Eh no..ma non funziona così. Una lingua non si limita a quella che sentiamo con le orecchie o leggiamo in qualche cartello dei paesi. Ancora una volta cadiamo nel semplicismo. Una lingua ha una miriade di altri aspetti, dalle tradizioni che la legano ai territori, ad una tutela politica e rappresentativa, ad una tutela inn ambito lavorativo (es. anche l'insegnamento) e potrei andar avanti. In più ti ricordo che non sono assolutamente 4 gatti, questa è un'offesa, scusa se te lo dico. Io non sono ladino, ma ho a cuore le altre lingue che vengono parlate nella mia terra e non le categorizzo in base al numero di parlanti. Questa è una forma di vero disprezzo verso una lingua e una cultura intera.
Per non parlare ti ripeto della lingua veneta, parlata da più di 4 MILIONI di persone e riconsociuta ufficialmente qua, in Friuli e in alcuni stati del Brasile.
Il feeling verso la nazione è tuttavia un concetto che può essere interpretato e declinato in molti modi. Io ad esempio ho una forte avversione verso gli attuali stati nazionali (tutti, non l’Italia in particolare) e sarei ben contento di piazzare la città in cui abito in qualsiasi stato che offra le migliori condizioni, che poi sia l’Italia, la Svizzera o il Kazakhstan mi è indifferente; ritengo infatti che le concezioni territoriali basate sugli stati (anziché su reti di città) siano piuttosto superate, e che sempre più quello che definisce le caratteristiche comuni sia la dimensione del luogo urbano e la sua specializzazione economica/lavorativa piuttosto che la sua collocazione geografica. Quanto però dici mi trova sostanzialmente d’accordo, perché parlare di popolo veneto (ma anche popolo italiano, benintesi) sottende evidentemente un noi vs voi.
Eppure è quello che lo Statuto del Veneto fa. Nello Statuto del Veneto si parla esplicitamente di popolo veneto, di civilità, tradizioni e cultura venete.
Io non leggo tuttavia un "noi" vs. "voi" ma una forte consapevolezza della propria identità. Che io leggo come cosa estremamente positiva.
Se una lingua può essere insegnata nelle scuole pubbliche ed utilizzata nei documenti ufficiali, quali altre tutele vorresti dargli? Le due cose citate sono già permesse dalla legge italiana a tutte le regioni.
E comunque sì, sono 4 gatti. Si fa giustamente il possibile per tutelare i legittimi interessi delle minoranze ma comunque viene prima l’interesse della maggioranza. E te lo sta dicendo una persona di origine walser.
Ok e quindi? Il fatto che là la maggioranza sia germanofona e qui venetofona (visto che in Veneto e Friuli posso affermarlo essendo lingua riconosciuta ufficialmente) giustifica che loro si possono tutelare tutto e noi no? Che a loro è concesso uno statuto speciale e a noi no? Che da loro la lingua locale venga insegnata a scuola e da noi no?
Queste sono disparità di trattamento palesi e probabilmente anche volute da qualcuno laggiù nei palazzotti romani (non da tutti per carità).
Siccome è stata chiesta piena autonomia anche in quell'ambito, ci sarà un motivo no? Tra le altre motivazioni c'è anche questa del poter insegnare la lingua, storia e cultura venete nelle nostre scuole. E senza per questo bandire l'italiano o l'inglese, anzi promuovendo un bilinguismo che ha solo aspetti positivi.
Ma certo, ci mancherebbe altro! Io comunque non mi sto inventando niente, questa è la situazione attuale in Veneto e la richiesta attuale di autonomia ha giustamente questi dibattiti che sono molto positivi.
Il popolo veneto comunque non l'ho inventato io o qualcun'altro, esiste ed è riconosociuto ufficialmente da uno Statuto regionale.
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