Ma guarda, alla fine dipende da cosa vuoi fare e quali sono le tue necessità durante la settimana (da lunedì a giovedì sera).
Se in settimana sostanzialmente non esci o al massimo esci una sera per bere qualcosa e far due chiacchiere con i tuoi amici o un aperitivo direi che qualsiasi paese, anche il più sperduto e morto, ti permette di farlo. Se invece hai intenzione di fare vita più attiva (uscire più giorni durante la settimana, andare alla ricerca continua di locali e/o eventi nuovi, mostre & co) allora chiaramente ci vuole una città di un certo livello sui generis di Milano o Torino.
Lou soulei nais per tuchi
mutuo? non ne ho avuto bisogno e non lo farei comunque mai.
la casa di villanova è mia, dove sto ora sono in comodato e visto che è una catapecchia, quando l'acquisteremo non avremo bisogno di un mutuo perchè non vale niente...
per metterla a posto faremo tutto quel che possiamo fare direttamente noi sporcandoci le mani.
per aprire l'attività abbiamo usato quasi tutte le riserve messe via in 15 anni di lavoro, per cui, grazie al cielo, non ho mai avuto bisogno di un mutuo.
che, per inciso, essendo un precario, non mi avrebbero mai concesso.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
è soggettivo, per chi abita in un paesino passare pomeriggi in palestra o a gironzolare per la città con amici è banale, si preferisce spendere il tempo per fare lavoretti utili. Che chi abita in paese fa le stesse cose tutti giorni è opinabile, forse è il contrario.
Vero, però devi saperti accontentare. Io quando esco bevo sostanzialmente due cose: birre artigianali (il 90% delle volte) e gin di qualità. Eccetto rari casi, fuori dalle grandi città l'unico modo per soddisfare queste passioni è ordinare online, e la soddisfazione di farti una bottiglia buona al bar con gli amici non te la puoi togliere. Esempio come mille, ovviamente, di una cosa della quale a molti interesserà poco. Ma anche solo il tempo che ci vuole, sempre tolti rari casi, per arrivare in aeroporto per persone come me (volo tra le 50 e le 80 volte all'anno) renderebbe scoraggiante restare in una zona più isolata. Sono stili di vita diversi, generalmente incompatibili, che privilegiano in un caso il local e nell'altro il global. Preferenze.
bello eh aver a che fare con la gente in continuo a lavoro... "e non va ben qui, e non va bene là, il posto per il cagnolino non c'è..." quando mia madre torna da lavoro dall' albergo (che per inciso è part-time e va sopra i 1200) è una sinfonia di storielle talmente assurde da scriverci un libro.
bon, ho sganciato la bomba, scappo e chiudo l' OT
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Ok, ma questo praticamente anche io che ho sempre abitato in una provincia (da 25 anni abito a FE, provincia da si e no 150K abitanti nel capoluogo)...Secondo me state un po' estremizzando la questione, come se ci fosse solo un bianco e un nero: non è che solo in città come Milano e Roma alla sera c'è qualcosa da fare.
Esistono province e province...esistono capoluoghi di provincia come Pavia in cui obiettivamente, tolto il mercoledì sera, c'è ben poco da fare, e altri dove invece qualcosa in più da fare c'è alla sera (esempio Modena toh)...non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Ferrara la metterei in una via di mezzo personalmente: qualcosa da fare c'è benchè non in effetti una grande varietà, e per il resto...se parliamo di vivibilità della città credo sia una fra le più vivibili al nord malgrado abbia qualche problema negli ultimi anni a livello di criminalità (accentuati dalla questione vergognosa relativa al Palazzo degli Specchi che si trascina da 30 anni ), problema che però è comune a diverse altre città del nord.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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