Non credo ci sia molto da ridere. Lavoro presso un commercialista e, oltre che un paese con un carico fiscale sicuramente importante (ma ancor più una burocrazia mastodontica), siamo anche pieni, scusate se generalizzo e non me ne voglia l'autore del post a cui cerco solo di dare una dritta, di imprenditori ignoranti.
Magari è il caso di imparare a fare due conti e lasciar stare i populismi assortiti. Si vive meglio, e si valuta anche meglio la remuneratività della propria attività.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Devo darti ragione, io nel mio piccolo (lavoro in proprio e mia moglie pure) devo sempre avere discussioni con mia moglie per la gestione "leggera" della sua attività, per lavorare in proprio non serve solo coraggio, capacità tecnica, iniziativa, ecc., ma anche capacità gestionale, non puoi pensare di importi un certo stipendio se poi alla fine soldi non ce ne sono...
Vedo che ghetto79 dice che dovrà pagare rate di tasse ben superiori al proprio stipendio mensile, ed allora ?
Io da maggio a novembre mi trovo regolarmente in questa situazione, ma quando lavori in proprio devi sapere che dovrai accantonare del capitale per pagare le tasse, quel capitale proprio non ti appartiene, l'hai lì solo in prestito, partendo da queste ed altre cose dovrai calcolare quale stipendio mensile potrai prelevare dalla cassa.
L'iva, poi (come ben diceva qualcuno qualche post indietro) non la devi proprio considerare, la puoi usare giusto come flusso di cassa per brevi investimenti, tenendo sempre ben d'occhio le scadenze per i versamenti (trimestrali o altro), semplicemente non sono soldi tuoi.
Con questo non sto dicendo che in questo paese si navighi bene, le imposte ormai sono insostenibili, mi chiedo come molte aziende possano tirare avanti, ma anche se le imposte fossero differenti il mio discorso non cambierebbe, i conti vanno fatti per tempo, resto un po' perplesso visto che ghetto79 dice che ha l'attività da oltre 10 anni, l'unica spiegazione potrebbe essere in una grossa variazione in calo del fatturato di quest'anno rispetto al precedente, perciò (chiaramente con responsabilità del commercialista che non ha segnalato le varie possibilità in questi casi) si troverà a pagare degli anticipi su fatturati non effettuati, per poter poi avere i rimborsi nei prossimi anni.
In ogni caso faccio i miei migliori auguri e sono solidale con ghetto79, cerca di approfondire se ci possano essere alternative per evitare di indebitarti per pagare le tasse.
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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sono mica un pirla...sono dieci anni che ho la p.iva.....so cosa devo e non devo considerare......non vi è venuto in mente che forse uno prova a resistere fino all'ultimo prima di buttare nel cesso quello che ha creato in dieci anni??......poi sai......basta uscire di casa e trovi subito un lavoro.......
l'anno scorso ho guadagno un euro in più che mi ha fatto passare nello scaglione di imposta maggiore ed ora mi tocca pagare come se avessi guadagnato un sacco di soldi........mentre in realtà il mio fatturato è rimasto identico........
Ah, ecco, mi sembrava strano.
Guarda, non sai quanto mi dispiaccia quando sento queste storie
negli ultimi anni ho visto molti amici e conoscenti restare senza lavoro, sia in proprio sia come dipendenti (ed in effetti ho rischiato/rischio parecchio di restarci anch'io).
Ti faccio i migliori auguri di uscirne in qualche modo
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Scusa ma non mi torna il discorso...
La tassazione è progressiva... Sparando numeri a caso, se fino a 20.000 euro la tassazione è del 27% e dai 20.000 in su è del 31%, non è che se tu guadagni 20.500 euro paghi il 31% di tasse, il 31% lo paghi sui 500 euro in più, mica su tutto l'imponibile...
Luca Bargagna
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