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  1. #1
    Vento fresco
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    Predefinito tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    I tempi stringono, la bolla finanziaria comincia a vacillare, e tra venti di guerra e disastrosi dati economici provenienti da tutto il globo ci si avvicina a grandi passi verso il grande crollo finanziario ormai prossimo.
    E non dimentichiamoci che tutte le più grandi crisi finanziarie sono sempre iniziate a settembre, mese nero per l'economia e la finanza...
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  2. #2
    Vento teso L'avatar di ghetto79
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    ...quello precedente era già finito?

  3. #3
    Uragano
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    disastrosi dati economici provenienti da tutto il globo
    Ovvero quali?


  4. #4
    Vento fresco
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    Citazione Originariamente Scritto da ghetto79 Visualizza Messaggio
    ...quello precedente era già finito?
    falsamente dichiarato finito. C'è stata una dose massiccia in endovena di droga somministrata allo strafatto già morente. Illusione e ricaduta nel baratro, dopotutto un drogato in fin di vita non lo si può salvare dandogli sempre maggiori dosi...

    intanto c'è qualche problemino in Usa per i debiti per acquisto di vetture ed è crollato il numero di case vendute..subprime 2.0 tic tac tic tac

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  5. #5
    Vento teso L'avatar di ghetto79
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    vabbè....io sono in crisi economica da tempo indefinito....

  6. #6
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    I tempi stringono, la bolla finanziaria comincia a vacillare, e tra venti di guerra e disastrosi dati economici provenienti da tutto il globo ci si avvicina a grandi passi verso il grande crollo finanziario ormai prossimo.
    E non dimentichiamoci che tutte le più grandi crisi finanziarie sono sempre iniziate a settembre, mese nero per l'economia e la finanza...
    In effetti questo è un dato assai curioso: il periodo tra metà Agosto e metà Ottobre ha visto l'inizio sia della crisi economica del 1929 (benchè in quel caso i segnali fossero visibili già a Giugno), sia di quella del 2007-09 (quasi, visto che il vero inizio può essere datato 9 Agosto 2007), sia di quella più specificamente italiana del 2011.

    Ad ogni modo credo che un segnale fondamentale da tenere d'occhio sia il tasso di inflazione. Sovente le crisi finanziarie sono state precedute in modo immediato da un'impennata relativa di tale tasso, e il motivo a mio avviso è piuttosto semplice: la FED, la Bank of England e la BCE iniziano ad alzare i tassi quando prevedono che le aspettative inflazionistiche siano crescenti oltre un certo livello.

    Tuttavia questo non ha effetti immediati in genere, poichè la politica monetaria - come avevano intuito i monetaristi a suo tempo - ha un certo ritardo nel manifestarsi, dunque anche durante una fase di innalzamento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali assistiamo ancora al proseguire del fenomeno inflattivo precedente, con la liquidità che continua ad affluire indisturbata verso il sistema bancario e a venire poi veicolata verso i beni immobili e il mercato azionario alimentandone le bolle.

    L'inflazione tende a crescere assai poco rispetto alla crescita del mercato immobiliare e azionario in questa fase per il fatto che solo una piccola parte della nuova liquidità pompata arriva all'economia reale: con la politica di bassi tassi applicata precedentemente al rialzo infatti conviene allungare la struttura produttiva e investire più a lungo termine, nell'erronea convinzione che vi siano più risparmi a disposizione.

    Dopo circa 2 anni, in media, che le banche centrali hanno invertito la rotta di politica economica innalzando i tassi, si manifestano i primi segnali di crisi. Nella crisi del '29 la FED adottò una politica restrittiva a partire dalla metà del 1928 (e passò dunque un anno), nella crisi del 2007 la politica restrittiva venne messa in atto dalla seconda metà del 2004 (dunque passarono quasi tre anni, anche perchè fu più graduale).

