telecamere. E quindi anche questa, morta lì.
In realtà, in presenza di incrocio uno prima o poi deve pur cacciare il capino fuori, e se dal fondo di una semicurva, in più oscurata da auto in parcheggio abusivo, piomba in un nanosecondo un'auto che un istante prima era completamente fuori dall'orizzonte (a causa della sua velocità elevata), o ci ha un ferrari oppure con un pandino viene per forza a trovarsi in mezzo. Passare anche per colpevole (tanto non poteva più difendersi, perché rovinare la vita a dei poveri ragazzi?) mi sembra un po' troppo.
Mazzuolare, ma anche avere prima la coscienza di ciò che va mazzuolato. Si può discutere una vita se erano in gara o non erano in gara, mentre difficilmente si può rovesciare la frittata e resuscitare il "polpettato" di turno.
Ma toh... Qualcuno se n'è accorto....
Omicidio stradale una legge che sbanda - Inchieste - la Repubblica
Un passaggio dell'articolo:
Che l'Omicido Stradale abbia degli "effetti collaterali", e non irrilevanti, è stato chiaro nel giro di poco tempo. L'aspetto più delicato non riguarda tanto le conseguenze sugli incidenti mortali, quanto su quelli con "feriti gravi", soglia che viene oltrepassata quando la prognosi supera i 40 giorni. In Italia nel 2015 i feriti gravi sono stati 15.901, il 6,3% del totale. Quando si verifica un incidente di questo tipo il guidatore del veicolo che lo ha causato viene denunciato all'autorità giudiziaria che apre un’istruttoria. Se venisse ritenuto colpevole, qualunque sia la pena detentiva inflitta e anche se sospesa con la condizionale, scatta in automatico la pena accessoria della revoca della patente per un minimo di 5 anni. Con il risultato che anche per un colpo di frusta causato al conducente di un’auto tamponata, la cui gravità viene magari "gonfiata" ai fini assicurativi, il rischio è non poter guidare per almeno 5 anni, al termine dei quali sarà necessario ripetere l'esame. "Cinque anni come revoca minima della patente dal punto di vista dell'automobilista sono forse una forzatura – osservano alla Polizia Stradale – anche perché la misura non è parametrabile su quanto davvero accaduto, il magistrato non può interpretarla, la deve solo applicare". Visto dalla parte di chi è abituato a difendere le ragioni degli automobilisti in tribunale si tratta di un chiaro eccesso.
Ennesimo fallimento della legge sull'omicidio stradale e soprattutto per chi ha lavorato per arrivare a tale abominio.
L'episodio di Vasto certifica che si sta andando nella direzione sbagliata: ormai il legislatore e anche la magistratura lavorano per compiacere il desiderio popolare di vendetta o di esposizione al pubblico ludibrio del (presunto) colpevole.
I commenti che si leggono sui social sono estremamente preoccupanti, così come l'ignoranza dilagante che traspare anche dalla scrittura sgrammaticata che tanti di questi commenti riportano.
Si pretende vendetta, confondendola per giustizia, e subito. L'abuso dell'istituto della custodia cautelare fatto dalla Magistratura negli ultimi anni ha fatto il resto: si scambia l'arresto per condanna e quando ciò non avviene (o quando decorrono i termini, o, ancora, quando giustamente gli arresti non vengono convalidati perchè ne mancano i presupposti) scoppia lo scandalo.
Per di più è sufficiente ascoltare l'eloquio dell'avvocato di parte civile Vasto, il giorno dopo il dramma. L'''avvocato':' "Quel ragazzo non si era mai neanche scusato" - Repubblica.it per notare come il livello generale sia estremamente basso.
Serve una rivoluzione culturale e serve molto molto coraggio per farlo. Temo che il fondo debba ancora arrivare, ahimè
Invece è così! L'uso improprio della custodia cautelare ne è un esempio.
Sul caso specifico: lanci la prima pietra chi è mai andato oltre 62km/h in città. Questo non aveva bevuto, non era drogato, si è fermato dopo l'incidente a prestare soccorso; gli è stata sospesa la patente in via cautelare. Cosa dovevano fare di più, in attesa del giudizio?
Si tende sempre a dimenticare che qel non bevuto, non drogato, che si ferma dopo l'incidente, e che andava a 62km/h potrebbe essere uno qualunque. L'errore o la distrazione può accadere a chiunque. Deve esserci la pena ma prima deve esserci un giudizio di colpevolezza.. e soprattutto la pena deve essere congrua. Non si può rovinare una persona per un incidente, pur grave, se privo di qualsiasi volontarietà o condotta palesemente dolosa!
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