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  1. #11
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    La "democrazia" oggi è una democrazia carnevalesca, mascherata da dittatura.
    La "pratica" della gente comune non corrisponde alla volontà del singolo individuo, perchè in genere la "moda" è imposta in modo che l'individuo si debba adeguare (differenze punto A/B).
    Le elezioni USA dal mio punto di vista sono un esempio inutile e credo invece che ciò di cui si debba discutere sono le scelte apolitiche molto pratiche che fa ogni giorno la massa/gente comune(le elezioni c'entrano nulla).
    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 15/11/2016 alle 16:42

  2. #12
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    La "democrazia" oggi è una democrazia carnevalesca, mascherata da dittatura.
    La "pratica" della gente comune non corrisponde alla volontà del singolo individuo, perchè in genere la "moda" è imposta in modo che l'individuo si debba adeguare.
    Le elezioni USA dal mio punto di vista sono un esempio inutile e credo invece che ciò di cui si debba discutere sono le scelte apolitiche molto pratiche che fa ogni giorno la massa/gente comune(le elezioni c'entrano nulla).
    Diciamo che è molto difficile (anzi impossibile) pensare alla massa/gente come semplice somma degli individui... un corpo elettorale purtroppo è (per paradosso) qualcosa di molto più semplice della somma degli elettori che lo costituiscono...

    D'altro cando per rovesciare un simile meccanismo bisognerebbe che la democrazia fosse molto più "partecipata" dal basso e per fare questo sarebbero necessarie forme di decentramento estremo... Da questo punto di vista è molto più democratica l'elezione del sindaco in un comune di 500 abitanti che l'elezione del presidente degli USA... in quanto le aspirazioni e i desiderata dei singoli elettori (per quanto sempre influenzabili) contano molto di più e conta di più la partecipazione del singolo al processo decisionale e amministrativo...

    Ovviamente in un contesto che va in direzione opposta (ossia nell'aggregazione del "numero maggiore" per ragioni sia economiche sia di influenza, perché più la folla è grande più il cittadino anonimo e ininfluente) gli spazi decisionali e partecipativi si ridurranno sempre di più, per cui che ci si arrivi attraverso il populismo o la tecnocrazia il risultato sarà sempre un sistema dai connotati oligarchici, che agisce su più livelli, uno dei quali è la politica istituzionale, l'altro ovviamente è l'economia. In un contesto del genere il diritto all'informazione sarà esercitato sempre di meno e prima o poi scomparirà del tutto.
    Ultima modifica di galinsoga; 15/11/2016 alle 17:02

  3. #13
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    In un contesto del genere il diritto all'informazione sarà esercitato sempre di meno e prima o poi scomparirà del tutto.
    vedi punto C del commento di Filippo

  4. #14
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Comunque, visto che si parla di creduloni, la battuta che girava in America più o meno recitava: media took Trump literally but not seriously, people took Trump seriously but not literally (non ricordo la versione precisa). Alla fine i creduloni potrebbero essere stati i media liberal, più che gli elettori... Infatti Trump sta già moderando alcune promesse della campagna elettorale: costruzione del muro col Messico, ridotto ad un rafforzamento con recinzioni dei muri esistenti; cancellazione di Obamacare, ridotta ad una riforma della legge (che comunque presenta gravi problemi); deportazione di 11 milioni di clandestini, ridotta alla deportazione dei criminali clandestini ecc.
    Oddio, estremizzando un poco e volgarizzando (parecchio) si potrebbe pensare che tra la Clinton e Trump il vero democratico (quello corporativista, keynesiano e sotto sotto vagamente "fascistoide" e "KKK-like", come erano tanti democratici degli anni '30) alla fine sia proprio Trump... il problema è che l'hanno votato anche (per non dire soprattutto) i tradizionali elettori repubblicani... chi ci resterà peggio? Chi sarà stato più credulone?

    P.S. il trasformismo, soprattutto tra i democratici, negli USA non è così eccezionale, basti pensare a Bloomberg democratico, quindi indipendente (sostenuto dai repubblicani come sindaco di NY), quindi nuovamente indipendente (ma vicino a Obama e alla Clinton) e infin dei conti Trump nella sua lunga vita pubblica e (collaterale alla) politica è stato molto più vicino ai democratici che ai repubblicani, anzi una delle prime campagne elettorali che, da giovane magnate delle costruzioni, ha lautamente finanziato è stata quella di Jimmy Carter...
    Ultima modifica di galinsoga; 15/11/2016 alle 19:58

  5. #15
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    vedi punto C del commento di Filippo
    Ehhh, tutto vero, ma vale anche per il presente non solo per il passato (storia): ad esempio per parlare di un tema di politica-politicante (genere al quale mi sembri un po' refrattario) chi sta facendo informazione sul referendum costituzionale del 4/12? In che modo questa informazione andrebbe fatta? Se c'è proprio qualcosa che non coincide con l'informazione corretta è dare spazio a contrapposizioni faziose ed è proprio quello che stanno facendo i nostri media. A questo punto votare sì/no diventa solo un atto di fede (o di creduloneria).

