Verde pubblico: come andiamo nelle vostre citta?

**paxo** · 27/04/2017, 10:10

Ma dei bei palazzoni in cemento armato in stile sovietico? b.jpg

E non dite che non c'è verde, guardate quanti alberi ci sono vicino i palazzi

**FilTur** · 27/04/2017, 11:39

Originariamente Scritto da paxo

Ma dei bei palazzoni in cemento armato in stile sovietico? b.jpg

E non dite che non c'è verde, guardate quanti alberi ci sono vicino i palazzi

Nelle medie e grandi città europee, li trovi spesso, non solo nell'ex Comecon

Anzi es. i Plattenbau originano da soluzioni tecniche olandesi, tedesche e francesi del periodo tra le due guerre mondiali; anche in Italia in certe città trovi quartieri simili... Ma concordo, lo stile sovietico o cecoslovacco rimane il migliore

**paxo** · 27/04/2017, 12:40

Originariamente Scritto da FilTur

Nelle medie e grandi città europee, li trovi spesso, non solo nell'ex Comecon

Anzi es. i Plattenbau originano da soluzioni tecniche olandesi, tedesche e francesi del periodo tra le due guerre mondiali; anche in Italia in certe città trovi quartieri simili... Ma concordo, lo stile sovietico o cecoslovacco rimane il migliore

Si, si trova anche nell'Europa occidentale qualche edificio del genere, tipo nelle banlieue francesi.
Anche in paesi ricchi, come in scandinavia ci sono alcuni di questi palazzi tutti uguali senza anima, non sono brutti come quelli sovietici ma hanno le stesse forme squadrate. Non so se li si fa per un fattore climatico, in modo tale da costruire più velocemente usando i prefabbricati sfruttando i pochi mesi caldi, o forse è proprio un loro stile architettonico.

**Cittadino** · 27/04/2017, 13:12

Oltre al consumo di suolo, di per sé gravissimo, soprattutto in un paese come l'Italia ad alta densità di popolazione, c'è anche il fattore "condivisione": il nuovo modello di città, basato su villette o anche su piccole palazzine ultra murate e magari anche ultra nascoste da siepi e cipressi (e, perché no, ultraprotette da ferocissimi cani latranti), è proprio il contrario della convisione e del concetto di comunità, in quanto ogni villetta (o anche ogni palazzina) è un microcosmo, chiuso anche visivamente a tutti gli altri, e da quel microcosmo si esce soltanto in macchina, quindi ben nascosti.

Anche la divisione rigida tra zone commerciali e zone residenziali accentua questa cosa, tanto che, per esempio in America, si parla di walkable mixed-use neighborhoods (quartieri ad uso misto e "camminabili"): ovviamente il concetto di uso misto e camminabilità si può declinare in tantissime forme diverse, ma i punti fondamentali sono:

1) Aumento della densità di popolazione, e quindi minimizzazione delle distanze e del consumo di suolo

2) Netta prevalenza delle superfici pubbliche su quelle private e condominiali

3) Destinazione mista, ossia negozi, uffici e abitazioni negli stessi edifici, o comunque strettamente mischiati, e non quartieri di uffici, quartieri di negozi e quartieri dormitorio.

**NoSync** · 27/04/2017, 15:48

Originariamente Scritto da FilTur

3) ma anche no, continuate a ragionare per modelli ideali dove A) tutti i condòmini fanno il loro dovere, B) la manutenzione non è un problema

Sì ma non sto parlando di case popolari, eh.

**FilTur** · 28/04/2017, 15:07

Originariamente Scritto da NoSync

Sì ma non sto parlando di case popolari, eh.

Allora stiamo parlando tra (te e me) "privilegiati" nell'Italia di oggi

Battute populiste a parte, tutti quelli che conosco o vogliono abitare es. a Padova per la sua vivibilità, dove i piccoli condomini e le villette hanno un ruolo in questo suo valore aggiunto; oppure vogliono abitare a Milano (o Roma o Genova ecc.) per i servizi, il divertimento o altro, ma nessuno perché gli piaccia abitare in un grande/issimo condominio

Rimango convinto che il consumo di suolo sia una necessità, da migliorare ma ineluttabile; e l'ambiente urbano sia certamente ottimizzabile e reso più vivibile e "sostenibile", ma non un male in sé. Una via di mezzo tra costruire ovunque una villetta e vivere inscatolati, ci sarà pure!

**FilTur** · 28/04/2017, 15:11

Originariamente Scritto da Cittadino

1) Aumento della densità di popolazione, e quindi minimizzazione delle distanze e del consumo di suolo

2) Netta prevalenza delle superfici pubbliche su quelle private e condominiali

3) Destinazione mista, ossia negozi, uffici e abitazioni negli stessi edifici, o comunque strettamente mischiati, e non quartieri di uffici, quartieri di negozi e quartieri dormitorio.

I primi due punti li condivido, ma il 3° è proprio ciò che è un tipico quartiere, anche moderno, in Italia! O meglio, i quartieri dormitorio ed i quartieri destinati esclusivamente ad uffici sono un'eccezione di alcune grandi città, ma non certo la norma. E' invece un problema negli USA, ma parliamo di un "mondo" diverso. Non è però che abbia solo svantaggi: l'avere zone esclusivamente residenziali, permette anche di avere quartieri molto tranquilli e vivibili, senza la congestione ed il traffico del lavoro e dei negozi; anche se poi devi fare km per andare a comprare il pane.

**NoSync** · 28/04/2017, 15:46

Originariamente Scritto da FilTur

Allora stiamo parlando tra (te e me) "privilegiati" nell'Italia di oggi

Battute populiste a parte, tutti quelli che conosco o vogliono abitare es. a Padova per la sua vivibilità, dove i piccoli condomini e le villette hanno un ruolo in questo suo valore aggiunto; oppure vogliono abitare a Milano (o Roma o Genova ecc.) per i servizi, il divertimento o altro, ma nessuno perché gli piaccia abitare in un grande/issimo condominio

Rimango convinto che il consumo di suolo sia una necessità, da migliorare ma ineluttabile; e l'ambiente urbano sia certamente ottimizzabile e reso più vivibile e "sostenibile", ma non un male in sé. Una via di mezzo tra costruire ovunque una villetta e vivere inscatolati, ci sarà pure!

Chiaramente non tutti i condomini possono essere della medesima qualità, ma io sto pensando a costruzioni del genere:

http://s.alessio.re/2ptA589
http://s.alessio.re/2pttxGz

Il consumo di suolo è ineluttabile sì, lo spreco no. In Italia siamo specialisti nel secondo.

**wtrentino** · 28/04/2017, 17:31

Comunque lo spreco del suolo in italia va per una grossa fetta in capannoni industriali a volte rimasti a metà e a volte finiti ma inutilizzati, strade prive di utilità e abusivismo edilizio in genere con interi quartieri disabitati.

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**Heinrich** · 29/04/2017, 10:25

Originariamente Scritto da wtrentino

Comunque lo spreco del suolo in italia va per una grossa fetta in capannoni industriali a volte rimasti a metà e a volte finiti ma inutilizzati, strade prive di utilità e abusivismo edilizio in genere con interi quartieri disabitati.

Concordo.
Voi avete già letto questa frase?

"Dopo i campi di sterminio è giunto lo sterminio dei campi"

Andate a vedervi l'autore, di dov'è e a cosa si stava riferendo.