A poco prima dello scoppio del conflitto. Oggi (cioè il dato più recente) si stima che ce ne siano rimasti 17 milioni, con circa 4/5 ormai fuggiti.
https://en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Syria
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
è normale, quel qualcun altro (russia e usa) sono gli esclusivi detentori del potere dal punti di vista geopolitico internazionale. secondo me non c'è un interesse particolare per la siria da parte della russia, è semplice risiko. se la accaparrano loro prima che gli USA se la prendano. siamo sempre lì...
Si vis pacem, para bellum.
E cosa vuoi che faccia l'Europa non essendo un'entità unica?
Sul fronte politico internazionale e ancor più militare esistono una serie di Stati, anzi di staterelli.
Ci deve andare l'E.I. a mettere d'accordo sul piano militare russi e americani?
Queste sono le, tristi, vicende che dimostrano come in assenza di una vera unione il nostro continente, chi prima chi dopo, sia condannato all'irrilevanza.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Infatti, come detto da Jadan la Siria è un gioiello dal punto di vista geografico. Affacciata sul Mediterraneo, a S della Turchia, vicino a Israele, vicino all'Iraq e al Golfo Persico... Per la Russia sarebbe un piatto troppo ricco da lasciarsi sfuggire.
E il problema, come detto, è che l'Europa non "interviene", non fa nulla per limitare le altrui sfere di influenza, e gli stessi U.S.A., oltre ad armare e addestrare i Curdi, altro non han fatto. Questa volta tutti hanno esitato a metterci le mani direttamente. Perfino Assad tentenna a riprendersi il proprio Paese, e si è trovato in una posizione difficile, anche per la poca stima di cui gode presso i governi europei (è l'ultimo relitto della Primavera araba, e quindi "storicamente" destinato a saltare prima o poi). Sono veramente curioso di vedere l'evoluzione dei prossimi mesi, ma qualcosa mi dice che la Russia non mollerà la presa.
Lou soulei nais per tuchi
Ahimè hai ragione. Sulla scacchiera internazionale contiamo veramente come il due di coppe. Nulla toglie, però, che si possa formare una coalizione europea che intervenga direttamente nei territori. Anche non essendo un'unica entità qualcosa di sarebbe potuto fare, ecco...
Lou soulei nais per tuchi
L'intervento iraniano in Siria indica una notevole attività nell'area. La posizione dell'Iran è nevralgica, e le forti minoranze sciite presenti in MO rappresentano un fattore di destabilizzazione per vari governi sunniti
Lo Yemen e l’ascesa sciita - Bernard Guetta - Internazionale
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