«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
in media se non sbaglio più del 70% degli studenti vanno fuori corso di un anno ricordo come se fosse ieri alla cerimonia di laurea di mio fratello per la triennale, il presidente di commissione si complimentò in quanto fu il più giovane(dic91) a laurearsi nella prima sessione di luglio
località rilate 135m
c'è ostro
Ecco, questo è il concreto esempio di quando dico che le competenze vanno remunerate degnamente .
Purtroppo questo è il quadro più diffuso e realistico oggi per gli under 40 quando devono, come nel tuo caso, restare in Italia e lavorare per un tozzo di pane.
Se penso che alla tua età mio padre (pur con grandi sacrifici, è vero, ma non credo che tu ne stia facendo pochi .... ) aveva famiglia e si era costruito casa, mi rendo conto dello schifo totale dell' attuale situazione .
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Mi intrometto visto che, dato l'argomento, mi sento decisamente chiamato in causa!
Vivere con 1800-2000€/mese di netto è tanto o è poco? Avete già sviscerato parecchio la questione, ma mi sento personalmente di dare più ragione a chi dice che è "poco". Il punto più importante, comunque, è la casa: come già avete detto, averla o non averla, stare in un posto dove pagare tanto o poco di affitto (mutuo), fa davvero la differenza. E parlo di un lavoro con 1800-2000€/mese con 13esima e premio produzione.
Se una persona va a lavorare lontano dalla propria città, e deve abitare in una media/grande città come Milano o Genova, e penso anche Roma, vi assicuro che gli affitti per un appartamento ammobiliato in un quartiere decente sono assurdi. Minimo 600-700€/mese spese escluse, spesso ben in periferia (che a Genova può significare in cima ad una collina), e magari con arredamenti anni '60-'70-'80 anche usurati; e ovviamente difficilissimo trovarli con almeno il posto auto condominiale, e a Genova parcheggiare in strada può voler dire qualche centinaio di € di danni l'anno (graffi e bottarelle, fatele riparare al carrozziere, ma ho visto anche di peggio). Si può andare ad abitare fuori, meglio a Milano dove hai numerose cittadine intorno (Brianza, Pavia ecc.) mentre a Genova o finisci in zone ancora "peggiori" come prezzi (la bellissima ma carissima Riviera) o finisci in qualche valle sulle colline, a far vita davvero di paese, dove però magari trovi un appartamento bello, nuovo, classe A e con garage a 500€/mese (spese escluse). Da piangere pensando che in una media città come Padova, appartamenti simili te li affittano in periferia o nell'immediato hinterland, a distanza di bicicletta dal centro città, ovvero a 10-15' di auto... A Genova, in più, la viabilità locale è tremenda, ed hai una "tassa" ulteriore nel dover prendere l'autostrada e (maledetti e fortunati torinesi, milanesi, veneziani, romani...che ce l'hanno gratis!) pagarla per intero per spostarsi in città e hinterland su "lunghe" distanze, se serve l'auto (no, purtroppo in treno ed in bus non ci vai ovunque né a qualunque ora né in breve tempo). La tangenziale, gratutia e separata dall'autostrada, come in tutte le medie, medio-grandi e medio-piccole città del Nord-Est (Bologna, Padova, Verona e anche tante minori ecc.) qui è una chimera, e lo rimarrà anche con la Gronda Ovest (perché se rendono gratuito il tratto cittadino dell'A10, hanno paura che il traffico d'attraversamento eviti la Gronda...) E non dimentichiamo i parcheggi, a Genova inesistenti quelli liberi se non nei (pochissimi e pessimi tranne uno, comunque periferici) centri commerciali, e per di più costosi.
Una volta, insomma, un ingegnere in una città così, in certe aziende soprattutto, era un lavoro prestigioso e ben pagato. Ti permetteva casa, auto, famiglia, vacanze senza troppi pensieri. Oggi sei tra la piccola borghesia, se rimani solo, ed al limite del proletariato se hai una persona a carico: e ne convengo, che come stipendio devi ritenerti fortunato (oggettivamente sei pure sopra la media italiana). Il bello è che la RAL, il lordo annuo, non è nemmeno male, non troppo più basso che tedeschi o inglesi: che però hanno tasse più basse di un paese che considera "ricco" chiunque possa permettersi più di una Panda usata ed una stanza in affitto; ed anche per loro vale la differenza provincia/grande città. Quei 200-400€ in più di netto mensile, per molti farebbero la differenza...
Facciamo un conto rapido ed approssimato:
- casa (affitto+spese) 600-700€;
- auto (rate+assicurazione+bollo) 300-400€;
- un minimo di pensione integrativa (fosse anche solo il riscatto degli anni di laurea, sottoscritto da disoccupato) 200€;
- abbonamento mezzi pubblici 50€;
- abbonamento palestra 50€;
- rientro a "casa" 1 weekend al mese (carburante+autostrada) 100-150€.
