Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io ho sempre vissuto in una piccola cittadina (Vicenza, 120.000 abitanti) fino a 4 anni fa, poi mi sono trasferito nel paese limitrofo (Altavilla, 12.000 abitanti).
Beh, le comodità della cittadina sono tutta un'altra cosa.
Il dover prendere la macchina ogni volta per fare acquisti all'ipermercato (più economico) o nei negozi di abbigliamento di una certa marca o anche solo per andare in banca (perchè magari nel tuo paese non c'è la filiale) o per qualche altra attività.
Per non parlare magari di scuole o università ad esempio.
Poi la sera ad esempio, esci qua ad Altavilla e non c'è niente, esci a Vicenza e, per quanto piccola, un minimo di vita la si trova.
Dipende cmq da cosa una cerca, se la comodità di avere tutto a portata di mano/piedi/bici/mezzo pubblico, piuttosto che l'isolamento di un paese.
E' tutto relativo.
Io qua non sto male, tornerei dritto a Vicenza, però attualmente i prezzi delle case sono ancora al di fuori dalla nostra portata per quanto riguarda la "case dei nostri sogni).
Come tutte le cose quindi non c'è una verità assoluta.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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Non conosco la realtà di una piccola città come Vicenza.
Ma ti posso raccontare quella di una città un po' più grande (per gli standard italiani) come BO.
L'unico vero motivo per stare dentro i confini, anche se a dirlo sembrerò un pensionato con un piede nella fossa , sono gli ospedali.
Piccoli negozi ci sono anche nel paesino. Piccoli supermercati pure. Per i grandi centri commerciali o per le spese più grandi serve comunque l'auto. Il sistema di trasporti urbani di BO fa pietà, forse è meglio a Nairobi; va bene giusto per gli studenti più giovani che non hanno l'età della patente e gli tocca soffrire come ai genitori prima di loro. Ecco... Giusto se sei uno studente universitario che deve/può dividere l'appartamento con 6 coetanei allora è meglio "il centro".
Messo tutto sul piatto meglio i comuni limitrofi.
Magari con un sistema di trasporti modello Parigi/Londra chissà...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mm, sulle prospettive di carriera non ci metterei la mano sul fuoco.
Il punto è questo: un lavoratore non specializzato (operaio) con mansioni di manovalanza e livello di istruzione più basso guadagna di più di un lavoratore impiegato specializzato (con competenze ad esempio in lingue straniere e/o contabilità) laureato.
Magari non c'è la differenza abissale, ma il primo guadagna 1.400 euro, il secondo 1.200.
Ergo mi pare evidente che, per guadagnare di più, conviene fermarsi alla terza media o al massimo al diploma.
Faccio l'esempio mio e di 4 miei amici.
Io ho fatto il liceo scientifico, laurea triennale in economia e direzione delle imprese + tirocinio universitario. Stipendio mio: 1.000 euro al mese, in passato sono arrivato a quasi 1.200 (ma mai raggiunti).
Amico A ha fatto l'IPSIA (Istituto Industria Artigianato) e si è fermato al diploma. Lavora come operaio metalmeccanico (fresatore-tornitore) e prende quasi 1.800 euro al mese.
Amico B ha fatto Agraria e anche lui si è fermato al diploma. Lavorava, fino a poco fa, come muratore, e prendeva sui 1.400-1.500 euro al mese.
Amico C non ha finito le scuole superiori, lavorava in fabbrica come operaio non specializzato, guadagno intorno ai 1.500-1.600 euro al mese.
Abbiamo quasi trent'anni, mi pare che un piccolo bilancio si possa già fare...
Lou soulei nais per tuchi
Perchè per chi abita in una grande città la provincia è la morte culturale (spesso anche sociale) e la noia, oltre che l'isolamento. In altre parole, non c'è un c*zzo da fare. Non a caso io sono scappato appena ho potuto.
In aggiunta a questo, le differenze di costo sono spesso ben compensate dal fatto che in città non serve avere e usare automobili.
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