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  1. #111
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Pre-indoeuropea appartenente probabilmente ai primi popoli stanziali agricoltori dell'Europa occidentale, attorno al 5000 a.C., incredibile pensare che sia riuscito a conservarsi!
    Avevo letto un articolo su Le Scienze, se lo ritrovo lo posto.
    Esatto, è incredibile poichè rappresenta l'unica discendenza dei popoli pre-indoeuropei, probabilmente i diretti discendenti dell'Uomo di Cro-Magnon. E' l'unico "residuo" dell'invasione indoeuropea..
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #112
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Senza leggere nel dettaglio, posso dire che la mia amata Ponza fa parte del Lazio ma culturalmente è Campania (dialetto napoletano ovunque, poster di Higuain in ogni stanza o negozio, partite del Napoli mostrate ai bar) così come gran parte della zona a Est di Priverno, il cassinate e anche una bella fetta di Valle del Liri.

    Tutta la zona che va da Tarquinia a San Lorenzo è abitata da gente che parla un toscanaccio anche localmente spinto, buona parte del reatino orientale (zona di Amatrice) invece è culturalmente abitata da abruzzesi. Orte è come se facesse parte dell'Umbria inoltre.

    Praticamente un terzo del Lazio non è Lazio :D
    Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
    Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi

  3. #113
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Senza leggere nel dettaglio, posso dire che la mia amata Ponza fa parte del Lazio ma culturalmente è Campania (dialetto napoletano ovunque, poster di Higuain in ogni stanza o negozio, partite del Napoli mostrate ai bar) così come gran parte della zona a Est di Priverno, il cassinate e anche una bella fetta di Valle del Liri.

    Tutta la zona che va da Tarquinia a San Lorenzo è abitata da gente che parla un toscanaccio anche localmente spinto, buona parte del reatino orientale (zona di Amatrice) invece è culturalmente abitata da abruzzesi. Orte è come se facesse parte dell'Umbria inoltre.

    Praticamente un terzo del Lazio non è Lazio :D
    E i restanti 2/3 è Roma.
    Il lazio non esiste come entità culturale

  4. #114
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    E i restanti 2/3 è Roma.
    Il lazio non esiste come entità culturale
    Molte regioni italiane hanno al loro interno situazioni linguistiche non solo diverse ma addirittura di ambiti diversi,per cui non hanno nessuna omogeneità culturale al loro interno.
    Nelle Marche ad esempio c'è la zona gallo-italica vicina ai dialetti romagnoli a nord,quella di transizione ad Ancona,quella fermana e maceratese del tipico dialetto marchigiano dei film comici,ed infine quella di Ascoli che è quasi abruzzese teramano.
    Quattro realtà linguistiche in una sola regione,accorpate nelle tre macroaree nord ,centro e sud.
    In Abruzzo il dialetto centrale dell'Aquila non ha nulla da spartire con quello meridionale di Teramo o Pescara.
    In Puglia il Salento ed il resto della regione parlano dialetti assolutamente diversi.
    Della Toscana si è già detto.
    Forse la Liguria, pur nelle diverse varianti, parla solo il ligure.

  5. #115
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    E i restanti 2/3 è Roma.
    Il lazio non esiste come entità culturale
    è una delle pochissime regioni che non è in grado di influenzare quelle vicine, anche se forse qualche accenno di romanesco misto a toscano si può trovare nel grossetano
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  6. #116
    Uragano
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    è una delle pochissime regioni che non è in grado di influenzare quelle vicine, anche se forse qualche accenno di romanesco misto a toscano si può trovare nel grossetano
    Ma anche in Umbria

  7. #117
    Vento fresco L'avatar di Presidente
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Rispolvero la discussione, per dire la mia visto che conosco bene la zona, in quanto ci sono nato (anche se poi ho vissuto anche in altre zone). Per quanto riguarda la provincia di Latina, nella sua parte che era del Regno di Napoli:

    1) il dialetto napoletano vero e proprio si parla a Gaeta vecchia (centro storico), Ponza, Ventotene

    2) nell'area costiera, o nei suoi pressi (Gaeta "nuova", Formia. Monte San Biagio, Fondi, Itri) si parla un dialetto campano "mischiato" con alcune cadenze molisano-abruzzesi meridionali, e persino pugliesi, dovuti al fatto che in queste zone c'è stata emigrazione di pescatori provenienti dall'area napoletana e pugliese. In ogni caso, anche in queste zone è possibile trovare vocaboli "laziali" in accordo con le parlate ciociare.


