Beh io non ho letto tutti i messaggi però posso raccontare la mia esperienza:
famiglia di origini abruzzesi, mio padre militare e quindi in giro in varie parti d'Italia poi è rimasto 18 anni in Liguria dove sono nato io, poi gli è venuta la nostalgia e a 18 anni siamo tornati tutti in Abruzzo e lui si é trovato un lavoro di ragioniere.
Beh che dire il mio imprinting mentale e linguistico è del nord,rivendico però le mie origini abruzzesi e guardo liguri ed abruzzesi senza peli sulla lingua,amo entrambe le regioni (ma la Liguria mi prende anche il cuore ).
Non sarei rimasto in Abruzzo se non avessi trovato le condizioni minime sindacali per il mio lavoro,paradossalnente le ho trovate più in Abruzzo,regione "cafona" ma in crescita negli anni 90 e 2000, piuttosto che nella Liguria "vecchia e ripiegata su se stessa".
Se fossi sceso altri 150 km più a sud(foggiano) avrei dovuto pagare il pizzo,e conoscendomi non avrei mai accettato.
In ogni caso preferisco il nord, quello vero,o Milano o Sud Tirolo,oppure in Germania dove mi trovo in sintonia su certi parametri di vita pratica (gli stessi per cui soffro un po' in Abruzzo).
Qui in Abruzzo faccio l'imprenditore edile e mi piace che si possa lavorare senza dover "ungere" e in un ambiente ancora sano (almeno la mia zona).(una realtà grezzotta ma plasmabile).
Linguisticamente basta vedere Wikipedia e si sa dove passano i confini linguistici nord centro e sud (confermati anche ad orecchio).
Le antiche dislocazioni dei popoli preromani hanno influenzato l'adozione del latino e la successiva nascita dei dialetti per cui l'area celtica ingloba Senigallia al nord, l'area osca fa risalire a latitudini da bassa Toscana i dialetti meridionali lungo l'adriatico (Teramo ma anche Ascoli), mentre il confine poi ingloba L'Aquila città (zona sabina) nei dialetti centrali e scendendo ancora più a sud anche parte della provincia di Frosinone è compresa nel centro.
Io personalmente ho sempre snobbato l'accento ligure,ed ancora di più il bruttissimo accento abruzzese delle mie parti (un oltraggio alla lingua di Dante).
Personalmente preferisco l'accento neutro , capisco ma non parlo i dialetti.
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 13/08/2017 alle 08:28
ho sempre preferito la mentalità del sud a quella assai discutibile di dove abito... al sud c è un elemento nel quale mi ci ritrovo da sempre, ossia l attaccamento alla famiglia e il sentire quei valori come il matrimonio, il rispetto verso chi è piu grande di te... l espansivita... qui sono circondato, a partire dagli ambienti di lavoro, da una freddezza snervante... ma dico: è mai possibile che un caporeparto il direttore gli da del lei come al ragazzotto appena arrivato ?... e poi, fratelli e sorelle che stanno separati da centinaia di km e si sentono su Facebook ogni due settimane... ragazzini che rispondono stizziti alle osservazioni degli adulti, roba che se lo fai in certi paesi prendi tante di quelle mazzate... ecco in estrema sintesi ciò che mi piace del sud e non mi piace del nord, e la toscana somigliamolto di piu al nord in questo senso
Questo attaccamento esagerato alla famiglia, alle tradizioni, tutti che vogliono sapere cosa fa l'altro, impiccioni, casinari, pettegoli, modo di fare grezzo, tutte cose che odio. L'espansività va bene finché non si "rompe" al prossimo e non si è invadenti, meglio la freddezza del nord in questo caso.
a me la... "riservatezza" di cui sopra sa di menefreghismo allo stato puro... sembra che ci si dimentichi del calore umano...
ho la seconda casa in un paese dove tutti sappiamo i fatti
e questo mi fa sentire in una grande famiglia, invece che a siena, dove se saluti il primo che
passa la mattina, nemmeno ti guarda in faccia... la riservatezza ?
basta essere dentro casa tua che nessuno ti viene a cercare
A parer mio il mix migliore è calore umano senza però invadenza e cafonaggine. Questi elementi insieme tra loro sono però molto difficili da trovare.
Il calore umano va diminuendo anche al Sud, resta la maleducazione e l'aggressività, l'invidia e la malignità. Anche a me dà fastidio molto la freddezza delle persone però certe volte non saprei cosa scegliere tra essa e l' invadenza condita a falsità e malignità.
Comunque stare in una seconda casa non è lo stesso che vivere sempre nello stesso posto, per cui la percezione della realtà cambia, non ne si ha una completa, nè si conoscono a fondo le persone, fossero anche parenti.
In una parola è la quotidianità che stufa
Il sud non è più come si racconta. Le cose si sono molto uniformate ormai. Se riuscissi ad avere una padronanza perfetta della lingua straniera non sarei in Italia. Della mia nazione non mi piace che le persone ragionano "a caste/famiglie/gruppi di interessi". Di fatto non esiste un modo di ragionare "da italiano". Fregare il prossimo o lo Stato diventa quasi un vanto.
Come città comunque sarei curioso di vivere un periodo a Trieste, città nordica ma con il mare. in genere mi attirano i luoghi dell'Italia vicino al confine e con il mare, quindi Liguria, Friuli. Paradossalmente anche la Sicilia, un bel posto di mare in Sicilia con un lavoro statale sicuro mi garberebbe assai.
L'Italia è bella tutta ma le grandi città italiane sono poco vivibili rispetto alle grandi città per esempio degli USA o europee più avanzate e risultano alla lunga snervanti
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