  6. #16
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    A questo punto votare sì/no diventa solo un atto di fede (o di creduloneria).
    penso che debba essere un atto che debba fare solo chi è avulso dalla propaganda e fuori da qualunque interesse o "cieca ideologia" politica. Chi lo fa con questo distacco non è un "credulone".

  7. #17
    Vento forte L'avatar di bugimeteo
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    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    sono appena saliti al governo negli stati uniti gente che, fra l'altro, crede che la terra abbia 6000 anni, e l'uomo e i dinosauri abbiano convissuto (andrà alla cultura) e altri che credono che le piramidi sono state costruite per essere dei granai sotto l'egida di alieni (andrà... alla ricerca...) mentre lo stratega, consigliere è un suprematista, vicino agli ambienti del KKK e simili. Persone che dovrebbero stare in un qualche centro di igiene mentale, ed invece avrà le mani sul paese piu' importante al mondo.
    Pertanto Grerald Bronner ha ENORMEMENTE ragione. (nel sunto, è da giorni che cerco il libro in italiano ed è introvabile)
    Ora ci aspettano 4 anni durante i quali osserveremo la capacità di resilienza della società americana.
    Poi spetterà a noi, presumibilmente.
    Permettimi, un populista supermiliardario, evasore, con il parrucchino l abbiamo gia avuto molto prima di loro
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    Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare

  8. #18
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    @galinsoga direi che appunto su spese, consenso e debito la democrazia occidentale è piena di creduloni bipartisan e di ogni ceto sociale, fede religiosa ecc. Io però non giudico tanto negativamente i creduloni in quanto non sono essi i responsabili di queste politiche.
    Non sono tanto d'accordo su questo: se uno ti promette la Luna, tu lo voti e questo usa il bilancio dello Stato per provare ad avvicinare la Luna alla Terra dire che "i creduloni" non siano responsabili è un tentativo di limitare la propria responsabilità un po' goffo.
    Diverso il caso il caso in cui a fronte di promesse elettorali A e di voti conseguenti la politica effettiva implementata sia Z.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #19
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Citazione Originariamente Scritto da bugimeteo Visualizza Messaggio
    Permettimi, un populista supermiliardario, evasore, con il parrucchino l abbiamo gia avuto molto prima di loro
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    se per strada vedo uno ubriaco che gira in triciclo, penso "c***i suoi" (berlusconi)
    se per strada vedo uno ubriaco che guida un tir carico di benzina penso "c***i miei" (trump)
    whatever it takes

  10. #20
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    Predefinito Re: I rischi di una "democrazia dei creduloni"

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Bah, sarò cinico e supponente, lo ammetto, ma a me tutti questi articoli, interviste, atteggiamenti...danno solo l'impressione della fuffa stile "scoperta dell'acqua calda". Il rischio di una democrazia di creduloni? Davvero, sai che novità! La prossima fenomenale scoperta - e di converso colpa "scaricata" su internet ed i social network - quale sarà, che c'è gente che crede agli oroscopi o che odia gli ebrei? Certa gente dovrebbe veramente scendere dalla torre d'avorio e:
    A) farsi una bella chiacchierata con la gente comune;
    B) verificare le differenze tra teoria e pratica;
    C) farsi un bel ripasso di storia.
    La democrazia oscilla da sempre tra il rischio della demagogia (alias populismo) portato all'estremo appunto dei "creduloni", ed il rischio di una guida oligarchica e tecnocratica, che non ha mai funzionato tanto bene anche per gli errori insiti nelle teorie pseudo-scientifiche economiche e sociali (appunto la differenza tra teoria e pratica). Il peggio è ovviamente quando si associano demagogia e tecnocrazia, con la degenerazione completa del sistema: sì, è possibile, e si va dal Venezuela chavista alla Germania nazista, ed un po' anche all'URSS.
    Sono d'accordo sui tre punti, ma non troppo sulla conclusione, o meglio non credo che il "da sempre" sia ancora valido ad oggi. Questo articolo approfondisce bene una parte del mio pensiero: How We Broke Democracy (But Not in the Way You Think) – Medium


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