Ecco che come spese fisse mensili, siamo a 1300-1550€: e nel resto ci devono stare spesa (anche solo al discount, se c'è in zona), uscite serali (cinema, aperitivi, cene, gite in giornata, se uno non è un eremita), carburante ed eventuali autostrada e parcheggio le volte che ti sposti in auto, visite mediche/odontoiatriche (detraibili solo al 19%), acquisti di abiti o mobilio, e tutto il resto. Se sei da solo, integrando con 13esima e premio, riesci a far quadrare i conti annui, a farti un paio di vacanze (non certo in Giamaica ogni anno!) e magari a risparmiare qualche centinaio di €, al più poche migliaia se sei un semi-eremita (all'anno, non certo al mese). Se hai una persona a carico, che certo non puoi tenere chiusa in casa come fossimo in Arabia Saudita, ecco che devi davvero stringere la cinghia: e se devono stringere la cinghia i "fortunati", siamo messi davvero male, no? E intendo, non certo rinunciare alla Giamaica (ma che gente conoscete?!?), ma davvero centellinare le uscite fuori, centellinare gli acquisti (mobili, vestiti ecc.) e avere difficoltà anche per una vacanza a Jesolo o un weekend a Roma o una giornata (senza pernottamento) sugli sci. Tiri avanti benino solo se hai fatto un bel periodo ben pagato all'estero (anche con azienda italiana, purché ovviamente con indennità e benefit), ma comunque erodendo questi risparmi per fare qualche acquisto in più o una vacanza un po' più carina (ma ripeto, non certo in posti esotici, a meno che non siano quelle super-low cost).
Il brutto, il peggio, è che c'è gente, anche politici di primo piano, che esaltano l'autarchia, la svalutazione della moneta, i lavori a basso valore aggiunto mal retribuiti: che non vuole certo avvicinarci alla Svizzera, ma piuttosto renderci di nuovo i "cinesi d'Europa"
Ultima modifica di FilTur; 13/02/2017 alle 10:38
Ecco, se posso permettermi: quel ministro la buttò lì malissimo, ma se la tua ambizione non è entrare subito in una grandissima azienda*, davvero meglio che ci metti pochi anni anche a voto "basso". I selezionatori potrebbero anche scegliere un voto basso, se vedono che hai fatto in fretta, ovvero che ci hai messo un lavoro in mezzo. Esperienza personale mia, per questo mi permetto questo consiglio
* Certe grandi aziende selezionano, neo-laureati, solo dal 100 in su per motivi di scrematura. Non è poi nemmeno detto che assumano "davvero", magari si fa uno stage e poi si viene lasciati a casa per crisi di settore; o magari si viene assunti, ma non è detto che siano quelle dove pagano meglio e si hanno i migliori scatti di carriera. Parlo per esperienza sia personale sia di ex-colleghi d'università.
Ormai non piu', qua nell principali citta' gli stipendi netti ( parlo di laureati) sono ben superiori a quelli Italiani e il costo della vita e' di poco superiore ( tranne hong kong). Cmq con gli stessi costi uno abita in citta' come Shanghai, non in qualche citta' medio-grossa italiana in case anni 60-70 se non peggio.
Cmq 10-15 anni e se continua cosi l'italia diventa tipo Vietnam o paesi simi come potere d'acquisto e salari.
Non parlio poi d'estetica delle citta' che sanno gia' ora di vecchiume.
Il lato positivo sara' che le aziende italane esporteranno e quindi potrebbe aumentare l'occupazione e chi laorera' all'estero in Italia si sentira' ricco.
Odio la nebbia !!!
Piccolo appunto: tra Genova e MI/RM mi sembra ci sia un abisso in termini di affitti. Tutte le volte che per curiosità guardo gli annunci a Genova trovo tranquillamente appartamenti anche di ampia metratura a prezzi che nelle altre due città sarebbero impensabili. Proprio adesso in prima pagina c'è un 120 mq in via Acquarone al Castelletto, che mi pare sia una buona zona semicentrale, a 600 euro/mese, prezzo al quale in semicentro a Milano o Roma trovi forse un monolocale grande quanto una stanza
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Genova è molto varia. Se cerchi ammobiliato, con garage, in un buon quartiere e non troppo vecchio, partono anche 1200+ €/mese. E anche in zone nominalmente buone, ti trovi edifici decrepiti, con arredamenti da bisnonna morta, a volte su per mulattiere ai limiti della transitabilità, a volte semplicemente sul cocuzzolo delle colline, con enormi problemi di parcheggio (in zone come Castelletto i marciapiedi di notte sono occupati dalle auto dei residenti) e se chiedi il garage ti prendono per un marziano, ai prezzi che dici: insomma devi stare molto attento, qui, a cosa trovi a prezzi decenti. Milano e Roma sono anche peggio, lo so, ma tra quelle e città come es. Padova ci sta in mezzo Genova ahimé Per tutti noi "non-genovesi" in azienda, è ogni volta un po' un terno al lotto un po' una fatica di Sisifo trovare casa nuova, di rientro dalle trasferte ovvero semplicemente per avvicinarsi al centro. Castelletto sarebbe anche molto buona, se non fosse appunto per i problemi di parcheggio e per certi appartamenti che, te lo dico per esperienza diretta, te li raccomando tra vecchiume, pseudo-attici posticci un piano sopra l'ascensore o seminterrati umidi... Poi quelle sono le zone di Genova, signorili, ma dove i palazzi hanno almeno un doppio ingresso, uno al piano terra ed uno sul tetto dalla strada di sopra a volte anche su più livelli, vedere per credere.
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