    Attualmente l'inflazione si sta riprendendo ma entrambe le Banche centrali sembrano ancora, in particolare la BCE, piuttosto caute nell'alzare i tassi. Probabilmente perchè sanno bene anche loro che è conveniente prendere più tempo possibile ed evitare di svegliare il can che dorme (ovvero tutta la serie di bolle, dai titoli di Stato europei allo stesso azionario americano che stanno covando in questi anni). Personalmente non mi aspetterei alcuna crisi per i prossimi 2 anni circa, lo scenario potrebbe invece cambiare attorno al 2020. Vedremo.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  7. #7
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    In effetti questo è un dato assai curioso: il periodo tra metà Agosto e metà Ottobre ha visto l'inizio sia della crisi economica del 1929 (benchè in quel caso i segnali fossero visibili già a Giugno), sia di quella del 2007-09 (quasi, visto che il vero inizio può essere datato 9 Agosto 2007), sia di quella più specificamente italiana del 2011.

    Ad ogni modo credo che un segnale fondamentale da tenere d'occhio sia il tasso di inflazione. Sovente le crisi finanziarie sono state precedute in modo immediato da un'impennata relativa di tale tasso, e il motivo a mio avviso è piuttosto semplice: la FED, la Bank of England e la BCE iniziano ad alzare i tassi quando prevedono che le aspettative inflazionistiche siano crescenti oltre un certo livello.

    Tuttavia questo non ha effetti immediati in genere, poichè la politica monetaria - come avevano intuito i monetaristi a suo tempo - ha un certo ritardo nel manifestarsi, dunque anche durante una fase di innalzamento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali assistiamo ancora al proseguire del fenomeno inflattivo precedente, con la liquidità che continua ad affluire indisturbata verso il sistema bancario e a venire poi veicolata verso i beni immobili e il mercato azionario alimentandone le bolle.

    L'inflazione tende a crescere assai poco rispetto alla crescita del mercato immobiliare e azionario in questa fase per il fatto che solo una piccola parte della nuova liquidità pompata arriva all'economia reale: con la politica di bassi tassi applicata precedentemente al rialzo infatti conviene allungare la struttura produttiva e investire più a lungo termine, nell'erronea convinzione che vi siano più risparmi a disposizione.

    Dopo circa 2 anni, in media, che le banche centrali hanno invertito la rotta di politica economica innalzando i tassi, si manifestano i primi segnali di crisi. Nella crisi del '29 la FED adottò una politica restrittiva a partire dalla metà del 1928 (e passò dunque un anno), nella crisi del 2007 la politica restrittiva venne messa in atto dalla seconda metà del 2004 (dunque passarono quasi tre anni, anche perchè fu più graduale).

    Attualmente l'inflazione si sta riprendendo ma entrambe le Banche centrali sembrano ancora, in particolare la BCE, piuttosto caute nell'alzare i tassi. Probabilmente perchè sanno bene anche loro che è conveniente prendere più tempo possibile ed evitare di svegliare il can che dorme (ovvero tutta la serie di bolle, dai titoli di Stato europei allo stesso azionario americano che stanno covando in questi anni). Personalmente non mi aspetterei alcuna crisi per i prossimi 2 anni circa, lo scenario potrebbe invece cambiare attorno al 2020. Vedremo.
    non sono del tutto d'accordo, l'inflazione attualmente è tenuta volontariamente bassa dalle banche centrali. La BCE in particolare sta cercando in tutti i modi di frenarla su volontà della Germania. L'espansione economica è sempre avvenuta con alti tassi di inflazione e alto costo del denaro, invece stiamo assistendo da anni al tentativo, chirurgico, di azzerare i tassi di interesse, portandoli addirittura in negativo.
    Se a questo aggiungiamo che dalla (presunta) fine della crisi, nonostante pessimi dati economici, tutte le borse mondiali hanno stabilito nuovi record senza che ce ne fossero le basi (Wall Street per prima), è evidente che prima o poi un forte correttivo al ribasso debba avvenire.
    E come detto in Usa di problemini ne hanno, tra i cosidetti non performing loans tra autovetture, case e prestiti studenteschi. Senza contare che non c'è accordo sul tetto del debito...
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  8. #8
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    quando i mercati salgono e raggiungono nuovi record senza che ci siano le basi economiche non si può che aspettarsi una correzione anche violenta.
    Il problema è che questa volta si sono spinti avanti come non mai...


