Un terzo caso può essere Padova, a metà tra Vicenza e Bologna. Città di medie dimensioni (ca. 200mila abitanti), ma con un hinterland abbastanza compatto attorno, per cui l'area urbana "reale" è sui 400-450mila abitanti. Certi centri commerciali e certi servizi privati sono distaccati nei comuni dell'hinterland, così come molti cinema, locali e ristoranti; mentre in città sono concentrati la zona industriale più grande (ZIP), il complesso ospedaliero, la stazione ferroviaria per i treni a lunga percorrenza, ovviamente il centro storico ecc. Tuttavia, essendo dislocati in zone diverse e con sistemi di viabilità diversi, a volte è conveniente abitare nei comuni dell'hinterland piuttosto che dall'altra parte della città (e Padova non è proprio grandissima come estensione). Anche perché, in molti casi, la differenza tra la periferia cittadina e certe grosse frazioni dei paesi dell'hinterland, la si nota solo dai cartelli che segnalano i limiti comunali, dato che urbanisticamente ormai si passa di qua e di là senza soluzione di continuità. Il sistema stradale è ben integrato, con un sistema di tangenziali chiuse ad anello ed in doppia corsia a carreggiate separate, più 5 assi esterni (Limena e Vigonza sempre a 2+2 corsie, Abano, Selvazzano e Castelfranco a 1+1), tutti gratuiti e separati dal sistema autostradale. Mancano invece le integrazioni sul trasporto pubblico il tram rimane entro i confini comunali del capoluogo, le stazioni locali sono poche, e i bus nonostante un'unica azienda rimangono "segregati" tra dentro e fuori città. Anche il lato ciclabile ha i suoi difetti, dove le piste comuni (spesso ottime) sono quelle costruite da regione o provincia, mentre i singoli comuni sembrano incapaci di dialogare sul tema (es. piste ciclabili che s'interrompono praticamente nel nulla al cambio di municipio).
Insomma a Padova vivere in città o nell'hinterland, a meno che non si voglia vivere nel centro storico, fa poca differenza, ed è un'area ben integrata. Integrata però all'italiana, con qualche difetto insomma e che soprattutto non riesce ancora a trovare quell'ampio appoggio politico necessario a fare un unico comune, tra i 350mila ed i 450mila abitanti...
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Diciamo che uno che si è fermato alla terza media ha anche MINIMO 10 anni (5 superiori + 5 università) in cui, invece di sborsare x euro al mese per studiare, ha guadagnato x euro al mese.
E non è poco.
Poi però parliamo di lavori "fisici" vs lavori "intellettuali", con tutto quello che ne consegue (lavorare magari in produzione con 5° d'inverno e 40° d'estate, stare in piedi 8/9 ore al giorno, sollevare pesi, etc.
Insomma, il rapporto costi/benefici non è così facile ed immediato da fare.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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In molti hanno una vita distorta della vita di provincia
"Non c'è un ... da fare" cosa significa? O meglio, cosa vuoi fare?
Perché dubito che in settimana mentre si lavora uno abbia bisogno di girare 4-6 locali per sera più 1-2 discoteche o altri locali per fare after, o necessiti per forza di eventi musicali, concerti, fiere varie ed eventuali dal lunedì al giovedì
Lou soulei nais per tuchi
ti dai la risposta da solo ma è SBAGLIATA.
di auto in vita mia ne ho comprate tre. tutte a rate.
una 600, una fiesta usata ed una panda.
tutte pagate a rate, col mio magro stipendio. è vero, vivevo ancora a casa, ma avendo bisogno di cambiare auto volta in volta, ho dovuto farlo.
e l'ultima, la panda, lho pagata in 5 anni e mia madre ha dovuto fare da garante perchè altrimenti col mio contratto a progetto, seppur rinnovato di due anni in due anni per un totale di sei, non mi avrebbero dato nulla.
certo, una 600, un fiesta usata ed una panda. mica macchinoni.
quindi la risposta è SI, ho comprato auto in vita mia, non mi hanno mai regalato niente.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
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