    3) in altri punti (Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno. Spigno Saturnia) che sono proprio lungo il confine del Garigliano, quindi più vicini alla Campania rispetto agli altri paesi, il dialetto è campano a vocali "piene" ma ha diversi elementi, almeno un 30-40 per cento, di abruzzese e persino romanesco, tanto è vero che i Napoletani sostengono che noi parliamo "mezzo romano", mentre ovviamente i Romani sostengono il contrario.

    Non è vero che ci siano tanti tifosi del Napoli. Nella zona in questione il tifo sportivo è così diviso: Juve e Inter su tutti, poi a seguire Roma, Lazio, qualche tifoso del Napoli e qualcuno di Milan e Frosinone.

    Va anche ricordato che ci sono molti campani immigrati, anche dalla zona di Napoli, ed è quindi possibile che qualcuno di voi abbia incontrato napoletani trasferitasi dalle nostre parti.

    Nell'area della valle del Liri e del Cassinate, in alcuni casi i dialetti sono quelli del punto 2, in altri quelli del punto 3.

    Morale della favola: a volte tra paesi vicini non ci si capisce nel parlare dialetto... il mio paese è affine a quelli dei paesi vicini, ma quelli interni. Se vai a Formia (18 km da casa mia) o Gaeta (24) non possiamo quasi comunicare, a livello dialettale.

    P.S. Tutte le pagine dei dialetti laziali su wikipedia sono state principalmente curate da me
    Ultima modifica di Presidente; 23/04/2018 alle 09:50

  8. #118
    Josh
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Rispolvero la discussione, per dire la mia visto che conosco bene la zona, in quanto ci sono nato (anche se poi ho vissuto anche in altre zone). Per quanto riguarda la provincia di Latina, nella sua parte che era del Regno di Napoli:

    1) il dialetto napoletano vero e proprio si parla a Gaeta vecchia (centro storico), Ponza, Ventotene

    2) nell'area costiera, o nei suoi pressi (Gaeta "nuova", Formia. Monte San Biagio, Fondi, Itri) si parla un dialetto campano "mischiato" con alcune cadenze molisano-abruzzesi meridionali, e persino pugliesi, dovuti al fatto che in queste zone c'è stata emigrazione di pescatori provenienti dall'area napoletana e pugliese. In ogni caso, anche in queste zone è possibile trovare vocaboli "laziali" in accordo con le parlate ciociare.


    3) in altri punti (Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno. Spigno Saturnia) che sono proprio lungo il confine del Garigliano, quindi più vicini alla Campania rispetto agli altri paesi, il dialetto è campano a vocali "piene" ma ha diversi elementi, almeno un 30-40 per cento, di abruzzese e persino romanesco, tanto è vero che i Napoletani sostengono che noi parliamo "mezzo romano", mentre ovviamente i Romani sostengono il contrario.

    Non è vero che ci siano tanti tifosi del Napoli. Nella zona in questione il tifo sportivo è così diviso: Juve e Inter su tutti, poi a seguire Roma, Lazio, qualche tifoso del Napoli e qualcuno di Milan e Frosinone.

    Va anche ricordato che ci sono molti campani immigrati, anche dalla zona di Napoli, ed è quindi possibile che qualcuno di voi abbia incontrato napoletani trasferitasi dalle nostre parti.

    Nell'area della valle del Liri e del Cassinate, in alcuni casi i dialetti sono quelli del punto 2, in altri quelli del punto 3.

    Morale della favola: a volte tra paesi vicini non ci si capisce nel parlare dialetto... il mio paese è affine a quelli dei paesi vicini, ma quelli interni. Se vai a Formia (18 km da casa mia) o Gaeta (24) non possiamo quasi comunicare, a livello dialettale.

