Per quanto rigaurda le lingue minoritarie, lo statuto della mia Regione se leggi alcuni passi che ho messo prima, prevede la tutela delle minoranze etnico-linguistiche, ma manca l'attuazione che si ha con l'autonomia. Senza non è possibile effettuarla. E come vedete anche da noi si parla non solo di minoranze linguistiche ma etnico-linguistiche.
Lo so ma il Veneto è circondato da statuti speciali, dove la tutela delle lingue locali è attiva ed efficace per via dell'auto-governo. In Veneto questo allo stato attuale delle cose non è minimamente possibile e i nostri ladini e cimbri, oltre che la lingua veneta stessa, non sono tutelate a dovere. Vi è per cui una palese differenza di trattamento anche tra pari (vedi il caso dei ladini) che è diventata veramente insostenibile. Da qui una ulteriore motivazione a quelle che voi continuate a sostenere che si tratta solo di "soldi". Vedete che non è così ma in Regione i casi e le motivazioni sono molteplici.
Il Comune di Sappada\Plodn è dovuto passare in Friuli per vedersi tutelata la propria lingua (lì viene parlato un dialetto tedesco), oltre che per motivi economici.
Se non vivete in Veneto queste cose non le potete sapere perchè non le vivete, qui le si vedono nel quotidiano.
Perchè c'è sempre l'esigenza di rimarcare la differenza tra "noi" e "voi". Come detto prima, tutte le regioni italiane potrebbero fare questo discorso per ragioni storico-culturali. Il problema è che una parte dei veneti si sente un popolo prediletto, così come una ristretta minoranza di meridionali; all'estero sono orgoglioso di "rappresentare" l'Italia indifferentemente dalla mia regione di provenienza, se proprio mi chiedono da quale parte dell'Italia provengo rispondo "Napoli" ma per me è superfluo farlo sapere. P.S. Comincerò a dire "Matera" visto che ormai è una cittadina conosciuta anche a livello internazionale
Cosa vuoi che ti dica...io mi sento tutelato dal mio statuto regionale e quindi dalla mia Regione, ma finchè non avremo un'autonomia spinta come quella che stiamo cercando di ottenere è impossibile per la mia Regione attuarlo pienamente lo Statuto.
Io penso che tutti dovrebbero esser orgogliosi delle proprie tradizioni, che male faccio agli altri se mi dico orgoglioso di esser veneto e di parlar veneto?
Però ripeto non è che mi strappo i vestiti se in altre Regioni questa consapevolezza è debole, sono affari loro.
Se in Veneto siamo arrivati ad una contrattazione con lo stato centrale è solo per merito del popolo a cui appartengo che si è recato in massa a votare il 22 Ottobre 2017, senza distinzioni di partito o altro. Senza quel referendum non saremo arrivati così in avanti. Questo penso sia ben chiaro a tutti.
Continuo a non capire la questione. Il ladino, come l’occitano, può essere benissimo insegnato nelle scuole e persino utilizzato nei documenti ufficiali (insieme all’italiano) nelle regioni a statuto ordinario. Se questo in Veneto non avviene la responsabilità non è della legge statale. In ogni caso stiamo parlando di quattro gatti, non mi sembra propriamente il focus della questione.
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