Tutti promettono la Luna. Forse l'ultimo che in Italia non l'ha promessa era Prodi: ma in realtà, la Luna che prometteva era di governare con un'armata brancaleone (promessa infatti finita "male" entrambe le volte). Anche i regimi anti-democratici promettono sempre la Luna per sopravvivere, ed alla fine risultano più corrotti e più compromissori di tante democrazie "plutocratiche"...
Rilancio e ribadisco: nulla di nuovo sotto il sole.
Allargando il discorso, Trump ha fatto sbroccare un bel po' di gente, che si è svegliata solo oggi e vuol dare lezioni a mezzo mondo. Dicendola rozzamente, gente che se la tira tanto e che colleziona titoli accademici (elargiti dagli stessi circoli cui apparitene) e che auto-alimenta la propria presunzione di essere menti superiori. Gli ormai famosi intellectuals yet idiots, gente talmente istruita ed intelligente...da essere totalmente disconnessa dal mondo reale. Auto-creduloni insomma.
Scusami se faccio il cerchiobottista, ma anche qui ci svegliamo tardi. Quando mai, ad esempio, un trattato come il TTIP è stato sottoposto alla volontà popolare? Eppure ora sta succedendo: non de iure coi referendum, ma de facto con politici populisti che ritengono più importante il sondaggio e la prossima elezione, che non un sistema di ampi benefici e funzionale a lungo termine, prevedendo magari qualche salvaguardia sul breve termine per le categorie colpite negativamente dal trattato, ma non certamente la ricusazione dello stesso (la famosa differenza tra il politicante, che guarda solo alla prossima tornata elettorale, e lo statista). Anzi, forse ora come non mai la democrazia diventa "totale", nel senso demagogico, anche grazie alla connettività totale del mondo di oggi (ma comunque no, non è colpa di Facebook se ha vinto Trump).
sì certo Filippo! alla fine dei salmi secondo la mia opinione le responsabilità sono in maggior parte delle azioni dei cittadini.
"Fino a quando gli uomini non avranno imparato a discernere, sotto qualunque frase, dichiarazione e promessa morale, religiosa, politica e sociale, gli interessi di queste o quelle classi, essi in politica saranno sempre, come sono sempre stati, vittime ingenue degli inganni e delle illusioni." L'ha detto Lenin.
P.S. Trump è un repubblicano di New York (City), quindi praticamente un democratico (cit.) Per non dire che ha proprio un passato esplicitamente filo-democratico Purtroppo nel sistema de facto bipartitico americano, la scelta era tra i dem-dem più liberal (che negli USA è una posizione di sinistra, non è il libertarian) ed un po' keynesiani, ed i dem-rep più conservatori ed un po' keynesiani. Alla fine non era questione di creduloneria, quanto di impossibilità di terze scelte... (E forse anche di rifiuto dei clan familiari che stavano divenendo dominanti: Obama in prospettiva, ancora più Clinton, e anche Bush che si erano schierati contro Trump)
A proposito di dem anni '30, KKK ecc. Ricordiamoci anche che dal primo '800 a Lyndon Johnson, i democratici erano il partito Dixie per eccellenza, quello degli schiavisti (e confederati) prima, e dei segregazionisti poi Lincoln, Grant, Teddy Roosevelt e Eisenhower erano tutti repubblicani...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
In realtà credo che al cittadino manchi la capacità di autocritica verso le proprie scelte e il buon senso/conoscenza per poter fare la scelta vantaggiosa per sè stesso. Il fatto di non avere amor proprio, lo porta alla frustrazione e al credere che la situazione creatasi sia responsabilità di altri e non di sè stesso.
p.s.Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare (Mark Twain).
Invece fanno la differenza le scelte che facciamo quotidianamente (aggiungo io).
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