D'accordo. Il problema è il "dopo". In questo caso, la signora Arzuffi è stata buttata in pasto alla stampa e alla gogna popolare, rea di "infedeltà", cosa quest'ultima che al massimo riguarda i rapporti familiari loro interni; quanti figli illegittimi nascosti ci sono, quante situazioni così? e se per caso proprio il tuo, diventa un assassino, allora certamente tu sei la prima colpevole per il fatto che hai fatto le corna al marito? Se la signora fosse stata fedele, Yara non sarebbe morta, a questo alla fine è arrivato il pubblico, basta vedere sui siti più popolari gli insulti che la poveretta si è presa... ma dai... Il punto è che non c'è più un minimo di codice deontologico anche da parte dei giornalisti. E' ovvio che i conti non tornano, se questo ha il cognome Bossetti e il DNA Guerinoni, ma a questo il lettore ci può arrivare già da sé, senza sbattere in prima pagina i familiari e calcare la mano.
Perché, quando succedono piccoli fatti con arresto in flagrante, spesso si trovano sulla stampa solo le iniziali - per la privacy - mentre quando è un grosso caso, su cui si può lucrare in termini di copie vendute, talk-show e servizi sui settimanali, allora nomi e congnomi sono subito in chiaro, prima ancora che esista un minimo abbozzo di giudizio?
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