    P.S. Tutte le pagine dei dialetti laziali su wikipedia sono state principalmente curate da me
    Sì,è una macedonia di dialetti e parlate,l'area pontina meridionale

  9. #119
    Vento fresco L'avatar di Presidente
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Sì,è una macedonia di dialetti e parlate,l'area pontina meridionale
    Leggo che sei di Grazzanise.. in effetti quelli della tua zona, che dovrebbe essere tra Caserta e Napoli, dove c'è anche una caserma dell'aeronautica, mi pare, dicono che noi siamo chiaramente laziali.. questo perché il Nord del Regno di Napoli a confine con lo Stato Pontificio ha qualche elemento dei dialetti mediani.

    P.S. Io ho fatto il militare in aeronautica: 1 mese a Taranto e 9 mesi a Latina Scalo aeroporto. Anche là c'era una stazione meteo, se ben ricordo.
    Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
    Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!

  10. #120
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    Predefinito Re: quel confine tra lazio e campania....

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Rispolvero la discussione, per dire la mia visto che conosco bene la zona, in quanto ci sono nato (anche se poi ho vissuto anche in altre zone). Per quanto riguarda la provincia di Latina, nella sua parte che era del Regno di Napoli:

    1) il dialetto napoletano vero e proprio si parla a Gaeta vecchia (centro storico), Ponza, Ventotene

    2) nell'area costiera, o nei suoi pressi (Gaeta "nuova", Formia. Monte San Biagio, Fondi, Itri) si parla un dialetto campano "mischiato" con alcune cadenze molisano-abruzzesi meridionali, e persino pugliesi, dovuti al fatto che in queste zone c'è stata emigrazione di pescatori provenienti dall'area napoletana e pugliese. In ogni caso, anche in queste zone è possibile trovare vocaboli "laziali" in accordo con le parlate ciociare.


    3) in altri punti (Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno. Spigno Saturnia) che sono proprio lungo il confine del Garigliano, quindi più vicini alla Campania rispetto agli altri paesi, il dialetto è campano a vocali "piene" ma ha diversi elementi, almeno un 30-40 per cento, di abruzzese e persino romanesco, tanto è vero che i Napoletani sostengono che noi parliamo "mezzo romano", mentre ovviamente i Romani sostengono il contrario.

    Non è vero che ci siano tanti tifosi del Napoli. Nella zona in questione il tifo sportivo è così diviso: Juve e Inter su tutti, poi a seguire Roma, Lazio, qualche tifoso del Napoli e qualcuno di Milan e Frosinone.

    Va anche ricordato che ci sono molti campani immigrati, anche dalla zona di Napoli, ed è quindi possibile che qualcuno di voi abbia incontrato napoletani trasferitasi dalle nostre parti.

    Nell'area della valle del Liri e del Cassinate, in alcuni casi i dialetti sono quelli del punto 2, in altri quelli del punto 3.

    Morale della favola: a volte tra paesi vicini non ci si capisce nel parlare dialetto... il mio paese è affine a quelli dei paesi vicini, ma quelli interni. Se vai a Formia (18 km da casa mia) o Gaeta (24) non possiamo quasi comunicare, a livello dialettale.

    P.S. Tutte le pagine dei dialetti laziali su wikipedia sono state principalmente curate da me
    Per fare un paragone al Nord, prenderei la zona di Mantova e dell'Alto Mincio, dove si incrociano e si mischiano i dialetti di matrice lombardo-orientale, veneta (veronese) ed emiliana (mantovana), con un mix di parlate, accenti e prestiti lessicali molto curiosa e piena di ottimi spunti. Altrimenti l'Isontino più ad est, dove si mescolano le parlate veneta, slovena, furlana e l'italiano "importato" da funzionari ed insegnanti ma anche lavoratori lì emigrati (non è raro trovare cognomi del centro e sud Adriatico in zona; così come a Trieste). E le Dolomiti, tra veneto (principalmente nelle varianti bellunese e trentina), ladino e tirolese, più qualche isola linguistica germanica di antichissima origine.

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