    il tutto condito da un debito privato stellare e non sostenibile

    debiti studenteschi


    auto (i finanziamenti valgono meno delle auto che pretendono di finanziare...)




    e noi siamo in prima fila per assistere al botto...
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  9. #9
    Uragano
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    Predefinito Re: tutto pronto per il prossimo collasso finanziario

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    non sono del tutto d'accordo, l'inflazione attualmente è tenuta volontariamente bassa dalle banche centrali. La BCE in particolare sta cercando in tutti i modi di frenarla su volontà della Germania. L'espansione economica è sempre avvenuta con alti tassi di inflazione e alto costo del denaro, invece stiamo assistendo da anni al tentativo, chirurgico, di azzerare i tassi di interesse, portandoli addirittura in negativo.
    Se a questo aggiungiamo che dalla (presunta) fine della crisi, nonostante pessimi dati economici, tutte le borse mondiali hanno stabilito nuovi record senza che ce ne fossero le basi (Wall Street per prima), è evidente che prima o poi un forte correttivo al ribasso debba avvenire.
    E come detto in Usa di problemini ne hanno, tra i cosidetti non performing loans tra autovetture, case e prestiti studenteschi. Senza contare che non c'è accordo sul tetto del debito...
    Marco ma non eri tra quelli che sosteneva che eserve la politica espansiva e di bassi tassi per crescere?
    Riguardo alla politica della BCE, veramente sono stati gli stati mediterranei compresa la Francia che hanno sempre chiesto una politica espansiva
    E comunque, i dati economici non sono così pessimi.
    Le esportazioni da un paio di anni non hanno mai raggiunto un valore così elevato.
    Circa l'occupazione lo si diceva che sarebbe riaumentata dopo molti anni che l'economia avesse ripreso, seppur ancora debolmente, a girare

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Marco ma non eri tra quelli che sosteneva che eserve la politica espansiva e di bassi tassi per crescere?
    Riguardo alla politica della BCE, veramente sono stati gli stati mediterranei compresa la Francia che hanno sempre chiesto una politica espansiva
    E comunque, i dati economici non sono così pessimi.
    Le esportazioni da un paio di anni non hanno mai raggiunto un valore così elevato.
    Circa l'occupazione lo si diceva che sarebbe riaumentata dopo molti anni che l'economia avesse ripreso, seppur ancora debolmente, a girare
    stefano, basta guardare i dati. L'Italia dalla crisi ha perso il 20% circa del pil, negli ultimi anni a furia di "crescere" dello +0.2°/+0.5°/+1° massimo è tornata a circa il 15% in meno di pil per cui continuando a crescere a questo ritmo, serviranno almeno 15 anni per tornare ai livelli pre-crisi. Ma di quale ripresa parlano?
    In una situazione congiunturale molto favorevole l'Italia non si è mai schiodata da aumenti decimali del pil, ora che i nodi stanno per venire al pettine siamo destinati a soffrire e di molto e prima di molti altri.
    Inoltre, questa crescita in parte è spinta artificialmente. Se il pil aumenta e contestualmente diminuiscono le riserve di cassa vuol dire che si è creata finta crescita attingendo dalle risorse che ci sono nella cassa depositi e prestiti. Come se un fighetto per farsi vedere più benestante di quel che è attinge dal conto in banca per fare una vita lussuosa perchè lo stipendio non basta. Il problema è che i risparmi prima o poi finiscono.
    In vista delle elezioni questo è molto comodo, muove un bel mezzo punto in più di crescita per farsi belli agli occhi degli elettori, ma anche qui questo gioco è pericoloso e prima o poi presenta il conto...
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