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Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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mentalità antiquata. come ci sono le mantenute (e ti assicuro sono molte di più dei mantenuti) ci sono anche i mantenuti. tu mi dirai: è sbagliato in entrambi i casi, io concordo con te, ma è il "o ci si alterna o paga l'uomo" a farmi venire l'orticaria. ci si alterna punto, la parità dei sessi è anche questo, sembrerà banale ma la penso così ed il tutto è scevro da qualsiasi forma di maschilismo eh, sia chiaro.
io cmq pago più spesso di quanto non lo faccia la mia lei, non per mentalità o cos'altro ma per puro piacere di farlo. ovviamente quando si deciderà di convivere e stare assieme sempre (di matrimonio non se ne parla se non civile per tutelare eventuali figli, il matrimonio è un altro emblema dell'estrema arretratezza di pensiero, soprattutto quello religioso che al solo pensiero mi fa venire da vomitare) il conto sarà unico e con piacere a prescindere dalle entrate di uno e dell'altro.
la cosa che fa ridere è che gli stessi che pensano che debba pagare l'uomo perché gli usi e costumi impongono così sono gli stessi che si sposano per poi rimanere senza NIENTE dopo un eventuale divorzio. fortunatamente in tal senso le cose stanno cambiando ed anche gli uomini riescono a mantenere la propria dignità dopo un divorzio.
Si vis pacem, para bellum.
Sottoscrivo in pieno TUTTO quello che hai detto. E hai detto proprio bene: il fatto che con separazione e divorzi, almeno nel 90% dei casi, a perderci sia il marito, è proprio figlio di questa mentalità, la mentalità del "deve pagare l'uomo". A me dispiace moltissimo quando vedo quei padri separati che praticamente restano senza un soldo (ne conosco anche uno, che a 53 anni deve vivere in una stanzetta nell'appartamento dei genitori ultra ottantenni perché tutto il suo stipendio se ne va per mantenere la ex moglie, la quale non fa assolutamente nulla dalla mattina alla sera e si è presa pure la casa che LUI aveva comprato). Però un po' mi viene anche da dire: "Ve la siete cercata"! Dici che deve pagare tutto l'uomo? E allora di che ti lamenti?"
A scanso di equivoci, io sono molto vicino ai mariti e padri separati, ai quali va tutta la mia solidarietà, ci mancherebbe.
Facciamo un po' di chiarezza:
pagare i conti al ristorante o al bar da parte dell'uomo è un atto di galanteria,ma a certe condizioni:
la lei non lo deve pretendere come atto dovuto,e se c'è sentore di "sfruttare la situazione" da parte di lei,io sono il primo che se ne va.
Per me è importante che almeno qualche volta sia lei a voler pagare.
Al contrario,per un uomo,rilassarsi in una situazione di comodo dove la ragazza paga sistematicamente,per me non sta né in cielo né in terra.
Per la mentalità io son fin troppo avanti nei rapporti(coppia aperta ,scambio di coppia ecc.) ma sui conti mi piace salvaguardare un certo stile di comportamento.
Quando invece si mette su casa insieme: parità assoluta secondo i propri mezzi.
In ogni caso anche la donna più emancipata si stanca presto di un uomo bamboccio che dipende dal suo portafoglio.
Fosse stato qualche decennio fa ok, ma con con i tempi che corrono (divorzi e separazioni a gogo) io non potrei mai avere un conto in comune con un ipotetica moglie (o convivente... piu probabile la seconda perchè sono "contrario" al matrimonio). Un minimo di autotutela ci vuole, soprattutto poi per noi maschi ( in caso di divorzio la ex puo' letteralmente mandarci "sotto un ponte" ).. Non si tratta di sfiducia, ma purtroppo si sa come possono andare queste cose (magari oggi sei innamoratissimo e tra 10 anni le cose cambiano....).
Quindi capisco benissimo le coppie coi conti separati, e secondo me un partner deve assolutamente rispettare la scelta dell'altro, e poi comunque si tratta solo di conti separati, le spese si dividono in due.
Tornando al discorso iniziale credo sia giusto che si paghi entrambi, io proprio non sopporto quelle donne che vogliono farsi pagare tutto (e se ne approfittano) come non potrei mai fare il contrario... uno volta fa uno una volta fa l'altro..
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La penso diversamente, se parto coi conti separati vuol dire che già in partenza non hai piena fiducia nel partner, altrochè.
Noi abbiamo tutto condiviso e, per pura tutela in caso ci venisse voglia di metterci in proprio, sposati in separazione di beni.
Ma da quando conviviamo non ci siamo mai posti la domanda su chi paga o se fare condiviso o meno.
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Ma guarda, per come la vedo io una persona che si sposa (che sia civile o religioso, gay o etero poco cambia) lo fa perche' desidera passare il resto della vita con il partner. Non parto con l'idea "finche' dura poi vediamo...".... altrimenti tanto vale rinunciare da subito.
Per il resto ok alla separazione dei beni (cosa che ho fatto) ma il conto corrente separato no.
Trovo folle dover tenere i conti della spesa, dei vestiti e di quant'altro, arrivare a fine mese e dover dire mi devi 10 o ti devo 20. Per non parlare poi delle spese per i figli. La vita matrimoniale ha delle spese comuni, e' un dato di fatto, ed il conto comune lo trovo utilissimo.
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Per il momento non convivo.
Preferirei comunque avere i conti separati e avere un conto in comune nel quale far confluire un tot per le spese comuni.
Lou soulei nais per tuchi
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